Fanfic su artisti musicali > Beatles
Ricorda la storia  |       
Autore: _SillyLoveSongs_    16/03/2013    12 recensioni
Ed ecco(finalmente) la mia fanfiction a capitoli. Anche questa volta McCartney sarà uno dei protagonisti principali della storia. Dopo alcuni mesi dalla morte dell'amico John, Paul decide di raccogliere i suoi ricordi del grande musicista in un libro intervista, che si occuperà di scrivere Brianna, una giovanissima giornalista... leggete e, mi raccomando, fatemi sapere! ogni recensione è davvero gradita.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Paul McCartney
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The long and winding road
Prologo
Liverpool   Agosto 1960
Il vociare allegro dei ragazzi.
Lo scroscio del mare, poco distante.
Le chiacchiere di quelle comari dalle mani ormai rugose.
Ognuno di quei piacevoli rumori venne catturato da un vento leggero che accarezzava i capelli folti dei bambini e quelli radi degli anziani. Quelle raffiche sorpresero i venditori ambulanti, costretti a proteggere la merce con le mani callose mentre la loro pelle si seccava al sole. Quest’ultimo disperdeva i suoi raggi negli anfratti cittadini. Si propagavano sui muri delle case e sui loro interni. Raggiunsero anche quella finestra che, da lontano, osservava il porto. Il sole penetrò le tende che la coprivano fino a riscaldare anche l’interno della stanza. In essa si percepiva il dolce suono della giovinezza.
Un antiquato orologio adornava la parete e il suo ticchettio veniva spesso inframmezzato da risate sommesse. Appartenevano a due voci differenti. Una, piuttosto profonda e tipicamente maschile, era uno dei tanti effetti dell’adolescenza su un ragazzo che si accingeva alla maturità fisica. L’altra, acuta e melodiosa, apparteneva ad una ragazza ancora nel fiore degli anni. Quelle due voci si accavallavano, si inseguivano nel tentativo di comporre frasi romantiche. Ma quel momento non necessitava di parole. Le labbra degli innamorati si protendevano in cerca di un bacio, per poi distendersi in un sorriso. Le mani di entrambi si affaccendavano sui capelli dell’altro, come alla ricerca di qualcosa. Le loro fronti si toccarono e si strofinarono l’una sull’altra, imitate dai nasi. La solitudine venne disturbata dalla voce del ragazzo.
-Ester… io… c’è una cosa che devo dirti…- I suoi occhi verdi cercavano la propria immagine in quelli della fidanzata, così vicini e scuri. Non riusciva a concentrarsi su altro, neppure su quel caldo afoso che gli pungeva la pelle. Osservava le guance arrossate di Ester e i boccoli chiari che le ricadevano disordinati sulle spalle. Da tempo il giovane si era promesso di dedicare una sua composizione alla rara bellezza della fidanzata ma stava rinunciando; aveva temuto che non sarebbero esistite parole adatte ad esprimere la meraviglia di quel volto raggiante. Un volto che assunse un’ironica espressione corrucciata all’ascolto di quelle parole.
-Dai, Paul… non rovinare tutto proprio adesso… mi stavo divertendo, sai?-
Ester circondò il collo di Paul con le braccia lasciando scivolare le dita sui capelli morbidi e neri del ragazzo. Lui sorrise, alzando gli occhi al cielo in un gesto di finta esasperazione. Poi prese le mani di Ester e se le portò al cuore. Fissò intensamente la fidanzata; i suoi diciott’anni non gli impedivano di comunicare efficacemente le sue emozioni.
-Non te lo direi se non fosse davvero importante.-
-Spara.-
Paul lanciò una rapida occhiata alla stanza matrimoniale dei genitori di Ester, quella nella quale lei lo ospitava per i loro incontri segreti. Provò una strana sensazione al pensiero che sarebbe passato parecchio tempo prima che potesse ancora osservare quel luogo.
-Abbiamo un batterista…-
-Ma è fantastico! Finalmente combinerete qualcosa di serio…- Ester si interruppe un momento, accarezzando la mascella di Paul, per poi chiedere: -Che tipo è?-
-Chi?-
-Come chi? Il batterista, Paul-
Il ragazzo, perso nei propri pensieri, stava cercando un modo adatto per mettere al corrente Ester della decisione presa da Allan in seguito all’entrata di Pete nel gruppo. Non gli interessava molto il nuovo arrivato e generalmente tentava di eludere le domande che lo trattavano. Lo conosceva poco e faticava a delinearne il carattere.
