16/03/2013
3 recensioniTEARS FOR YOUR SACRIFICE
- Bulma … è successa una cosa brutta … purtroppo Vegeta non c’è più. - .
No, non può essere vero, sicuramente ho sentito male … non può essere successa una cosa del genere, non può essere morto …
Cerco di ignorare per più tempo possibile quello che Goku, a testa bassa, mi ha appena detto, mentre il mio cuore sfugge al muto comando della mia mente di non pensare alle parole del mio amico e comincia a battere a ritmo irregolare, sembra quasi che voglia smettere di farlo del tutto.
Passa una quantità di tempo indefinibile, forse istanti, forse ore o secoli, e poi realizzo il significato di quelle parole più taglienti di lame di rasoi.
Vegeta, il mio Vegeta, non c’è più … è morto, se n’è andato, non tornerà mai più a casa mia, a casa nostra, non sarà un padre per suo figlio …
Vorrei mettermi a gridare al cielo i peggiori insulti esistenti nei confronti di quella specie di pallone rosa che l’ha ucciso, vorrei potere essere anch’io una guerriera per poterlo sfidare e fare a pezzi per vendicare il mio Sayan, ma non posso … mi limito ad urlare il suo nome nell’aria, sperando che in qualche modo arrivi alle sue orecchie, ovunque si trovi ora.
Urlo, ma non piango, come se il sentir scorrere le lacrime sul mio volto fosse la prova che Vegeta è davvero morto.
Lo so che sto solo cercando di negare a realtà, ma è come per un cieco camminare ad occhi chiusi anziché ad occhi aperti: lui sa di essere cieco, ma camminare con gli occhi chiusi lo fa sentire come un vedente che ha abbassato le palpebre, si illude che, se le alzasse, vedrebbe benissimo.
Yamcha mi afferra dalle spalle mentre strepito e grido il suo nome.
Le immagini si fanno tutte più confuse, fino a quando non mi trovo seduta su uno dei bianchi gradini del Palazzo del Supremo.
Sono sola, sento le voci rotte dal pianto di Chichi e Videl, poverette, loro mi possono capire, soprattutto Videl … !
All’improvviso, sento un grido disperato, e so benissimo di chi è la voce …
Trunks.
Il mio bambino, perché deve soffrire così tanto?, è così piccolo, ha avuto il padre accanto per pochissimo tempo …
E allora non c’è più nulla che fermi le lacrime.
La prima lacrima… per la tua morte, perché non sarai più al mio fianco, al nostro fianco, perché non ti vedrò mai più gironzolare in casa con indosso solo i pantaloncini e grugnendo frasi senza senso.
La seconda lacrima … per tutto quello che dovevamo ancora imparare come famiglia e per tutto quello che, senza rendercene conto, già sapevamo, per il bene che ci volevamo anche senza dircelo mai …
La terza lacrima … per tutto l’amore che c’era tra di noi, perché io lo so, Principe dei miei stivali, sei riuscito ad ingannare chiunque con la tua stupida maschera di odio e freddezza, ma io so che mi amavi, e so che mi ami ancora adesso, ovunque tu ti trovi, e per quei pochissimi ti amo che ci siamo detti, perché volevo che diventassero centinaia …
Alzo lo sguardo e vedo una nuvola la cui forma mi ricorda una fiamma … mi ricorda dannatamente i tuoi capelli, e il tuo volto, e il tuo corpo.
La quarta lacrima …perché so che tornerai, so che non ci lascerai soli, so che ci ami e che troverai il modo di rimanere con noi per altri mille anni.
La prima risata … perché sto già pensando a come fartela pagare per aver osato morire senza il mio consenso.
Salve gente!
Spero che questa storiella vi sia piaciuta … non è un granché, ma mi frullava in testa da un bel po’ ^^ lasciate una recensione please :)