Nome autore su EFP e sul forum: angyp
Titolo della storia:L’ingrediente mancante
Personaggi scelti: Ninfadora Tonks, Severus Piton
Casa di appartenenza: Tassorosso
Avvertenze:è una flash, sono meno di 500 parole
Note dell’autrice: storia partecipante al contest : Ad ogni casa un vincitore, di Ginevra Corvino.
 
Ninfadora Tonks fissava il suo calderone con intensità. Le due ore di pozioni erano sempre state un calvario per molti studenti. Lei compresa. Il professor Piton sembrava irrigidirsi ogni volta che la vedeva entrare nella sua aula. Lo irritava, e lui cercava di ricambiare il favore alla prima occasione. Soprattutto umiliando  i Tassorosso quando in classe erano accompagnati dai Serpeverde, durante le lezioni. Piton non riteneva la Casa di Tonks “abbastanza ambiziosa e creativa per comprendere la preziosa arte delle pozioni”.
Mentre la Metamorfomagus cercava di capire se avesse messo tutti gli ingredienti opportuni, il professore le si avvicinò per la quotidiana verifica:
-Questa sarebbe una pozione Dilatante, Ninfadora?
Al sentire pronunciare il suo nome, fu lei ad irrigidirsi. Era stata l’unica alunna ad avere il “privilegio” di essere chiamata per nome da lui. Una strana sensazione la fece rabbrividire: era come se se la fosse fatta addosso.
“Forza, Tonks! Fà vedere chi sei a quel gargoyle con i capelli unti!”
-Certo, professore –annuì con finta certezza, nonostante fosse sicura di non aver messo qualcosa.
-Vuoi ripetermi gli ingredienti, Ninfadora, e l’ordine con cui gli hai inseriti? –disse il professore rivolto a tutta la classe, che si era voltata verso di loro con estrema curosità.
Tonks, indispettita, osservò nuovamente il suo calderone e quello degli altri.
-Milze di Pipistrello, ortiche secche, infine occhi di pesce palla. –disse convinta. Ecco cosa mancava: gli occhi! Per Tosca, dove si erano cacciati?
-Da quello che posso notare, non hai inserito gli occhi di pesce palla, Ninfadora. Se ti facessi bere questa robaccia, soffriresti di dissenteria per le prossime quattro ore.
 I Serpeverde  cominciarono a ridere, ma un’occhiataccia di Tonks, i cui capelli erano diventati rossi per la rabbia, li zittì all’istante. Si sentì molto simile a sua madre, in quel momento. I Tassorosso conoscevano bene la loro bizzarra compagna e osservavano la scena con vivo interesse.
-Professore –era decisa a non arrendersi –vede per caso degli occhi di pesce palla sul mio tavolo? Ho inserito tutto alla perfezione!
Tonks sapeva di non averli messi, ma non aveva idea la minima idea di dove fossero finiti.  Poi capì a cosa era dovuta la sua sensazione di bagnato: si era seduta sopra e li aveva spiaccicati!
-Va bene, Ninfadora. Vedo che non perdi mai il brutto vizio di rispondere –disse il professore – per questo tolgo 10 punti a Tassorosso. Inoltre  non hai raggiunto il risultato previsto. Ti ricordo che devi prendere “Eccezionale” ai GUFO, se vuoi sperare di provare a diventare un Auror. –confermò compiaciuto.
-La ringrazio per la premura, professore, ma non deve assolutamente preoccuparsi. Un giorno potremmo far parte della stessa congiura.
Piton arricciò le labbra, e Tonks avrebbe scommesso un mucchio di galeoni che Piton avrebbe preferito farsi sotterrare piuttosto che lavorare con un impiastro come lei!