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Autore: GuiltyLynn_94    15/03/2013    6 recensioni
Una vecchia leggenda narra di un popolo di donne guerriere …
Donne fortissime, ottime tiratrici con l’arco, donne indistruttibili, donne che odiavano gli uomini e ripudiavano il matrimonio …
Donne che vivevano in una società matriarcale, donne che riuscivano a governare in modo saggio da sole, donne che, per riprodursi, si limitavano ad accoppiarsi con schiavi che poi uccidevano …
Queste donne erano le Amazzoni.
Il loro era un popolo che andava avanti da millenni, sempre forte e prospero, mai una sconfitta in battaglia, mai una perdita territoriale.
Ma una giovane amazzone stava per cambiare il loro destino …
Su di essa gravava una profezia che, se avverata, avrebbe portato al totale sconvolgimento di quel popolo guerriero …
Volete saperne di più? Non vi resta che leggere :)
***MOMENTANEAMENTE SOSPESA*** causa problemi del computer, questa fanfiction riprenderà tra qualche tempo, ma giuro che non la lascerò incompleta ^^
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
 
 
 
 
- È nata, è nata! – gridavano le ancelle e le balie lungo i corridoi del castello, con un sorriso gioioso sul volto.
Era una mattina di primavera e finalmente la figlia della regina Evangeline era nata, dopo un ritardo di una settimana.
Era una bimba bellissima e già muscolosa: aveva gli occhi enormi e azzurri come il mare, e perfino i suoi capelli erano azzurri, cosa mai vista tra le Amazzoni, e nemmeno tra i popoli da esse conquistati.
Due giorni dopo, vennero a visitarla le dottoresse più in gamba di tutto il regno, per assicurarsi della sua completa salute.
Evangeline infatti era malata e di lì a qualche anno sicuramente sarebbe mancata, perciò voleva assicurarsi che la figlia fosse in grado di regnare e di combattere fin da piccola, per portare avanti degnamente il regno.
Tutte le dottoresse che la visitarono non trovarono nulla di strano, a parte quei buffi capelli azzurri: era una bambina bellissima e in piena salute.
Siccome quello era stato un parto difficile, la Regina dovette rimanere a riposo un mese, dopo di che poté riprendere tutte le sue funzioni.
La piccola Principessa, che era stata chiamata Bulma, nel frattempo si faceva sempre più grande e già fin da un anno riusciva a reggere in mano una spada e da due anni a tirare con l’arco.
Era una bimba fuori dal comune, più forte e anche più intelligente delle altre, infatti riusciva a capire ogni cose che le veniva detta dalla madre e dalle balie e anche a formulare piccole frasi di senso compiuto.
La Regina dovette ammettere che  probabilmente quella sua intelligenza era dovuta al fatto che il padre era uno scienziato famosissimo sul suo pianeta, e anche molto più bello degli altri suoi simili!
Per la Regina fu davvero un gran peccato eliminarlo, ma del resto era un uomo, e gli uomini non erano adatti a vivere insieme a loro.
La Principessa non le chiedeva mai di suo padre, in quanto non pensava nemmeno che gli uomini esistessero: fin dalla nascita era sempre vissuta tra donne, cosa ne poteva sapere una bimba di soli tre anni?
Un giorno però la Regina decise di farle conoscere la verità sul loro popolo e anche di raccontarle di suo padre, così decise di portarla con sé nelle segrete, sotto al palazzo, dove venivano tenuti tutti i prigionieri maschi.
Erano separati dalle femmine, perché ad esse veniva riservato un trattamento di gran lunga migliore a quello degli uomini: avevano le loro stanze personali, con dei piccoli bagni, dei letti con dei materassi e avevano anche cibo migliore, che veniva servito due volte al giorno.
Gli uomini invece venivano confinati in stanze buie e ammassati gli uni addosso agli altri, con un unico bagno – lurido – in comune, e i loro pasti non erano altro che gli scarti della tavola delle ancelle reali, che non venivano serviti tutti i giorni, ma soltanto due o tre volte alla settimana.
La Principessina sembrò prendere bene la spiegazione della madre alla sua domanda sul motivo di tutto quello che vedeva, infatti mentre un uomo cercava di fuggire dalla cella, lei si allungò verso di lui e gli diede un pugno che lo fece volare mezzo metro indietro e ritrovare rinchiuso.
La madre, contenta, stava per portarla a trovare le schiave quando una voce, all’improvviso, la bloccò.
- Sì, brava, falla crescere come voi … ma verrà il giorno in cui la fatidica profezia sulla ragazza dai capelli turchini si avvererà, e allora noi, tutti noi, saremo finalmente liberi! - .
 
 
CIAO RAGA! Scusate per il chappy un po’ corto, ma prometto che il prossimo sarà più lungo! X favore recensite e datemi il vostro parere su questa storia! :)

  
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