Heart attack.
 

chapter one.

 

"Dove cazzo sono i miei soldi?!" gridò in faccia ad un ragazzo che, molto propabilmente, non gli aveva portato i soldi quotidiani, ovvero lui prendeva, con forza, i soldi degli altri, con i suoi amichetti.
Guardai questa scena con molta pena per il ragazzo che inizio a spingere il povero ragazzino che continuava a giustificarsi scoppiando poi in un pianto.
E poi dovrei essere abituata a vedere queste scene, ma no, ho ancora quella voglia di andare vicino a lui e dirgliene quattro.
"Amanda, Amanda!" gridò nel mio orecchio la mia migliore amica, Valerie, facendomi 'svegliare' dai miei pensieri.
"Dimmi." risposi massaggiandomi il mio povero orecchio.
"Non trovi che Louis non sia più 'carino' quest'anno?! Poi con quei tatuaggi, quel piercing al labbro, oddio." disse guardandolo incantata e facendo, di sicuro, pensieri perversi su di lui.
Io guardai prima Valerie, poi Louis, e ancora Valerie per risponderli un secco "No." per poi prendere lo zaino ed entrare a scuola.

"Tomlinson, sa dirmi chi fù stato Shakespeare?" domandò la professoressa abbassando gli occhiali fino alla punta del naso per scrutarlo meglio.
Tutta la classe si girò verso di lui, di sicura si aspettavano le sue solite battute idiote.
"Mmh, un'uomo calvo." rispose facendo un sorrisetto beffardo, per poi fare ridere tutta la classe.
Tranne me e la professoressa.
"Louis Tomlinson! Questo suo comportamento è davvero irregolare, le ho chiesto solo una cosa e lei..lei mi risponde così?!" sbraitò la professoressa diventando tutta rossa.
Louis la guardavva indifferente per poi scoppiando a ridere.
"In presidenza!" concluse poi alzandosi di scatto e indicando con il dito la porta.
"Ma proprio quando la sedia stava prendendo forma del mio bellissimo sederino?!" disse qalzandosi e facendo ridere, ancora la classe.
Tranne me, ancora.
Eppure, anche se mi sta antipatico, credo che ci sia del buono in lui, ci deve essere.
Suonò la campanella che segnava il pranzo, tutti si alzaron per uscire dalla porta compresa me, quando vuoi chiamata dalla professoressa.
"Cooper, le devo chiedere un favore.." mi disse facendo un grande sospiro.
Io feci lo sguardo confuso.
"Può dare ripetizioni a Louis?! Lo so, è molto antipatico e scontroso, ma le è una ragazza docile, lo saprà prendere nel modo giusto." continuò guardando in basso.
Io non risposi, io non volevo dargli ripetizioni, ma volevo anche aiutarlo.
"Saranno aggiunti punti extra." concluse poi prendendo la borsa e girandosi dalla mia parte per una risposta.
Io feci un grande sospiro e gli dissi di sì, cosa avevo da perdere ormai?

"Ma davvero?!" disse strozzandosi con un pezzetto di insalata appena messo in bocca dopo avergli raccontato che dovrò dare delle ripetizioni a Louis.
"Ti prego, potrò venire a casa tua quando gli darai delle ripetizioni?! Ti preeego." mi suppicò poi strofinandosi a me.
"Dobbiamo concentrarci Valerie, tanto dobbiamo solo studiare, a te neanche piace!" risposi sorridendole.
"Se c'è Louis sì." disse diventando seria.
Io scossi la testa "No, davvero.." risposi facendo il finto broncio.
Lei mi guardò per poi fare anche lei il finto broncio.

pov.Louis.

Sentì la professoressa, rompi cazzo, di inglese venire dalla mia parte.
"Lei." disse dandomi un foglietto con scritto qualcosa "E' la ragazza che ti darà le ripetizioni, è una brava ragazza, ti aiuterà, non perdere questa occasione." conclune poi non facendomi rispondere e andandosene.
Aprì il foglietto con scritto sopra 'Amanda Cooper' alzai la testa per guardarmi in giro.
Credo di non aver mai sentito questo nome, eppure mi risulta familiare.
"Cos'è questo?!" disse Liam spuntando dal nulla e prendere il biglietto.
"Amanda Cooper? Quella secchiona?!" continuò stroppicciando il biglietto e buttandolo per terra.
"Dai muoviti che fra un pò abbiamo allenamento." concluse poi dandomi una pacca amichevole e andando verso la sua aula.
Io rimasi a fissare quel foglietto, ormai stropiacciato, e lo presi mettendolo in tasca per dirigermi nella mia classe.
Il corridoio era ormai vuoto tranne per una ragazza con dei capelli strani, mori sopra, a metà biondi e le punte rosa, anche se devo dire la verità, il suo fondoschiena era niente male.
Lei mi uardò per poi abbassare lo suardo e torturandosi le mani, di sicuro sarà un'altra che vuole chiedere il muo numero.
Cambiai la direzione e andai verso di lei.
"Ehi bellezza." le dissi passandomi una mano nei capelli.
Lei mi guardò confusa.
Notai che i suoi occhi erano di un verde-marrone strano, ma che mi incantavano.
"Come ti chiami?" domandai appoggiandomi all'armadietto vicino.
Lei mi guardò ancora più confusa.
"Amanda!" mi girai e vidi una ragazza mora che, forse, stava chiamando lei.
La ragazza davanti a me si girò sulla ragazza mora per poi andare verso di lei e girarsi di nuovo verso di me per lanciarmi uno sguardo ed entrare in classe.
Amanda.
E se fosse stata lei Amanda Cooper?


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