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Autore: telesette    16/03/2013    1 recensioni
Per Keith fu come ricevere un secchio d'acqua gelida in volto.
Aurora stava dicendo solo e semplicemente la verità, una verità alla quale lui aveva sempre rifiutato anche solo di pensare, e lui era troppo vigliacco per ammettere i motivi che lo spingevano a mantenere certe distanze con lei. Da sempre era innamorato di Aurora, fin da quando l'aveva vista per la prima volta, e non aveva mai avuto modo di confessarle apertamente i suoi sentimenti. D'altro canto lei era sempre stata molto aperta e generosa, aldilà della sua posizione e del suo titolo, e l'amicizia per lei contava più delle regole e dell'etichetta. Tuttavia Keith sapeva di non poterla vedere come un'amica ( non ne era capace! ), e mantenere le distanze era l'unico modo con cui gli era più facile accettare di non poterla amare come invece desiderava...
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In memoria di un'amica'
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In memoria di un'amica:

Nata a Chieti, il 4 marzo del 1977, Gina Ciriegi era una persona di animo semplice e molto creativa.
Oltre a scrivere, sapeva creare delle bellissime riproduzioni e decorazioni angeliche. Molto brava anche col photoshop, con il quale sapeva creare delle immagini molto tenere coi personaggi di varie serie animate. Inguaribile e dolcissima romanticona, amante delle storie d'amore e dei finali lieti. Fedelissima conoscitrice dei vari capolavori di animazioneDISNEY ( "Gli Aristogatti", "La Carica dei 101", "La Sirenetta", "Il Re Leone", e molti altri ancora ). Sognatrice e sensibile, nonostante le tante difficoltà della vita, sempre volta a rincorrere le tante piccole gioie che ogni persona desidera per sé: la serenità, la pace, gli affetti, l'amore...
Gina si spegne il 7 marzo 2013 all'età di 36 anni, lasciando un grande vuoto nei cuori di molte persone ( me compreso! ), e un dolore immenso in tutti coloro che la conoscevano per la persona meravigliosa che era.
Di tutte le cose che ho ancora di lei, e della nostra bellissima amicizia nata su Facebook, senza dubbio rimane il ricordo delle nostre interminabili chiacchierate. C'erano così tante idee in lei, così tante storie da creare, perciò vorrei tentare di riportarle su queste pagine a nome suo. Nelle mani uno strumento, nella mente un pensiero, ma il cuore è quello che lega entrambi alla fantasia che abbiamo condiviso assieme.

Ciao Gina!

***

 

Voltron ( "Voltron: Defender of the Universe" ) è il nome di una serie televisiva d'animazione realizzata negli Stati Uniti dalla World Events Production nel 1983 montando insieme due diverse serie di anime televisivi giapponesi del tutto indipendenti tra loro, Hyakujūō Goraion ("Golion") e Kikō kantai Dairugger XV, entrambe prodotte dalla Toei Animation rispettivamente nel 1981 e nel 1982. Ne è stato realizzato anche un remake in computer grafica nel 1998.

 

clicca qui per guardare la sigla:
http://www.youtube.com/watch?v=kZE7SQpt6zE

 

Un bacio per noi un cuore per sempre

immagine di: Cheetoy su deviantART

Disteso com'era, cercando di godersi un attimo di sano relax, Keith quasi non si era neppure accorto che la principessa fosse entrata nella sua stanza. Prima ancora che al giovane venisse in mente di chiederle il motivo di questa inaspettata intrusione, l'imbarazzo di trovarsi così davanti a lei fu più forte di qualsiasi altra cosa: Aurora era pur sempre la principessa di Arus, una fanciulla di sangue reale, mentre lui era solo un umile terrestre privo di lignàggio o titolo nobiliare; il fatto che lei fosse entrata così nella sua stanza, oltretutto con una luce furibonda nei limpidi occhi azzurri, poteva solo significare che fosse estremamente arrabbiata con lui...
Tuttavia Keith ignorava il motivo della sua collera.
Anche quando gli capitava di muoverle un rimprovero, nel suo interesse e in quello degli altri membri della Voltron Force, non era certo da lui mancarle di rispetto o darle comunque motivo di adirarsi. Di conseguenza Keith non riusciva proprio a capire il motivo di quell'espressione sul suo volto.

- Principessa - mormorò. - E' successo qualcosa?

Aurora non rispose.
Semplicemente si limitò a scrutare Keith con occhi pieni di rancore e, misurando il pavimento della stanza con passi lenti e decisi, si avvicinò a lui per assestargli un violento ceffone sulla guancia.
Keith parve stupito.
Prima d'ora non aveva mai visto Aurora così arrabbiata e, ignorando il motivo di quello schiaffo, si aspettò almeno una spiegazione per tale gesto. Oltre alla rabbia però, negli occhi della fanciulla Keith poteva distinguere chiaramente alcune piccole gocce trasparenti.
Stava piangendo.
Di nuovo Aurora sollevò il palmo della mano, pronta a calargliela addosso con forza, ma stavolta Keith fu più lesto nell'afferrarla e subito le domandò il motivo di quell'assurdo comportamento. Malgrado fosse nettamente più debole rispetto a lui, Aurora prese lo stesso a divincolarsi e ad agitarsi con tutta la forza che aveva in corpo. Keith dovette afferrarle entrambi i polsi, per costringerla a calmarsi, e ciononostante lei continuò ostinatamente a cercare di colpirlo al volto e sul petto.