-Mah, non saprei, non si è esposto molto finora… forse ad Amburgo avrò una possibilità per conoscerlo meglio, non credi?- Inclinò la testa di lato ammiccando ed atteggiando la bocca carnosa ad un sorriso malizioso. Ester strabuzzò gli occhi, in un’espressione piacevolmente sorpresa.
-Cosa? Amburgo? Perché dovresti andare ad Amburgo?- la giovane lasciò guizzare gli occhi estasiati sul volto di Paul, come se potesse nascondere le risposte alle sue domande concitate.
-Allan ha approfittato della formazione ufficiale del nostro complesso per proporre a me e ai ragazzi una scrittura ad Amburgo. E noi non abbiamo potuto certo rifiutare. Non è una cosa incredibilmente meravigliosa?!-
Ester batté le mani eccitata, imprecò più volte dall’emozione per poi passarsi una mano tra i capelli ed esclamare: -è la notizia più bella che potessi darmi…- le sue parole si velarono di tristezza quando realizzò che la partenza di Paul li avrebbe allontanati probabilmente per molto tempo. Sorrise amara quando immaginò quanto la distanza fra lei e il suo innamorato avrebbe rallegrato suo padre. Egli aveva sempre disprezzato il giovane McCartney, “un ragazzino incapace di trovarsi un lavoro sicuro e a riporre la chitarra in uno sgabuzzino”. Nonostante Ester avesse cercato di distogliere il padre dai suoi pregiudizi, egli era rimasto irremovibile e lei si era trovata costretta proseguire una relazione clandestina che inizialmente andava contro a tutti i suoi principi morali. Non riusciva ad immaginare la noia della sua esistenza, una volta che Paul se ne fosse andato. Ma tentò di celare questo sentimento sotto una maschera di serenità, per evitare al ragazzo inutili preoccupazioni.
Paul le baciò le dita per poi giocare pensieroso con le unghie di Ester:
-Naturalmente non potrei mai neppure immaginare di partire senza di te…-
-Be, mi sa che dovrai farlo, tesoro- il tono ironico di Ester era velato di palese tristezza
-Cosa potrei dire a mio padre? Sai com’è fatto, non mi permetterebbe mai di lasciare il tetto familiare per imbarcarmi in un viaggio con un ragazzo. Se si tratta di te, poi…-
-Non ho detto che gli chiederai il permesso. Non lo dirai a nessuno. Partirai Domenica, con me e i ragazzi. Intonerai le melodie e le ballerai le nostre canzoni in quel modo frenetico e trascinante che sai fare solo tu. Ti prego.  Pensarti lontana potrebbe farmi impazzire- sussurrò queste ultime parole all’orecchio della ragazza, prima di baciarle il collo. Lei sospirò, con aria sognante
-Non sai quanto vorrei farlo…-
-Facciamolo. Ci vediamo domenica mattina, di fronte alla chiesa. Poi raggiungeremo i ragazzi ed Allan e partiremo. Ti prometto che staremo insieme. Ti va?-
-Ti amo…- in quelle parole appena sussurrate, Ester tentò di esprimere tutti i sentimenti che provava per James Paul McCartney, il bassista diciottenne per il quale aveva perso la testa.
Il rumore di una chiave nella serratura interruppe il lungo bacio degli innamorati. Ester capì che il padre era tornato dall’incontro pomeridiano con i suoi colleghi di lavoro ed incitò Paul a lasciare la casa. Egli si vestì rapidamente e lanciò un bacio ad Ester che rideva nervosamente.
Il ragazzo aprì la finestra e vi mise un piede sul bordo. Poi si voltò verso Ester che, coperta solo dalle lenzuola, gli avvolgeva la vita con un caldo abbraccio.
-Prometti che ci sarai Domenica?-
-Promesso.- uno strano fremito scosse la schiena di Ester nel pronunciare quelle parole che erano un chiaro rifiuto all’autorità paterna che si stava facendo sempre più pressante. Osservò Paul discendere agilmente il muro della sua casa.
Aveva deciso. Avrebbe cominciato una nuova vita.
Con lui.
     
 
 
Angolo autrice:
Finalmente la prima storia a capitoli che riesco a pubblicare su questo sito. Spero che il prologo sia gradito; è pieno di descrizioni molto ma molto tenere ma non ne ho potuto fare a meno :D Aspetto con ansia le vostre recensioni sia positive che negative; mi fa sempre piacere sapere il parere altrui sul mio stile.
Ciao
Giulia
 
  
Leggi le 12 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: _SillyLoveSongs_