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Autore: Ossidiana_    17/03/2013    2 recensioni
Si erano odiati sin dall'inizio, troppo diversi: lei timida e con una tragica storia alle spalle, lui il classico bello e figo, con un doloroso segreto. Poi tutto cambia tra di loro, ma quando sembrano essere felici il destino sconvolge tutte le sue carte.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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I wanna feel your love



Guardo l'orologio e sbuffo, é di nuovo in ritardo. Non vedo l'ora di finire questo progetto così da non essere più costretta a passare con lui un minuto di più.
-Scusa Cris, ho avuto un'imprevisto- spalanca trafelato la porta di camera mia e getta la tracolla sul pavimento e il giubotto di pelle sul mio letto. 
-Will che hai combinato questa volta?- ha del sangue che gli esce dal naso, tipico. Io e lui ci siamo scontrati fin dal primo giorno di scuola di questo primo anno di liceo per il semplice fatto che i nostri caratteri sono incompatibili: io sono una ragazza molto timida e chiusa, lui invece é il 'bad boy' della scuola, fidanzato con una ragazza dell'ultimo anno nonostante abbia solo 15 anni, fa a cazzotti con tutti e non guarda in faccia nessuno. Fortuna vuole che la professoressa di inglese ci abbia messo in coppia per un progetto su Shakespeare e ciò ha comportato lunghe giornate di lavoro passate insieme, troppe.
-Niente che ti debba interessare- serro i pugni, non capisco perché mi debba rispondere sempre così male. Io non sono un tipo che risponde ma quando accumulo troppa rabbia alla fine finisco per esplodere.
-Scusami se mi preoccupo per te, cercherò di non farlo mai più- mi guarda con quei suoi occhi azzurri che ti immobilizzano.
-Mi dispiace, non volevo risponderti male, ho fatto a pugni con un tizio-
-Oh Will ma perché lo fai? Perché hai dentro tutta questa rabbia?- mi porto subito una mano alla bocca, ignara della provenienza di tutta quella spavalderia.
-Non lo so, forse dipende in parte dal fatto che mia madre mi ha abbandonato quando avevo solo 8 anni-
-Davvero? Non lo sapevo...- lo guardo dolcemente mordersi il labbro e passarsi una mano tra i capelli biondi -Ci stai tanto male vero?-
-Un po'ma cerco di non pensarci...tu vai d'accordo con tua madre?- abbasso lo sguardo attorcigliando una ciocca dei miei capelli ramati.
-L-la mia mamma é morta due anni fa di leucemia, mi sono presa cura di lei per tutta la durata della sua malattia e vederla andare via senza poter fare niente é stato terribile- spalanca gli occhi
-Cris non lo sapevo, mi dispiace, ecco perché a volte stai male....-
-No, quello non c'entra niente, sono io che ho una malformazione cardiaca da quando sono nata-
-Ah- la reazione che hanno tutti, sicuramente starà pensando che sono proprio sfigata. -Sai non avevo mai notato che i tuoi occhi sono viola...pazzesco non avevo mai visti di questo colore...ma quindi tu vivi con tua zia? E tuo padre?-
-Lui e mia madre si sono separati prima che nascessi e lui non é mai venuto a conoscenza della mia esistenza-
-Cazzo-
-Lo so lo so, sono proprio una sfigata-
-No, cioé si...cioé...iniziamo a studiare?-
-Si-
Anche quel pomeriggio passa velocemente ed é sera quando Will se ne va.
-Cris domani vieni tu da me?-
-Si, dove abiti?-
-Via Melrose numero 25- il quartiere più ricco della città.
-Va bene allora a domani-
Chissà perché ho detto tutte quelle cose a Will oggi, a parte le mie due migliori amiche, Rory e Liz, non le sapeva nessuno.
Il sole é alto in questa nuova mattina di fine novembre e la neve luccica sotto i suoi raggi, creando così un'atmosfera fiabesca.
-Buongiorno amica mia, oggi andiamo a fare shopping?-
-Buongiorno, mi dispiace Rory ma oggi devo andare a studiare a casa di Will- 
-Passi più tempo con lui che con noi- Liz incrocia le braccia sotto il seno.
-Non é colpa mia e poi non sono così tanto felice: ci passo tutta la giornata e pure il pomeriggio-
-Guarda il lato positivo: oggi é martedì, non avete nesuna lezione in comune- tiro un sospiro di sollievo mentre Rory mi sorride.
Nel corridoio Will e i suoi due amici, Jake e Luke, insieme col resto della squadra di calcio, fanno casino mentre una miriade di ragazze gli muore davanti, cosa ci troveranno poi....
Spero che oggi finalmente potremmo finire questo dannato progetto così non saremmo costretti a stare insieme e a litigare continuamente. E anche l'ultima campanella suona, andiamo nella casa del diavolo. 
Cammino affondando i piedi nella neve, amo quella sensazione di morbidezza che mi dà, però non conto di avere uno scarso equilibrio ed infatti dopo un po' mi ritrovo per terra, con la neve dentro i vestiti e tra i capelli. Perfetto, sono tutta bagnata e infreddolita. 