- Insomma, principessa - esclamò dunque Keith spazientito. - Mi volete dire che accidenti vi sta succedendo... Perché ce l'avete con me?
- Perché sei un idiota - gemette lei, liberandosi con uno strattone. - Non sono abbastanza brava per pilotare il Leone Blu, senza che tu debba sempre opprimermi con preoccupazioni non richieste... Che cosa ti costa considerarmi al pari di tutti gli altri, invece di trattarmi in modo speciale ?!?
- Ma voi siete la principessa - provò a replicare l'altro.
- E con questo? - ribatté lei. - Sono comunque un membro della Voltron Force a tutti gli effetti, combatto con voi al pari di chiunque altro, e il minimo che vorrei da te è un po' di rispetto... non perché sono la "principessa", ma perché mi impegno a difendere la pace e la giustizia esattamente come te!
- Ascoltatemi bene - esclamò dunque Keith, chiaramente ferito dal tono accusatorio di lei. - Se in qualche modo vi ho offesa, preoccupandomi della vostra incolumità come tutti alla base, ebbene sono pronto a scusarmi... Ma il mio rispetto non ha niente a che vedere con le mie preoccupazioni nei vostri confronti: la vostra vita è troppo importante, non solo per me e per gli altri ma per tutto il pianeta Arus, per questo non posso permettere che corriate più rischi del necessario!
- La smetti di darmi del "voi", ho un nome e gradirei sentirtelo usare qualche volta!
- Non posso - sottolineò Keith con amarezza.
- Perché? - chiese ancora lei stizzìta. - Perché non puoi rivolgerti a me come un'amica, o come compagno d'arme? Non siamo entrambi piloti di Voltron? Non combattiamo forse sullo stesso robot ? E allora perché non puoi chiamarmi col mio vero nome, specie quando siamo soli e senza bisogno di rispettare sciocche formalità ?!?

Per Keith fu come ricevere un secchio d'acqua gelida in volto.
Aurora stava dicendo solo e semplicemente la verità, una verità alla quale lui aveva sempre rifiutato anche solo di pensare, e lui era troppo vigliacco per ammettere i motivi che lo spingevano a mantenere certe distanze con lei. Da sempre era innamorato di Aurora, fin da quando l'aveva vista per la prima volta, e non aveva mai avuto modo di confessarle apertamente i suoi sentimenti. D'altro canto lei era sempre stata molto aperta e generosa, aldilà della sua posizione e del suo titolo, e l'amicizia per lei contava più delle regole e dell'etichetta. Tuttavia Keith sapeva di non poterla vedere come un'amica ( non ne era capace! ), e mantenere le distanze era l'unico modo con cui gli era più facile accettare di non poterla amare come invece desiderava...
Se solo avesse abbattuto quella parete sottilissima tra loro, non sarebbe mai riuscito a nasconderle tutto l'amore e il desiderio che da tempo sentiva di provare per la bionda e coraggiosa fanciulla.

- Ti prego - mormorò lui con un filo di voce. - Ti prego, non chiedermi questo...
- Perché no? - domandò ancora lei spazientita. - Come faccio a sentirmi "accettata" da te, se mi tieni sempre a distanza? Se provo ad avvicinarmi, tu ti allontani; se provo ad aiutarti, tu mi respingi... Insomma Keith, mi vuoi dire perché ?!?
- Perché potrei morire, per un tuo bacio o per una tua sola carezza!

Aurora ammutolì di colpo.
Anche Keith non poteva credere di aver detto veramente così. In un attimo si era lasciato sfuggire di bocca quello che realmente pensava, niente di più niente di meno; e pur consapevole della gravità di una simile dichiarazione, se Kòran o chiunque altro fosse venuto a saperlo, non poteva fingere oltre indifferenza.

- Ti amo - ripeté lui, guardandola seriamente negli occhi. - Ti amo, anche se non posso averti, ed è l'unica cosa che conta per me!
- Oh, Keith...

Ora finalmente Aurora pareva comprendere.
Entrambi parevano comprendere ciò che sentivano di provare da tempo l'uno per l'altra.
Cose non dette.
Parole mai pronunciate.
Silenzi ed incomprensioni spazzate via completamente, nel tempo di un breve sguardo reciproco, e i due giovani si ritrovarono stretti e abbracciati l'uno all'altra senza neppure rendersene conto. La mano di Keith scivolò sotto la maglietta di Aurora, accarezzando dolcemente la pelle nuda della sua schiena, mentre le sue labbra cercarono quelle della fanciulla per condividere il suo stesso respiro. Anche Aurora desiderava il dolce sapore delle labbra di Keith, ben sapendo che non se ne sarebbe mai saziata, e in quel bacio c'era tutta sé stessa.
Un bacio.
Un breve attimo intenso, libero da scrupoli e differenze sociali.
Un cuore per entrambi, da condividere con tutto l'amore e la passione di una vita intera.

FINE

Angolo Autore:
E' stata una settimana davvero triste e difficile, non solo per la tragedia occorsa ma anche per alcune noie sul lavoro e una brutta influenza galoppante. Oggi per fortuna va un po' meglio, grazie anche e soprattutto al sostegno e al conforto di amici e conoscenti, e vorrei appunto ringraziare tutti/e coloro che in questi giorni mi sono stati vicino per aiutarmi e supportarmi in un momento di grande difficoltà.
Un caro saluto e un abbraccio a:
- hera85
- meg9
- TINAX86
- happygabbana
- celtics
- Angel_and_Demon
- tenny_93
- Shannattebayo18
- andrea romanov
- pamoluccia
- DarkShadowShyra
e a tutte le persone che mi hanno scritto, e che continuano a scrivermi tramite Facebook, grazie per il vostro affetto e la vostra solidarietà.
In Fede

David Bizzarri

   
 
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