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Autore: _pimpolina_    15/03/2013    1 recensioni
"Perchè te ne sei andato? Me lo spieghi? E qualcuno può spiegare a me perchè sono ancora qui ad aspettarti?"
Spero vi piaccia, è la prima ff che scrivo .... :) buona lettura
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era lì, ferma sul ciglio della strada. L’aveva fatto di nuovo, c’era ricascata. Ma era veramente più forte di lei. In quel momento non sapeva se vivere o morire. Portò la testa a toccare i cassonetti. Del liquido rosso le usciva dalla guancia desta, e colava lungo tutta la lunghezza delle sue braccia. Era davvero la fine. Le persone passavano, e la ignoravano, come se fosse un rifiuto, come se valesse meno dell’immondizia dietro di lei. Quella volta non era stata colpa di sua madre, non era stata colpa del suo compagno, e dei suoi abusi. Quella volta era stata colpa di Harry. Si, sua, solo sua la colpa. Le cose belle finiscono, ma le aveva detto che non sarebbe successo. L’aveva fatta sorridere, fatta credere. I suoi bei ricci le sfioravano i pensieri, e si mise a ricordare lentamente il colore verde smeraldo dei suoi occhi. Per un secondo, l’immagine di Harry attaccato a quella troia … le ritornò in mente. Stava versando lacrime, lacrime vere, e amare.  Zayn gliel’aveva detto. Era meglio non fidarsi. Ma anche lui non era raccomandabile, eppure, c’era qualcosa nel suo fare da badboy, che la stuzzicava. Perché aveva scelto Harry invece che lui? E ora che non la voleva più perché non lo lasciava andare? Perché era ancora legata a lui? Ne avevano passate di tutti i colori, e in un attimo, era tutto finito. La sua vita era uno sbaglio, lei era uno sbaglio.  Harry, le aveva sempre detto che non era vero. L’aveva sempre aiutata. Quella mattina, non se ne accorse nemmeno che li stava osservando. Lei se ne andò. Ormai era una settimana che non andava a scuola, e non si faceva sentire.
-Giuramelo Jenna! Giuralo- Harry aveva la mascella tesa, e teneva la ragazza ferma per un polso.
-Si, te lo giuro, non lo farò più, ma tu non abbandonarmi … non lo fare … ti prego- la sua voce era tremante. D’un tratto, Harry l’afferrò e la strinse a se.  Suoi ricci le solleticavano il viso. Quello era un abbraccio. Forse il primo che Jenna avesse mai ricevuto. Purtroppo, non era un abbraccio normale. Era un abbraccio peno di timore, di sconforto. Delle lacrime rigavano il viso della ragazza, mentre Harry era fermo immobile. Non poteva crederci. E tutto quello per colpa sua. L’aveva lasciata andare, l’aveva tradita, ferita.  Ma era più forte di lui. Forse non era adatto a lei. Jenna, nonostante tutto, nonostante nascondesse tutto il dolore era sensibile. Quelle pillole bianche e tutto il resto non l’avrebbero protetta per sempre.
Il suo cellulare trillò. 150 chiamate. 100 messaggi. Non aveva molti amici, ma quei pochi, si erano preoccupati.  Solo Harry l’aveva chiamata 60 volte. Trovava ogni scusa per attaccarsi al telefono e registrare messaggi sulla segreteria telefonica. Sapeva che non avrebbe risposto, ma continuava. Ci teneva troppo a quella ragazza. Liam aveva setacciato la città, invano. Niall si era preoccupato di cercare Zayn, e così Louis. Il moro sapeva sempre dove trovarla. Ma non quella volta. Richiuse il cellulare e si mise a guardare le macchine percorrere l’asfalto. Quella vita era inutile, lei era inutile, completamente. La pioggia cominciò a cadere, e fu un buon pretesto per piangere. Per piangere su tutto quello che c’era di sbagliato nella sua vita. I maltrattamenti, la droga, l’alcol. Tutto. Anche per Harry. Senza pensarci si alzò da terrà. Barcollava. Arrivò a passo lento sul bordo del marciapiede e lo varcò. Si posizionò a gambe incrociate in mezzo alla strada, aspettando pazientemente una macchina. La vide. Un bolide stava correndo verso di lei. Chiuse gli occhi, ma due mani la trascinarono via di lì.
-Cazzo Jenna!!! Ma sei impazzita! Cosa credevi di fare? Cosa volevi dimostrare, Jenna!- “niente, volevo solo morire, volevo lasciarvi. Volevo essere felice. Per una volta.” Pensò. Zayn la fissava arrabbiato. Teneva molto a quella ragazza. Quella fragile ragazza che era un disastro, ma mai peggio di lui. Si sentiva in dovere di proteggerla. Con tutto il coraggio che aveva n corpo le si avvicinò, facendo combaciare i loro bacini e le loro fronti. –Io … - sussurrò Jenna. Prima che potesse continuare le sue labbra erano incollate a quelle del ragazzo. Il suo odore di menta e fumo le entrava nelle narici, e lunghi brividi le attraversarono la schiena.  –Tu sei mia. E se lo fai lo faccio anch’io. Per cui piantala. Non riuscirai a toglierti di torno. -  
-Io non servo a niente lo vuoi capire? IO NON SONO NULLA-
-NO! Smettila di urlarmi contro. Tu servi, servi al mio cuore per continuare a battere. mi servi per respirare, per essere felice. mi servi per poter andare avanti, ogni singolo giorno, senza quell'aria da idiota, o quel sorriso falso stampato sul viso-  non se lo aspettava. Si catapultò tra le braccia di Zayn e disse – Ti … ti … -
-Dillo- le ordinò. le mani di Jenna erano avvolte nei grandi palmi di Zayn
-Ti amo Malik .-
- Anch’io Jenna. E non ti lascerò mai andare. –
A queste parole la ragazza si ritrasse. –Me l’avevano già promesso in passato-  il ragazzo la fece ritornare tra le sue braccia.
-Si, ma non sono il passato. Qualunque cosa tu vorrai fare l’affronteremo. Qualunque dubbio tu avrai,o paura, la supereremo. Insieme.-
  
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