-Ma che hai combinato? Ahahahahaahah- Will mi ride in faccia aprendo la porta di casa mentre io tremo come una foglia. 
-Will chi é? Oh tu sei la sua compagna, piacere io sono John, il padre di Will- stringo la mano a quello che a mio parere é la fotocopia invecchiata del mio caro compagno: stessa tonalità di occhi e capelli, stesso fisico, stessa forma del viso. -Ma é tutta infreddolita! Will dalle qualcosa di caldo, io sto uscendo, tornerò per cena- il biondo mi fa cenno di seguirlo e mi guida fino in camera sua.
-Puoi metterti la mia felpa e darmi i tuoi vestiti bagnati così li metto ad asciugare- 
-Grazie-
-Non so se però ho un pantalone che ti stia-
-Tranquillo, ho i leggins sotto il jeans e quelli sono rimasti asciutti-
-Va bene- rimane fermo, non penserà mica che mi cambi davanti a lui vero?
-V-vuoi che vada in bagno a cambiarmi?- arrossisco e balbetto abbassando lo sguardo.
-No no, mi giro così fai con comodo-
-Non sbirciare-
-Tranquilla, puoi fidarti di me- tolgo la maglietta e i jeans e metto la felpa di Will suoi leggins, fortuna che lui é più alto di me, infatti mi arriva fin sotto il sedere. -Sei carina così- sorride, non mi aveva mai fatto un complimento. Iniziamo a studiare e stranamente ancora non abbiamo litigato, vedo Will così calmo e sorridente.
-Non avevo mai visto occhi viola-
-In effetti nemmeno io, non so da chi li ho presi-
-Sono davvero bellissimi- sorride, ma cosa gli prende oggi? Non sembra nemmeno lui.
-Grazie- arrossisco. 
Finalmente il progetto é finito, dopo tanto lavoro e tante litigate.
-Mi accompagneresti in un posto?-
-Vorrei ma poi si fa buio ed ho paura a ritornare a casa da sola...-
-Ti riaccompagno poi io con la moto- fa roterare le chiavi intorno al suo dito indice.
-Okay- salgo in camera sua e indosso i miei vestiti ormai asciutti e lo raggiungo salendo sulla moto.
-Ti conviene tenerti- inizia a sfrecciare velocissimo e di istinto gli cingo la vita, questo ragazzo mi vuole morta. Dopo un po'si ferma e mi fa cenno di scendere.
-Ma dove siamo?-
-Devo farmi un tatuaggio-
-Ma tu sei minorenne! Non puoi-
-Si se ho l'autorizzazione di mio padre- mi sventola sotto il naso un foglietto giallo con aria strafottente.
-E' d'accordo?-
-No, gliel'ho fatto firmare con una scusa- scuoto la testa, si sta cacciando in un brutto guaio. Vuole una rondine sul polso, simbolo della libertà. Stranamente ora quel tatuaggio assume per me un significato in più. -Mi dovrai prestare uno dei tuoi bracciali per nascondere il tatuaggio- sorride ma io no, non sa cosa a cosa servono loro, sono l'unica cosa che non fa vedere i tagli. Sono autolesionista da non so quanti anni e porto una miriade di bracciali per non farlo notare agli altri. Io sono il peggiore nemico di me stessa.
-V-va bene- Will mi sfila un bracciale e se lo lega al polso, io cerco di allungare in fretta le maniche in modo che lui non veda. 
-Me ne sono accorto...-
-Di cosa?- vedo i suoi occhi azzurri che mi guardano dallo specchietto della moto.
-Dei tagli che hai sul braccio- inizio a mordermi il labbro, non lo aveva mai scoperto nessuno fino ad ora. 
-P-promettimi che non lo dirai a nessuno, ti prego Will- ho le lacrime agli occhi.
-Te lo giuro, anche se non lo capisco, mi sembra una cosa stupida fare a male a se stessi-
-Non é una cosa stupida, tu non puoi capire-
-Oh certo, io sono il puttaniere che non capisce un cazzo, hai proprio ragione Cris- Il suo tono é duro e i suoi occhi sono coperti da un velo di mestizia.
 Mi accorgo solo in quel momento che il biondo non ha imboccato la strada per casa mia.
-D-dove stiamo andando?-
-Prima di riportarti a casa devo fare una gara-
-Una gara?! E di che cosa?-
-Di auto-
-Ma sei impazzito?!- scendo dalla moto una volta arrivata a destinazione. Will non mi degna di nessuna risposta e sale su una macchina. Non posso permettere che si uccida, così salgo anch'io.
-No, no Cris scendi immediatamente-
-Will fermati, potrebbe finire male-
-Cris lasciami stare, so quello che faccio- gli occhi si appannano per via delle lacrime.
-Non posso permetterti di farlo, cosa vuoi dimostrare così? Che sei forte?- preme il piede sull'acceleratore, la corsa ha inizio. In che situazione mi sono cacciata? Ho il cuore che batte fortissimo, sento che da un momento all'altro potrei sentirmi male. 
