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Autore: xingchan    15/03/2013    1 recensioni
Voi non ci conoscete, ma siamo lì, celati fra le pagine della storia.
Della storia di Xerxes e quella di Amestris.
Fra la gente viva e la gente morta.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Only Humans'
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"Il nostro è davvero un grande re!"

Avevo sentito questa frase echeggiare nelle vie di Xerxes senza però darci molto credito. Ormai di tutta quella fantomatica saggezza e altruismo se ne sentiva parlare di continuo, soprattutto dai sommi sacerdoti che si riempivano la bocca con lodi ed apoteosi a dir poco esagerate a vantaggio del nostro monarca.

Quando mi fermavo ad ascoltarli mi sembrava che quegli uomini anziani facessero di tutto per tenere in scacco gente semplice come noi soltanto per i loro scopi. E quando lo dicevo a casa a cena, mio padre mi tuonava contro che ero ad un passo dal diventare un eretico.

Mio padre ci credeva. E anche mia madre e mia sorella, che rimanevano attoniti alle mie affermazioni.

Ma io e mio fratello non eravamo molto propensi a seguire ogni minima diceria che veniva sussurrata segretamente ma che in meno di un giorno era risaputa in tutto il regno.

Noi due eravamo molto più legati al mondo dell'istruzione logica e scientifica, avendo eseguito i nostri studi fuori dalle credenze del deserto, ad Ovest, e avendo frequentato per un po' di tempo l'alchimista più importante e stimato della nostra città. Eravamo anche convinti che dicerie e leggende come l'immortalità erano al limite del possibile.

Lo sanno tutti che i racconti e le leggende non sono veri.

Tranne quella disciplina che chiamano Alchimia, ovviamente.

Quella è vera. Quella è reale. Quella può donare l'immortalità. E non pensavamo che un uomo grande come lo è un sovrano potesse desiderarla.

Ma probabilmente ci sbagliavamo.

Sapevamo che il nostro re era fuori di testa, un tipo strambo magari, ma non avremmo mai creduto che fosse disposto a sacrificare la sua gente per un resoconto personale. Ma forse eravamo troppo stupidi per rendercene conto. Forse c'era da aspettarselo. Quasi nessuno pensa agli altri, sarà per questo che un personaggio importante come lui non si fece scrupoli a immolarci tutti.

Delusione.

Era ciò che provammo nei suoi confronti. Un sovrano non dovrebbe comportarsi in questo modo, ingannandoci tutti con un nuovo, fasullo impianto di irrigazione. Nessuno dovrebbe.

Fra di noi c'era abbastanza rispetto per riuscire a convivere pacificamente. Non c'erano differenze marcate, non c'era odio e sfruttamento. C'erano gli schiavi, certo, ma loro non avevano altro scopo che servire i propri padroni, i quali ricambiavano i loro servigi con tutto ciò che necessitava loro.

Erano felici così.

Ma chi poteva essere felice, ora che tutti eravamo ridotti ad esseri emananti energia e nient'altro?

Poi, l'inaspettato.

Sentivo ancora la mia anima una, frenetica e pulsante all'interno di un corpo che però non era il mio. E sicuramente non era quello del nostro re.

Non era freddo, ipocrita e dannatamente egoista.

Era caldo e rassicurante.

Percepivo di conoscerlo, anche se in piccola parte.

Lo schiavo numero 23.

Anche se lui si presentò con il nome di Hohenheim. Rimasi interdetto.

Di solito gli schiavi avevano un numero a Xerxes, e lui era conosciuto con il numero 23. Ma egli affermò di averne un altro; molto più individuale, mi precisò. Anche se non del tutto incondizionato, aggiunse.

Quando ero ancora un uomo non ebbi mai l'occasione di parlargli, essendo entrambi continuamente indaffarati. Ma dal giorno delle presentazioni, i nostri colloqui divennero sempre più frequenti, e pian piano conobbi i particolari della sua vita e lui quelli della mia.

Piacevoli.

Non mi viene in mente nulla di diverso per descrivere le nostre conversazioni.

Una notte ci disse di essersi innamorato. Non mi stupii più di tanto. Nei suoi discorsi era sempre presente il suo desiderio di avere una famiglia tutta sua.

Una moglie, dei bambini...

Gli stessi sogni di tutti noi, spezzati da colui che avrebbe dovuto donarci i mezzi per realizzarli.

Gli stessi sogni degli abitanti di Amestris e di ogni altro paese presente sulla terra.

Ci raccontò di ciò che voleva fare l'esercito di Amestris e ne fummo inorriditi. Tutti noi decidemmo di sabotare i piani del nano nell'ampolla. Non avremmo mai permesso che altre anime finissero come noi, senza corpo proprio e quasi indefinite.

Avevamo capito che quell'esistenza di sola anima era resa accettabile soltanto grazie all'aiuto di Van Hohenheim che cercava di mantenere saldo il nostro Io e non farci sprofondare in un vortice di anime fuse insieme.

Normalmente in quello stato, la nostra condizione era vuota e sofferente. I motori che la rendevano ricca e obiettiva furono le nostre lunghe chiacchierate con Hohenheim e la voglia di raggiungere il medesimo scopo: impedire ad altri di ridursi come noi.

Nessuno meritava di finire in un vortice di anime indefinito. Nemmeno il più abietto fra gli uomini. Nemmeno il più indegno di vivere fra le bellezze della natura.

Noi uomini del deserto fatichiamo a portare rancore. Perciò tutti i torti subiti dal nostro re erano ormai svaniti.

E poi, in quel momento non erano quelli i nostri pensieri.

C'era altro a cui pensare, altro di cui accorgersi.

Avevamo un compito da portare a termine*, e questo semplice gesto ci aprì la mente, iniettandoci un nuovo vigore ed una nuova consapevolezza.

Compresi che, nonostante la nostra piccolezza, noi esseri umani siamo grandi.

Compresi che siamo forti e capaci di qualsiasi cosa.

Anche se subiamo innumerevoli sconfitte, riusciamo ad alzarci e camminare con le nostre gambe, seppur insanguinate.

Compresi che non basta un intero esercito a fermarci, non basta un tiranno a schiacciarci.

Non basta un homunculus, o un dittatore, o un re a ridurci in frantumi.

Questa è la nostra realtà, e la perseguiremo finchè la nostra fiamma non si spegnerà.

 

 

 

 

 

 

 

*Mi riferisco alla collocazione dei punti di energia che Hohenheim dispone in tutto il paese.

Siete arrivati fin qui? Grazie!! ^-^

Frutto della noia e anche dell'ispirazione. So che è uno sclero, ma spero vi sia piaciuta!

   
 
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