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Autore: Maaaria    16/03/2013    5 recensioni
“Non c’è un modo migliore per dare il benvenuto al nuovo anno se non con alcool a fiumi, musica, ragazzi e l’attico del Palace!” queste erano state le parole di Haylie Morgan,studentessa all’ultimo anno di liceo con una folta chioma rossa e dall’animo festaiolo, che alla fine era riuscita a convincere l’amica di sempre Caren Clark, ultimo anno di liceo, mora e meno incline dell’amica alla vita mondana, ad accompagnarla alla festa più gettonata dell’anno.
Nessuno di loro però poteva immaginare le conseguenze che questa semplice festa avrebbe portato nella vita di alcuni di loro.
D’altronde è risaputo che gli umani sono solo delle piccole pedine fra le mani di Tiche, dea della fortuna e del fato, che con la sua ultima mossa aveva stravolto completamente il loro destino.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Contrariamente a ciò che ci si aspetta dal cielo londinese, ma soprattutto dal cielo di gennaio, quel giorno il sole sovrastava ed illuminava l’intera città, scaldando e risvegliando ogni angolo,ogni strada ed ogni persona che la popolava dando allegria ed energia a chi, dopo l’inizio del nuovo anno, era già tornato alla solita routine.
S’intrufolava con insistenza attraverso i vetri e le imposte, costringendo chi ancora stava vagando in un mondo di pura immaginazione, ad aprire gli occhi ed a vivere un nuovo giorno.
C’era chi però non apprezzava tutta questa prepotenza, questa luce, e chiedeva soltanto buio, calma, un’aspirina e tanta acqua dopo aver passato la notte a fare baldoria.
“Non c’è un modo migliore per dare il benvenuto al nuovo anno se non con alcool a fiumi, musica, ragazzi e l’attico del Palace!” queste erano state le parole di Haylie Morgan,studentessa all’ultimo anno di liceo con una folta chioma rossa e dall’animo festaiolo, che alla fine era riuscita a convincere l’amica di sempre Caren Clark, ultimo anno di liceo, mora e meno incline dell’amica alla vita mondana, ad accompagnarla alla festa più gettonata dell’anno.
E se la prima abituata a fare le ore piccole ed a camminare su tacchi vertiginosi, la seconda non si era neanche mai sbronzata e quella mattina ebbe il risveglio peggiore della sua vita. 
Un forte senso di nausea le dava il tormento accompagnato da mal di testa, piedi doloranti e un  annebbiamento totale su ciò che era accaduto la sera prima. Haylie si dichiarò soddisfatta di ciò affermando che solo da questi sintomi si poteva capire se una festa era stata grandiosa o meno, e quella lo era stata a giudicare le volte che Caren era andata in bagno a rigettare anche l’anima. 
Ma la cosa,stranamente, non consolò minimante la povera ragazza.
«Come diavolo ho fatto a lasciarmi convincere a venire con te? Vedrai che ti divertirai….sarà la serata migliore della tua vita…una notte da ricordare! Peccato che io non ho la benché minima idea di cosa diavolo sia successo ieri sera se non che io e la tazza del bagno della tua camera siamo diventate molto intime» disse esasperata Caren.
«Oh andiamo che sarà mai! Basterà una bella doccia, qualche tazza di caffé e sarai come nuova - la rossa non smetteva di sorridere mentre guardava l’amica mettere a soqquadro l’intera stanza-si può sapere che diavolo stai cercando?» chiese poi.
«ecco-Caren si voltò e si mise seduta guardando le sue gambe sul tappeto-non riesco a trovare il mio reggiseno. In bagno non c’è e neanche fra le coperte» disse disperata.
« Beh qui non l’hai perso di sicuro. Ieri sera stavi così da schifo che non ti sei tolta neanche le scarpe per dormire! Ma una cosa è certa- un ghigno dipinto sul volto- qualcun altro deve averti conosciuta ”intimamente” alla festa» disse mimando il segno delle virgolette e prendendosi una cucinata  dall’amica.
«Ma sta zitta non sono il tipo che la dà al primo che capita»
« Mia cara si sa che l’alcool toglie tutte le inibizioni e che Josh Devine ieri sera con quei pantaloni e quel ciuffo era un bel bocconcino. Io non ti biasimerei» le fece l’occhiolino.
« Non è mai stato il mio tipo ma ammetto che ieri non era niente male- fece Caren ammiccando di rimando- ma non ti dimenticare che ora esce con la Steven o almeno all’inizio della serata sono stati sempre insieme»