-Si, voglio dimostrare che sono forte, che non ho bisogno di nessuno, soprattutto di una madre e di un padre-
-Tuo padre ti vuole bene-
-Se ne fotte di me, per lui esiste solo il suo lavoro-
-Will attento!- un'auto viene velocemente nella nostra direzione, Will sterza ma é tutto inutile ci arriva di sopra poi il buio.
Sento un vociare confuso, urla, lacrime. Apro lentamente gli occhi ma non riesco a vedere niente, cosa mi succede?
-Amore ti sei svegliata!- 
-Zia sei tu?-
-Si piccola-
-Perché non vedo niente?-
-Tesoro non so come dirtelo- mi sposta una ciocca di capelli all'indietro -H-hai perso la vista nell'incidente- le lacrime cominciano a solcare le mia guance, ditemi che non é vero. In quel momento però un pensiero attraversa la mia mente come un lampo che squarcia il cielo in tempesta.
-Dov'é Will? Cosa gli é successo?-
-Vuoi ancora vederlo?- la voce di Rory é rotta dal pianto.
-Will! Will! Dov'é?-
-Sono qui- il suo tono é quasi impercettibile. 
-Come stai?-
-Ho solo una gamba rotta-
-Will mi hai davvero deluso...non voglio nemmeno chiederti cosa stavi facendo là ma sappi che sta sera hai superato ogni limite-
-Mi stava accompagnando a casa ed una macchina ci ha travolti, non é colpa sua signor Manson...- Will non ha nessuna colpa, se non quella di essere un ragazzo che ha sofferto tanto e che ha sempre cercato di mascherare il suo dolore dietro quella maschera da cattivo ragazzo.
-Davvero?-
-Si, glielo assicuro- 
-Cristal non é una ragazza che dice bugie vero?-
-No...amore tu stai qua mentre io vado a firmare alcune carte col papà di Will va bene?-
-Si-
-Perché mi hai coperto?- 
-Non é colpa tua-
-Ma che stai dicendo! E'solo un egoista di merda- Rory urla
-E stronzo- e Liz si aggiunge.
-Ragazze! Voleva solo dimostrarsi forte, lui ha sofferto tanto vero Will?-
-Si- mi abbraccia, sento un calore improvviso invadermi tutto il corpo -Ti giuro che da oggi in poi sarò i tuoi occhi-
-Non sei obbligato-
-Invece si, non penso che qualcun altro al tuo posto lo avrebbe fatto-
E'passata già una settimana, ed io sono tornata a scuola oggi per la prima volta.
-Will, che voto abbiamo preso al progetto?-
-E'una A-
-Davvero? Si- inzio a saltare come una bambina -Non sei contento?- non lo sento parlare
-Si, solo che pensavo che é tutta colpa di questo dannato compito-
-In che senso?-
-Se non ci avessero messo in coppia a quest'ora tu vedresti ancora- é cambiato tanto in questa settimana, non é più il Will di una volta, sembra essere più maturo.
-Io invece sono felice che ci abbiamo messo in coppia-
-Perché?-
-Perché forse a quest'ora tu non ci potresti essere stato più e sarebbe stata una gran perdita per tutti- in meno di un secondo mi sta stringendo a sé accarezzandomi i capelli.
-Sei stata il mio angelo custode Cris, ed ora io sarò il tuo-

POV'S WILL

Cammino velocemente per la strada, sono fortemente in ritardo. Finisco l'ultima boccota di sigaretta e lo getto per terra. Rovisto nelle tasche ma non c'é traccia di una masticante. Perfetto, in ritardo e con la puzza di fumo addosso. Cris odia quando fumo, sicuramente diventerà una belva. Aumento il passo, oggi il sole é davvero splendente, é una bella giornata. Ecco che scorgo una figura a me familiare saltellare nella mia direzione.
-Cris cazzo ti stavo venendo a prendere perché ti sei mossa da casa?- incontro i suoi grandissimi occhi viola.
-Scusami, é che siccome non arrivavi mi sono spaventata e sono venuta a cercarti- sospiro e passo una mano tra i suoi capelli ramati. -Will, hai fumato per caso?- beccato in pieno, come al solito.
-Chi io? No-
-Non mentire con me, avrò anche perso la vista ma ho un olfatto che farebbe invidia ad un cane- Mi rattristo a quelle parole perché so che é tutta colpa mia. Cris ed io ci siamo conosciuti quest'anno al liceo ma all'inizio i nostri caratteri si sono immediatamente scontrati. Il mio é sempre stato ribelle, colpa in parte dell'abbandono di mia madre quando avevo solo 8 anni, e il suo calmo e dolce e un po'chiuso. Non avrei mai dovuto trascinarla con me quella notte, dopo l'ennesimo litigio, avrei dovuto accompagnarla direttamente a casa, e invece no, il mio egoismo mi aveva spinto ad andare prima al vecchio castello abbandonato, dove stava per iniziare una gara automobilistica a cui avrei partecipato.
