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Autore: Giocribs    15/03/2013    4 recensioni
"Riuscirai mai ad amare anche il mio ammasso di difetti?"
"Tutto" ridacchia Harry "Dalla tua impulsività al tuo stupido orgoglio che ti stava portando all'ibernazione" ridono tutti e due.
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Partecipa a "La Scalata" del Wanki!Fic di Facebook.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One Shot scritta da someonelikecris per il primo livello de La Scalata del Wanki!Fic di Facebook.

Prompt: Gelo


I was made to keep your body warm

 
Rimorso.
E' tutto quello che Louis sente, è tutto quello che Louis vede.
E' come in quel famoso quadro di Bouguereau, non riesce a non immedesimarsi nell'uomo che scappa dalle furie del rimorso.
Se potesse tornare indietro quelle parole non le direbbe, ha sbagliato, ancora una volta, accecato dalla gelosia.
"La prossima volta che hai voglia, scopati Nick dato che siete tanto amici" aveva detto con un tono glaciale alla fine dell'ultima litigata con il suo ragazzo.
Litigata che era cominciata scherzando, ma Harry l'ha sempre saputo meglio di tutti quanto Louis ami dire la verità scherzando.
E non erano state quelle parole a ferire il riccio, non era stato quel finto tono duro o gli occhi del colore del cielo divenuti in un secondo del colore del ghiaccio. Semplicemente non avrebbe mai creduto che Louis sarebbe arrivato a dirgli quelle cose.
Sarebbe stato infinitamente meglio se Louis avesse imparato a tollerare Nick e le sue stranezze, in fondo il ragazzo lo stava aiutando molto..ma lui che poteva saperne? Non si era mai preso la briga di conoscerlo, orgoglioso come sempre.
La tensione nella camera d'albergo in cui sono riuniti tutti e cinque è palpabile, la si legge benissimo nei gesti nervosi di Louis, nel silenzio di Harry e nello sguardo triste di Niall che, come se stesse guardando una partita di tennis, non fa che spostare lo sguardo dall'uno all'altro.
Ma gli occhi di Harry sono sempre lì, sempre a guardare il corpo di Louis stravaccato su una poltrona, vigili nel caso alzasse lo sguardo, pronto a spostarlo.
Non riesce proprio a smettere di guardare il cipiglio concentrato e quella ruga in mezzo alle sopracciglia mentre legge qualcosa sul suo telefono. 
Ma Louis alza lo sguardo e Harry è costretto a voltarsi verso Liam e Zayn che non fanno che parlare da quando sono entrati, cercando di smorzare la tensione.
Riesce a sentire lo sguardo del più grande addosso bruciare da pazzi, riesce a sentire i suoi sensi di colpa, Harry li conosce, sa quanto possano essere grandi e spaventosi ma proprio non ce la fa a girarsi e guardarlo. Non ha intenzione di dirgli niente anche se sa che Louis non farà mai la prima mossa, il suo orgoglio glielo impedisce categoricamente, lo tiene chiuso in quella bolla che troppe volte ha cercato di rompere senza successo.
"Io vado a fumare" annuncia poi il fulcro dei suoi pensieri.
"Non puoi" lo avvisa Liam "Giù è pieno di fan!".
Louis scrolla le spalle e "Andrò in terrazzo" dice secco.
Ha bisogno di stare da solo, di pensare a come farsi perdonare, ha bisogno di far smettere al suo orgoglio e alla sua stupida gelosia di parlare per lui, per il suo cuore.
Afferra il pacchetto di sigarette di Zayn abbandoato sul letto e ne sfila una non preoccupandosi nemmeno del consenso del moro, Zayn è a conoscenza del casino che ha combinato e sa quanto una sigaretta a volte possa farti vedere tutto stranamente più chiaro.
Il ragazzo esce dalla camera e si chiude forte la porta alle spalle riuscendo a nascondere lo sbuffo del biondo, dispiaciuto per i suoi amici.
 