« Questo è vero lo ricordo anche io. Non riesco a capire cosa ci trovi in lei-sussurrò- allora com’è che non trovi il reggiseno?» le domandò sinceramente interessata.
« Mi andava stretto dato che era uno dei tuoi ed è molto più probabile che ad un certo punto non abbia più resistito e l’abbia tolto in bagno» rispose con fare ovvio prima di alzarsi di scatto per correre in bagno.
« vado a prenderti qualcosa per farti stare meglio» le disse la rossa uscendo dalla camera per poi tornarvi con due aspirine e dei sacchetti di sturbucks.
Dopo aver passato la mattinata facendo un bagno rigenerante,quattro chiacchiere ed una piccola colazione, le due ragazze si separarono.
« Sono tornata!» urlò Caren mentre entrava in casa per poi filare dritta in camera sua.
Aveva bisogno di silenzio e di studiare dato che doveva iniziare a preparare agli argomenti da portare agli esami di maturità che avrebbe dovuto sostenere quell’anno.
Intanto l’M23 ed altre strade che congiungevano Londra con altre città, era bloccata da un via vai di automobili e bus colmi di viaggiatori che ritornavano alle proprie case dopo aver festeggiato il Natale e l’arrivo dell’anno nuovo.
Infastiditi dagl’ingorghi che si formavano ad ogni incrocio, gli automobilisti prendevano ad infierire sui clacson e ad urlare a chi stava davanti parole ”d’incoraggiamento” per sbrigarsi non previste dal bon ton.
« Ma è possibile che devono fare tutto questo casino? La testa mi scoppia!» urlò rabbioso Harry premendosi due mani sugli orecchi.
« Io l’avevo detto che sarebbe stato meglio partire domani, quando la maggior parte delle persone era già tornata a casa »
« e quando i postumi della sbornia sarebbero passati » dissero Al e Stevie imitando l’amico.
« E quando tutti saremo dovuti tornare a lavoro o a scuola dopo questa settimana di pausa » rispose sarcastico Matt premendo le mani sul volate.
I quattro ragazzi seppur molto diversi fra loro erano grandi amici sin da quando erano piccoli e vivevano nello stesso quartiere.
Al 18 anni era il più giovane, mantenuto dalla famiglia si distingueva dagli altri per il suo sarcasmo e il ciuffo biondo; Stevie 19 anni, lavorava in un negozio di musica, era un tipo introverso e taciturno; Harry 19 anni, un viso d’angelo per le sue fossette e i riccioli che gli contornavano il volto,era  socievole e sempre allegro; Matt 21 anni era il più vecchio, il più maturo e, al momento, il più sobrio « Com’è che io riesco ancora a guidare e a stare in piedi al contrario di voi tre?» domandò agli amici.
«Beh Matt, perché tu sei andato via dalla festa prima ancora che questa decollasse per chiamare la tua ragazza» rispose sorridendo Al
« non è l mia ragazza. E’ la mia coinquilina»
« giusto giusto. Anche a me piacerebbe condividere il letto con una bella bionda…tu dove hai trovato la tua?» chiese sarcastico Harry
« non sei tu che la trovi ma è lei che trova te e, tanto perché tu lo sappia, condividiamo tante cose come il bagno, la cucina, le scale e....»con questa risposta il ragazzo si guadagnò dagli amici fischi ed urla che si udivano anche fuori dal veicolo.
« ma cos’hanno da fare tanto casino questi qui » esclamò Liam riferendosi ai ragazzi nella Ford che affiancava il pulmino su cui viaggiava mentre cercava di ripararsi dal sole che mai come quel giorno gli era sembrato accecante.
« non ne ho proprio idea amico » gli rispose Dean mentre cercava la posizione più comoda da tenere per calmare il senso di nausea che lo tormentava.
Anche Liam e Dean entrambi di 20 anni, proprietari di una piccola palestra ed ancora un po’ sbronzi, come i quattro ragazzi nella Ford, come Haylie e Caren ed altri loro coetanei, erano andati alla tanto attesa festa data dai proprietari del Palace sull’attico del loro hotel per festeggiare l’anno nuovo.
Nessuno di loro però poteva immaginare le conseguenze che questa semplice festa avrebbe portato nella vita di alcuni di loro.
D’altronde è risaputo che gli umani sono solo delle piccole pedine fra le mani di Tiche, dea della fortuna e del fato, che con la sua ultima mossa aveva stravolto completamente il loro destino.


 



 

 

  
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