-Will fermati, potrebbe finire male-
-Cris lasciami stare, so quello che faccio-
Aveva gli occhi pieni di lacrime, si era messa in testa di voler salavrmi dall'abbisso in cui stavo cadendo piano piano. Non era voluta scendere dalla macchina, io avevo iniziato la gara ed un'auto ci aveva travolti. Io me ne ero uscito con una gamba rotta, lei aveva perso la vista. Mi aveva persino coperto, aveva detto che la stavo riaccompagnando a casa, e in quel momento avevo capito di aver trovato un'amica in lei. Non l'avevo mai lasciata un attimo da sola, ero diventato i suoi occhi, anche se ogni notte mi maledicevo, avrei dovuto essere io a perdere la vista, non lei, che già aveva sofferto tantissimo. Non aveva mai conosciuto il padre che si era separato da sua madre senza sapere che lei fosse incinta, Cris ha da sempre avuto una malformazione cardiaca che a volte la fa stare male, é autolesionista, non si vede bella, il suo più grande nemico é se stessa, e due anni fa sua madre é morta di leucemia, e lei l'ha assistita ogni giorno. A volte mi chiedo cosa abbia fatto di così tanto brutto da meritarsi tutto ciò, cosa ha fatto di male per incontrare uno come me? Eppure non riesco a starle lontano perché giorno dopo giorno mi sono innamorato di lei, non ero uscito più con nessun'altra ragazza, ed io ero quello che le cambiava come i calzini.
-Hai ragione scusa, non ti mentirò più-
-Will tu sei ancora lo stesso?-
-In che senso?-
-Sei sempre come 5 mesi fa?-
-Si, sempre biondo e con gli occhi azzurri- cerco di vedere se ha qualche nuovo taglio ma i mille bracciali me lo impediscono.
-Non mi sono fatta niente tranquillo-
-Ma come...?-
-Il tuo respiro sbatte sul mio braccio- mi accorgo solo in quel momento di aver ridotto le distanze. Quanto vorrei darle un bacio su quelle sue labbra rosee, quanto vorrei dirle tutto quello che provo, ma non so cosa pensi realmente di me, e non voglio rovinare così la nostra amicizia.
Arriviamo a scuola e vedo Rory e Liz, le sue migliori amiche, visibilmente preoccupate.
-Non sai quanto siamo state in pensiero per voi due! E'successo qualcosa?- Gli occhi grandi ed espressivi di Rory si posano su di me.
-Non é suonata la sveglia mi dispiace, anche Cris si é preoccupata stava venendo da me- Liz scuote il capo facendo ondulare la sua coda di cavallo e il volto di Rory diventa rosso dalla rabbia.
-Sei un demente! Le sarebbe potuto succedere qualcosa! Già l'hai fatta diventare cieca, cosa vuoi che le accada ancora?- le parole di Rory tagliano come coltelli, ma in fondo é la verità, sono un irresponsabile.
-Rory non trattarlo così, non lo ha fatto di proposito...dai Aurorina calmati ora, lo sai che ti voglio tanto bene- la abbraccia fortissimo, sà di riuscire a calmarla. Il suo sguardo si intenerisce.
-Va bene, va bene, per sta volta é perdonato, ora andiamo Cris, così mentre la professoressa interroga parliamo della tua festa- la vedo allontanarsi all'orizzionte con Liz e Rory sotto braccio, ma ecco che si gira e mi regala uno dei suoi luminosi sorrisi.
-Quando pensi di dirglielo?- 
-Non lo so Jake, non voglio rovinare la nostra amicizia- il mio amico mi sbatte una mano sulla spalla ed io gli sorrido.
-Non ti ho mai visto così, credo che tu sia innamorato-
-Lo penso pure io, quando sono con lei mi sento strano-
-Ancora in pena per la tua Cristal Will?- alzo lo sguardo per vedere sul volto del mio ex migliore amico Luke un ghigno. Io, lui e Jake eravamo inseparabili fin quando non ha iniziato a provarci con Cris dopo l'incidente. Più volte siamo finiti alle mani, troppe volte davanti a lei.
-Fatti i cazzi tuoi Luke-
-Sai credo che le chiederò di uscire-
-Non ti azzardare-
-E perché mai? Tu sei solo il suo migliore amico o sbaglio?-
-Non ti azzardare o ti riempio di pugni-
-E le darò anche il suo primo bacio e chissà, la serata potrebbe anche finire meglio- mi scaravento sopra di lui iniziando a colpirlo sul viso ripetutamente, non deve neanche pensare cose del genere sulla mia Cris. Luke però non é il tipo che si lascia sopraffare facilmente infatti con una testata ribalta la situazione. Prendo calci e pugni, ho il sangue che mi cola dal naso e dalle labbra. Piano piano si é creata intorno a noi una folla, comincio a temere una cosa. Non che ci vedano i professori, non voglio che lo scopra Cris. Sono sempre stato un tipo violento ma le avevo promesso che sarei cambiato, come per il fatto del fumo.
-Ne hai abbastanza Will?- 
-No finché non ti avrò visto a terra- é questione di un secondo. Una figura si interpone tra di noi. Ma chi...?! -Cris!- mi blocco in tempo ma Luke no e le sferra un pugno che la fa cadere all'indietro. Mi catapulto verso di lei e la prendo di corsa in braccio portandola verso l'infermeria. Rory vorrebbe uccidermi in quel momento. -Cris ma che ti é saltato in mente?-
-Volevo fermarvi-
-Guarda come ti ha ridotto l'occhio- le tocco delicatamente la parte colpita che ha assunto una colorazione violacea.