Gelo.
Il gelo è tutto quello che sente, ma non lo sente sul corpo, lo sente nella sua testa.
E' sul terrazzo e anche tenere stretta la sua chesterfield tra le labbra diventa difficile quando inaspettatamente comincia a nevicare. Piccoli fiocchi di neve gli bagnano le spalle e il suo maglioncino nero non basta a proteggerlo dal freddo del vento che gli graffia le guance e della neve che si sta sciogliendo sulle sue converse.
Ma non riesce a sentirlo, Louis, il suo corpo è completamente gelato, eppure lui l'unico posto che sente freddo è il cuore.
Prende l'ultimo tiro dalla sua chesterfield prima di buttarla per terra dove la guarda affondare nella neve che si sta già attaccando al pavimento.
"Ehi" dice una voce alle sue spalle.
E Louis riconoscerebbe quella voce in mezzo a miliardi di altre ancora più belle, se solo fosse possibile. Riconoscerebbe ovunque quel timbro roco e reso più basso dagli anni, quella voce che è cambiata, che è maturata e che si è fatta più bella con il passare del tempo, sotto lo sguardo vigile di Louis che non se ne è perso nemmeno un attimo.
Si gira e lo vede lì, nel suo cappotto.
"Paul vuole che andiamo, ti ho portato il giaccone" dice tendendogli l'indumento.
"Non lo voglio" sussurra Louis.
E allora Harry si decide finalmente a guardarlo per bene.
Le sue labbra sono rosse, spaventosamente rosse, tendenti al viola e il suo corpo è scosso da brividi, le guance e il naso sono rossi e gli occhi...quegli occhi sembrano mimetizzarsi con tutto il ghiaccio accanto a loro.
"Stai congelando" dice Harry inaspettatamente preoccupato.
"E' vero" conferma Louis, lo sguardo puntato a terra "Ma non ho freddo a causa della neve, Harry. Ho freddo perchè tu non mi stai stringendo, ho freddo qui" dice toccandosi il cuore "Da ieri sera, nonostante i riscaldamenti fossero al massimo...avevo freddo perchè tu non c'eri" e finalmente alza lo sguardo per trovare un Harry con gli occhi lucidi.
E nella sorpresa il più piccolo lascia cadere il giaccone del suo ragazzo a terra e si fionda sul corpo di Louis, lo avvolge nel suo cappotto che riesce ad avvolgerli tutti e due e li costringe a stare attaccati.
Louis stringe i fianchi del riccio e Harry chiude come meglio può il giaccone sulle spalle larghe di Louis. Quando il castano alza finalmente lo sguardo le loro labbra si incontrano e si scaldano e ormai Louis ha smesso di tremare. "Scusa" sussurra sulle labbra rosse di Harry.
In risposta il più piccolo lo stringe più forte e affonda il viso nei capelli congelati del suo ragazzo.
"E' te che amo, Lou, ficcatelo in questa testa. E io con te non ci scopo, ci faccio l'amore, hai capito? Non ho mai desiderato altro corpo.." dice spingendo le unghie nella sua schiena "..altre labbra, altri occhi, un'altra persona..ci sei sempre e solo tu, maledetto". E Louis sorride nell'incavo del collo niveo di Harry, lo bacia "E come potrei? Sei stato la mia vera prima volta, il primo bacio che è davvero contato, sono cresciuto tra le tue mani e tu tra le mie. Come potrei guardare qualcuno nel modo in cui guardo una parte di me stesso? Con quale coraggio?"
"Riuscirai mai ad amare anche il mio ammasso di difetti?"
"Tutto" ridacchia Harry "Dalla tua impulsività al tuo stupido orgoglio che ti stava portando all'ibernazione" ridono tutti e due.
"Oh no" sussurra Harry "Il tuo giaccone è completamente zuppo" è preoccupato.
"Non ne ho bisogno..ci sei tu a stringermi".


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sssssssera! Torno con un'altra OS per quella figata de "La Scalata" :D
Spero vi sia piaciuta!
Come sempre grazie mille alle piccis che betano, betano, betano e danno consigli importantissimi....non solo in questo campo.
A presto, Giocribs.
  
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