Ciao,Kurt.
Avrei potuto scriverti un’e-mail , o qualsiasi altra cosa, tranne telefonarti, perché non avrei potuto sentirti.
Ma scriverti mi è sempre riuscito meglio di ‘qualsiasi altra cosa.’
L’altra volta ,quando pioveva,io ti ho chiesto di guardare le gocce di pioggia insieme a me.
E tu l’hai fatto. Avevi mille cose da fare ma ti sei seduto vicino a me e mi hai stretto forte.
Mi veniva da piangere. Avrei voluto ma non l’ho fatto. Sapevo che se avessi pianto avresti pianto anche tu. E tu non devi piangere.
Però io il rumore della pioggia avrei tanto voluto sentirlo ,Kurt.
Un’altra cosa che ho sempre voluto sentire è il suono della tua voce.
Vorrei sentire così tante cose del mondo, Kurt. Ma non posso.
Sono nato così e neanche io capisco perché.
La gente mi ha sempre guardato con compassione,come una persona anormale, come qualcuno da curare e basta.
Gli sguardi pieni di compassione fanno male, sai?
E’ quasi incredibile. Ti fanno provare ancora più dolore di quanto tu possa già provare di tuo.
Perché è  questo che io ho provato per tutta la mia vita. Dolore.
Una quantità infinita di dolore.
E gli interventi non sono mai serviti a nulla.
Ogni volta entravo in sala operatoria con la speranza di sentirci dopo,ma alla fine i risultati non si vedevano.
Ma poi sei arrivato tu,Kurt.
Hai colorato i miei giorni..e io ti ho sentito.
Ti ho sentito dentro di me.
Non mi hai mai guardato tutti gli altri.
Non hai mai pensato che fossi malato.
Non mi hai mai trattato come tutti gli altri avevano fatto fino ad allora.
Mi hai accolto nella tua vita e mi hai amato.
Siamo sposati e abbiamo due bambini,amore mio.
Sono passati ventidue anni da quando ci siamo incontrati la prima volta.
Sei la prima persona che mi abbia mai accettato sul serio.
Quando ero piccolo,i miei genitori morirono  e io cambiai famiglia una decina di volte, lo sai.
Alla fine nessuna di tutte quelle persone mi voleva sul serio.
Tu invece mi hai voluto,  Kurt.
Hai lottato per me. Mi hai difeso,nonostante la cattiveria della gente.
Ed io ho potuto soltanto amarti con tutto me stesso. Con tutte le mie forze.
Ne sono accadute di cose,in ventidue anni. Ma tu sei sempre stato al mio fianco.
Ogni battaglia l’hai combattuta con me. Hai guarito tutte le mie ferite. Hai messo cerotti sui miei tagli e hai soffiato con cautela sui miei graffi.
Come tu già sai da tempo,ho sempre amato la pioggia.
Quindi,grazie per avermi tenuto compagnia ogni volta che quelle gocce scivolavano lentamente giù dal cielo.
Grazie per essere stato il mio riparo durante i temporali che si scaturivano nel mio cuore.
Grazie per tenermi stretto a te durante le mie crisi di panico.
Grazie per tutte le promesse che mi hai fatto e che non hai mai infranto.
Grazie per il coraggio che sei riuscito a donarmi giorno dopo giorno e che mi doni tutt’ora.
Grazie per ogni volta che mi accompagni dal medico per vedere se ancora se c’è qualche possibilità.
Grazie per aver sempre creduto in me, nei miei progetti.
Grazie di aver sposato me. Di aver scelto di condividere la tua vita con me.
Grazie per avermi donato due bambini meravigliosi,che mi riempiono di felicità ogni giorno.
E anche se non riuscirò mai a sentire le voci dei miei figli, anche se non riuscirò mai a sentire il suono della tua risata o il suono della tua voce quando canti, io sono riuscito a sentire il tuo cuore, ventidue anni fa.
Il tuo cuore lo sento ogni giorno. I cuori dei nostri figli.
Sento i vostri cuori vicino al mio.
E so che ogni volta che pioverà voi mi stringerete forte, e ogni volta che accadrà sarò sempre un po’ più felice,e i vostri cuori si uniranno un po’ più al mio.
E sai Kurt,da piccolo credevo che la pioggia sarebbe sempre stata la mia unica casa,ma mi sbagliavo.
Nel tuo cuore io ho trovato la mia casa. In questa casa io ho deposto il mio cuore pieno di gocce di pioggia.
Grazie per non aver rinunciato a me anche quando ero io stesso a chiederti di farlo.
Ti amo con tutto il mio cuore. Anche se è ancora ricoperto di gocce di pioggia tu dici che va bene ugualmente. Quindi ecco, Kurt. Ti sto donando il mio cuore di nuovo,con questa lettera.
Sii sempre la mia casa.
Tuo marito,
Blaine.