-Per quel che importa...ma tu come stai?- mette una mano sul mio viso per capire che ferite ho riportato -Ti ha ridotto veramente male-
-Vedessi lui, lo sai che sono il più forte-
-I muscoli non contano niente in confronto al cuore e al cervello- 
-Lo so, sei delusa?- 
-Poteva finire molto male sta volta e lo sai- scende dal lettino e va con Rory e Liz. Perfetto. Tiro un pugno contro l'armadietto attirando verso di me le occhiatacce dell'infermiera. Mi chiudo in bagno e mi siedo sulla finestra con le gambe a penzoloni. Estraggo il pacchetto di sigarette e ne metto una tra le labbra. Caccio un mano in tasca in cerca dell'accendino e dopo un paio di tentativi finalmente riesco ad accenderla. Perché con lei sbaglio sempre tutto? Perché con lei devo avere il cuore che mi batte a mille? Perché dipendo dal suo sorriso? Perché le vorrei dire 'ti amo' ogni giorno? Perché con lei tutta la mia spavalderia va a farsi fottere? Perché penso a lei ogni minuto della mia giornata? Troppi perché affollano la mia testa ma un lampo la attraversa: sono quasi le dieci e ancora non ho messo piede in classe. Butto la cicca dalla finestra e mi catapulto correndo verso l'aula di chimica. Perché oggi ho così poca voglia di entrare in classe? Certo perché il martedì non ho nessuna lezione in comune con Cris e la vedo pochissimo. Mi siedo all'ultimo banco e guardo fisso l'orologio: ancora 3 ore e poi rivedrò la mia piccolina. Come ho potuto detestarla per quasi 3 mesi? Ora invece é come linfa vitale per me. Tra poco é il suo compleanno e vorrei farle il regalo più bello di tutti. Vorrei che tornasse a vedere, ma l'intervento é costosissimo e lei e sua zia non navigano certo nell'oro. E se glielo pagassi io? Rinuncerei a qualsiasi cosa, per una volta non spenderei tutti i miei soldi inutilmente. Ma lei non me lo permetterebbe mai, non mi permette neanche di comprarle un vestito se costa più di 40 sterline. Non la farò replicare, no, é colpa mia e rimedierò. Sorrido. Ha ragione mio padre quando dice che la sua vicinanza mi ha fatto bene, sono cambiato, ho imparato il valore delle cose, ho imparato il valore della vita, ho imparato cosa vuol dire amare. Cris mi ha insegnato tanto ed io voglio darle tutto il mio amore, si le dirò tutto, e accetterò qualsiasi sua risposta e se non mi vorrà le starò accanto lo stesso.
Finalmente la campanella suona ed io mi precipito in cortile. La cerco con lo sguardo ed ecco che la vedo: illuminata dal sole sembra un angelo. Istintivamente sorrido.
-So che ce l'hai con me ma ti devo dire una cosa importantissima- 
-Che cosa?-
-Non te lo posso dire davanti a tutti, lo farò mentre ti accompagno a casa- si volta verso di me, il vento le scompiglia i capelli.
-Cosa devi dirle di così segreto che nemmeno noi possiamo sentire?- Liz incrocia le braccia sotto il seno. Rory invece si avvicina e mi tira per un braccio.
-Ho capito tutto Will, ma ti avverto che se la fai soffrire ti uccido con le mie stesse mani- La guardo sorridendo e le schiocco un bacio fortissimo sulla guancia tenendole la testa con le mani.
-Anch'io ti voglio bene Rory- 
-Ma mi spieghi che sta succedendo?- povera la mia piccolina, non ci capisce più niente.
-Tranquilla piccola ti fidi di me?-
-Nonostante la scena di oggi si- prendo un respiro profondo, il cuore comincia a battere così forte che sembra mi voglia esplodere dal petto. Il vento soffia leggermente scompigliandoci i capelli.
-Sai Cris c'é una cosa che vorrei dirti da tanto tempo però non ho mai trovato il coraggio farlo....-
-Che cosa?-
-Ecco vedi....io sono innamorato di te, praticamente da quando tu mi hai salvato la vita, ho imparato a conoscerti meglio, siamo diventati migliori amici eppure in te c'é qualcosa che mi fa impazzire. Sei sempre nei miei pensieri, non riesco a stare più di un minuto lontano da te ed é per questo che litigo sempre con Luke, perché lui vuole portarti via da me. Ora io non so se tu provi lo stesso per me però sappi che qualunque sia la tua risposta io resterò sempre al tuo fianco perché....perché io ti amo- finalmente riesco a dirlo, mi sento come sollevato da un peso. Cris ha lo sguardo fisso per terra e all'improvviso si blocca.
-Perché ti sei dovuto innamorare di me Will?- quelle parole mi spezzano il cuore.
-Non l'ho scelto io Cris- ho fatto la più grande cazzata di tutta la mia vita, bravo Will riesci sempre a rovinare tutto.
-Ora come farò a negare che provo le stesse cose?- un sorriso esplode sul mio viso.
-Perché dovresti negarlo?- sono confuso.
-Perché non voglio che tu sia legato a me più di quanto non lo sei già: sono cieca e ho una malformazione cardiaca, non so quanto vivrò e non voglio che tu sia legato ad una come me, che tu soffra, non voglio Will- piccole lacrime cristalline iniziano a rigare il suo volto pallido.
-Non mi interessa, voglio rischiare, e ti farò anche fare l'intervento-
-No! Costa tantissimo-
-Sei cieca per colpa mia-
-E se non dovesse funzionare?-
-Ti amerei lo stesso come ti amo ora-
-Promettimi che se mi dovrai lasciare lo farai senza farti condizionare- le prendo le mani, sta tremando.
-Non potrei mai lasciare l'amore della mia vita- le sue guance si colorano di rosso, sorrido. Piano piano avvicino le labbra fino a poggiarle sulle sue. La sento mettersi in punta di piedi e le cingo la vita con le braccia. Ci stacchiamo e la guardo in tutta la sua bellezza, é rossa, la mia piccolina. La stringo forte tra le mie braccia accarezzandole i capelli e dandole baci sulla testa. Alza il capo verso di me. -Ti giuro che non fumerò più e che non farò più a cazzotti con Luke- ride poggiando le mani sul mio torace.
-Sappiamo entrambi che non succederà mai, ma stai tranquillo, mi piaci così come sei- In quel momento sento il cuore esplodermi in petto perché mi sento per la prima volta nella mia vita completo.

 
-Will, non mi piace questo tuo comportamento- bla, bla, bla. Esco sbattendo la porta di casa, sono di nuovo in ritardo. Aumento il passo e un sorriso largo si apre sul mio volto man mano che mi avvicino a casa della mia Cris. Ma ecco che la vedo seduta sul muretto, con le gambe a penzoloni.
-Amore che ci fai qui?- le accarezzo la guancia e lei mi sorride, quanto amo il suo sorriso.
-Non volevo farti fare tanta strada- 
-Tu sei troppo dolce- la aiuto a scendere e intreccio le sue dita con le mie. -Sei agitata per l'intervento di domani?-
-Tantissimo- abbassa lo sguardo e qualche ciocca ramata cade sul suo volto paffutello. Porto la sua mano vicino al mio petto.
-Ti prometto che io ti starò tutto il tempo vicino- mi abbraccia ed io poso un braccio sulle sue spalle. Arriviamo in poco tempo a scuola dopo Rory e Liz sono là che l'aspettano.
-Giorno ragazze-
-Giorno- In quel momento però si avvicina la mia ex, Johanna, capo delle chearleader, ultimo anno, l'ho lasciata subito dopo l'incidente.
-Ciao Will- inizia a fare cerchi sui miei pettorali e mi guarda con tono malizioso. Rory serra i pugni e intanto sul volto di Cris compare un'espressione affranta.
-Che c'é Johanna?- l'allontano e lei mi guarda stupita, é evidente che non si aspettava una reazione del genere da parte mia.
-Volevo invitarti domani alla festa che darò a casa mia-
-Mi dispiace, ma ho qualcosa di più importante da fare- vedo Cris alzare la testa e sorridere. Le stampo un bacio sulla fronte e vado verso gli spogliatoi. Amo sentire l'odore dell'erba di prima mattina, poter correre sul padre e calciare la palla, questo sport mi ha sempre dato una libertà immensa.
-Non si parla d'altro-  mi volto verso Jake con aria interrogativa.
-Di cosa?-
-Del fatto che hai rifiutato l'invito per la festa di Johanna. Sono girate varie ipotesi: la prima é che porti rancore verso la tua ex-
-Ma se l'ho lasciata io!-
-La seconda é che Cris é gelosa e non ti fa andare-
-Non lo farebbe mai-
-E l'ultima é che ti presenterai a sorpresa alla festa e tu e Johanna...- ruoto gli occhi.
-Ma la gente non ha niente di meglio da fare?! Domani c'é l'intervento di Cris, le devo stare vicino-
Spero che queste voce non le arrivino, so quanto ci rimarrebbe male, soprattutto per l'ultima.
-Come é andato l'allenamento?- la sento abbracciarmi da dietro mentre poso i libri nell'armadietto, sorride.
-Bene amore- le do un pizzicotto su una di quelle guanciotte, gliele mangerei.
-Will pensi che potrei tornare a vedere?- abbassa lo sguardo, non posso non pensare che sono io la causa di tutta quella situazione.
-Ne sono sicuro-
Alza lo sguardo e mi sorride -Sai anche se non ti vedo, so che sei bellissimo- arrossisce, io ho le lacrime agli occhi, é la cosa più bella che mi abbiano mai detto, mi stupisco ogni giorno di quanto amore é capace di dare questa ragazza nonostante tutto il dolore che ha patito nei suoi 15 anni di vita.
-Tu non sai nemmeno quanto ti amo, sei la cosa più bella che mi sia capitata in tutta la vita- i suoi occhioni viola diventano cristallini e piccole lacrime rigano il suo volto. Mette le braccia attorno al mio collo mettendosi sulle punte e mi abbraccia. 
Tengo la sua piccola mano stretta e batto il piede, sono più nervoso di lei. Il dottore arriva e ci alziamo contemporaneamente.
-Bene Cris, l'intervento é fissato per le otto di domani mattina- si gira verso di me.
-Andrà tutto bene piccola- la seguo fino alla sua camera dove si siede con le gambe a penzoloni e lo sguardo basso, ha paura.
-Will tu non vai a casa? Rory e Liz già sono andate-
-No, io rimango qui a dormire, non ti lascio sola-
Non chiudo occhio, rimango tutta la notte a tenerle la mano e a guardarla mentre dorme, é così dolce.
Manca poco ed io, Rory e Liz siamo qua che cerchiamo di distrarla in tutti i modi, ma otteniamo scarsi risultati.
-Amore andrò tutto bene tranquilla, noi saremo qui quando uscirai dalla sala operatoria- mi sorride e lentamente la portano via, facendole lasciare la mia stretta, mi sento come se mi mancasse qualcosa in quel momento, come se mi avessero di una cosa vitale.
-Riuscirà a recuperare la vista?- scorgo negli occhi di Rory una preoccupazione più che normale, la sua migliore amica é sotto i ferri.
-Lo spero, non riuscirei più a perdonarmelo se l'intervento non dovesse funzionare- metto la testa tra le mani cercando di scacciare quel pensiero
-Sai, prima ti davo la colpa di tutto quello che le era successo, ma ora credo che non é tutta tua la responsabilità- alzo la sguardo e la fisso in quei suoi grandi occhioni castani.
-Davvero?-
-Si, in fondo tu le hai detto di scegliere ma lei é davvero testarda a volte-
-Quindi non mi detesti più?-
-La rendi felice ed io amo quando sorride però ti avverto: se la fai piangere ti uccido-
-Le vuoi molto bene?-
-E'come una sorella per me, ci conosciamo da quando siamo nate praticamente, le ho visto passare situazioni dolorosissime eppure si é sempre rialzata da terra come un grattacielo-
-Sembra debole ma é più forte di tuti noi messi insieme, mi ha cambiato, non c'era mai riuscito nessuno-
-Questa é la forza dell'amore caro mio, perché sappiamo entrambi che sei follemente innamorato di lei-
Le ore che passano sono interminabili, fisso sempre l'orologio e il mio cuore sembra che stia per esplodere dal petto. Voglio la mia Cris, voglio stringerla tra le mie braccia. Dopo un po' il dottore esce ma l'espressione sul suo volto é impassibile.
-L'intervento é andato a buon fine, la ragazza vede di nuovo- il sorriso esplode sul mio viso e abbraccio le ragazze -Ma purtroppo abbiamo scoperto un'altra cosa: la perdita della vista non é stata causata totalmente dall'incidente, ma da un tumore che si é formato silenziosamente nei suoi occhi. Siamo riusciti a rimuoverlo da lì ma si é diffuso per tutto il corpo- sento che qualcosa dentro di me si spezza, gli occhi pizzicano per le lacrime.
-Cosa vuol dire?- domanda la zia di Cris.
-Non le dò più di sei mesi di vita- no, no, non é possibile, la mia Cris non può morire, no, affatto. Tiro un pugno contro il muro e Rory mette una mano sul mio braccio.
-Ha bisogno di te più che mai in questo momento, non fare cazzate- 
Entro nella sua camera dove é seduta, si gira e mi sorride.
-Avevo ragione Will, sei sempre bellissimo- un leggero rossore copre le sue guance nel pronunciare queste parole.
-E' bello vederti così felice amore mio-
-Cosa hai fatto alla mano?- indica la fasciatura, il pugno di prima.
-Niente piccola, mi sono fatto male cadendo dalla moto- Rory si ferma davanti alla porta con un sorriso amaro.
-So tutto Will, so di avere il corpo pieno di tumori- accarezza la mia mano ferita e in quel momento Rory le si getta tra le braccia. -Ragazzi tranquilla, non é ancora detto che io debba morire, mi sottoporrò a tutte le cure possibili-
Nei mesi successivi comincia a fare la chemio e lentamente i suoi bellissimi capelli ramati cadono.
-Will non voglio uscire- mi tira per un braccio.
-Andiamo Cris é estate!- la nostra prima e ultima estate insieme.
-Ma guarda come sono, non vogliono che ti vedano con una come me, devi lasciarmi Will-
-Non lo farò mai e poi mai, abbiamo tutta una vita da trascorrere insieme-
Il giorno dopo vado a tagliarmi i capelli, li raso, e così le faccio preparare una parrucca.
-Non dovevi Will, non dovevi- inizia a piangere ed io la stringo tra le mie braccia.
-Io ti amo e se questo potrà farti sentire a tuo agio per me va bene, i miei capelli ricresceranno e poi sono bello comunque- ride, amo la sua risata.
-Will, se io dovessi morire tu cosa faresti?- mi guarda con quei suoi grandissimi occhioni viola, io mi irrigidisco, per tutti questi mesi ho cercato di evitare di pensare a ciò.
-Amore tu non morirai lo sai- le do un bacio sulla testa -Non voglio nemmeno che le pensi certe cose-
Il ritorno a scuola però é la cosa peggiore che potesse succedere. Tutti la guardano con occhi compassionevoli e Rory li squadra con sguardi di fuoco. Mi ha detto che sarebbe persa se dovesse morire, si sentirebbe vuota. Io sto cercando di stare buono in questo periodo e non rispondo nemmeno alle provocazioni di Luke.
Sento un rumore proveniente dalla stanza di Cris e subito corro da lei, lasciando la pasta sul fuoco. Sono spesso da lei, sua zia una volta tornata dal lavoro si ubriaca e si riempe di antidepressivi, non riesce a sopportare tutto questo dolore, prima una sorella e poi una nipote. La vedo per terra con un portafotografie accanto tutto frantumato.
-Amore cosa é successo?- l'aiuto a rialzarsi, non mi guarda negli occhi.
-Volevo prendere quella foto, stava là in alto così ho preso la sedia ma sono caduta- prendo la foto per terra, é una nostra foto, é quella del suo compleanno.
-Che ne dici se ora usciamo e andiamo a comprare un nuovo portafotografie?-
Mi fa un lieve cenno di si con la testa. -Tutto okay?- alza lo sguardo, ha gli occhi pieni di lacrime.
-Io morirò vero Will?- l'abbraccio forte. Oggi é la prima volta che Cris pensa di non avere speranza. Piange a dirotto, e allora io mi chiedo perché quel qualcuno lassù le ha fatto tutto questo, cosa le ha mai potuto fare Cris? Non ha mai fatto male a nessuno cazzo, mai, perché le stai portando via la vita dopo averle dato la malattia, dopo averle portat via la mamma e dopo averla fatta stare senza vista? Perché la vuoi punire? Troppi angeli in cielo e troppi stronzi sulla terra.
Cris si é sentita male ieri notte e l'abbiamo portata all'ospedale, mi sento morire, non riesce a tenere gli occhi aperti.
-Credi nel paradiso Will?-
-Si-
-Credi in Dio?-
-No-
-Perché?-
-Guarda cosa ti ha fatto-
-Neanche io ci credo a questo punto...però promettimi una cosa?- 
-Cosa amore?- le accarezzo la fronte.
-Che non ti scorderai mai di me, che andrai avanti anche se la vita si farà dura, che ti innamorerai altre mille volte, che ti sposerai, che avrai dei figli, che vivrai la tua vita realizzando tutti i tuoi sogni. E un giorno, tra tanti anni, noi ci ritroveremo e finalmente staremo insieme- non riesco a fermare le lacrime.
-Cris tu sei tutto per me, lo sai, sei la mia vita, la mia voce, la mia ragione di essere, il mio cuore, il mio amore starà sempre con te, non voglio che tu mi lasci-
-Oh Will, io non ti lascerò mai: sarò il primo raggio di sole che ti batterà sul volto la mattina, il vento che ti scompiglierà i capelli, la pioggia che ti bagna, la prima stella nella notte. Sarò sempre con te, lo giuro, ti guiderò e ti proteggerò, ti vedrò crescere e cambiare, ti vedrò ridere, arrabbiarti, piangere, innamorarti. Quando vedrai due paia di impronte sulla sabbia, allora saprai che non ti ho mai lasciato. Ma tu devi essere forte, devi vivere la vita per entrambi, hai solo 15 anni-
-Ti amo Cris, con tutto il mio cuore-
-Ti amo anche io Will e scusa per non avertelo detto prima- poggia le mie labbra sulle sue e la bacio, in quel momento sento la macchina accanto a noi emettere un suono continuo, la mia Cris se ne é andata tra le mie braccia, il 29 novembre 2012.
Eccoci qui al suo funerale: Rory, Liz e sua zia piangono ininterrottamente insieme a tutta la scuola. Punto gli occhi verso il cielo: sei contento ora? Me l'hai portata via.
-Come ti senti Will?- Jake mi mette una mano sulle schiena.
-Come se non mi rimanesse niente- un raggio di sole spunta dalle nuvole e mi colpisce in pieno volto -Cris...- inizio a piangere mentre la sua bara entra nel terreno, una fitta al cuore potentissima.
Torno a casa scosso, mi sento vuoto. Comincio a spaccare tutto quello che mi capita tra le mani, perché me l'hai portata via? Cos farò ora? Perché le hai fatto vivere 15 anni di inferno? Era il mio angelo! Doveva stare sulla terra con me! 
-Will, figliolo, calmati, lo so che stai male- scrollo le spalle ed esco, prendo la moto e vado là dove tutto é cominciato. 
Circa un anno fa avveniva l'incidente e tutto il mio mondo cambiava. Una folata di vento scuote quei pochi capelli che mi sono cresciuti, Cris. Guardo verso il cielo.
-Amore mio sto arrivando-
Ora ci sono due lapidi al cimitero, due ragazzi che prima si sono tanto odiati e poi tanto amati, ma il destino ha dovuto mettersi contro di loro. Ora sono nel vento, nell'acqua, nel sole, in tutto quello che ci circonda. Ora stanno vivendo il loro amore.
 
 
 
   
 
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