Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Ricorda la storia  |       
Autore: missix    17/03/2013    4 recensioni
Per recepire le vere emozioni di questa storia bisogna arrivare fino alla fine.
"Per quanto staremo insieme?"chiesi.
Mi strinse la mani, ma questa volta il suo volto divenne cupo quasi dispiaciuto e tristemente ripose:
"Per sempre" cercai di fermarla ma Justin mi bloccò abbracciandomi e sussurrandomi delicatamente all'orecchio : "Andrà tutto bene".
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve,sono Colleen Butler ho diciassette anni e sono originaria italiana,ma quando mi sono trasferita nel Teenessie avevo solo dieci anni.
Qua la gente è semplice,con stivaloni da 'cawboy' e nonostante abitassi li ormai da sette anni vestivo ancora con quei magnifici abiti comprati nelle migliori botique di Milano, ma apparte questo anch'io sono una ragazza molto semplice. Mi piaceva fare beneficenza e anche andare a trovare, e tenere compagnia ai bambini malati negli ospedali.
Mia madre e mio padre facevano erano missionari e stavo per intraprendere un nuovo viaggio verso il sud America, e nel loro viaggio non ero compresa io.
Era il 19 Giugno quando tutti e tre ci trovavamo nell'aereoporto aspettando che i nostri rispettivi voli partissero.
Io volavo a Los Angeles da mio cugino e contro ogni aspettativa non mi attiravano molto,la strada affollata,tanto traffico e tanto chiacchierio.
Non vedevo mio cugino da tre anni,ora lui aveva una casa tutta sua visto che aveva compiuto la maggiora età già da un pò.
Il mio volo era in partenza,abbracciai i miei genitori; mia madre si stava per mettere a piangere facendomi con cura le raccomandazioni,ma la fermai.
"Mamma si,farò attenzione,non andrò con gli sconosciuti e poi ci sarà Ryan,tranquilla!"
"Hai ragione"fece un accenno con il capo."
Abbracciai entrambi ed entrai nell'aereo percorrendo un piccolo corridoio, mi posizionai al mio posto dove avrei passato alemeno cinque ore.
Quando atterrammo,notai che l'aereoporto tanto ansimato era meglio di come lo descrivevano: c'era di tutto,era enorme. Dal giornalaio,al barbiere; dal bar al ristorante più lussuoso.
Dopo qualche giro decisi di noleggiare un'auto,non a caso la mia preferita,la Range Rover nera. Vi starete chiedendo perchè non sia venuto mio cugino a prendermi no? Bhe,per non creare disturbo gli avevo detto che sarebbe venuta una mia amica che non vedevo da tempo.
Ma effettivamente la mia migliore amica cinque anni fà si transferì qui,quindi per ammazzare il tempo decisi di farle una sorpresa,piazzandomi davanti casa sua.
La chiamai.
"Colleen?"rispose.
"Hei Chloè,non mi avevi detto di aver aggiustato la veranda!"
"Qualche giorno f..hei un attimo"
per due secondi non si sentì  niente ma poi un urlo acuto si diffuse prima solo dal telefono e qualche secondo dopo per tutta la strada. 
Dal vialetto mi stava venendo incontro, ci abbracciamo per recuperare tutto quel tempo lontane, e così stammo tutto il giorno a mangiare e raccontarci le cose,proprio come i vecchi tempi. Infatti quando uscì da quella casa accendendo il motore pensai "Quanto mi è mancata?"
***
Chiusi il motore,mi trovavo a Prada del Grandioso,Calabasas.
In quella via c'erano solo casa enormi,con piscine e tanto di gazzebbo, e proprio tra quelle anche essendo la più umile c'era quella di Ryan. Presi fiato e bussai..
Qualche secondo dopo aprì. "Colleen,dio mio!" Ryan esclamò per poi chiudermi in abbraccio. Non era cambiato poi molto da quando era bambino.
"Hey Ryan" l'abbraccio si sciolse e mi accompagnò dentro.
"Scusa il disordine ma il giovedì è la serata dei maschietti" con la voce sottolineò l'ultima parole per poi finire con un risolino.
Non feci nessuna scenetta,mi andava più che bene che ci fossere in giro per casa dei ragazzi,ho diciassette anni gli ormoni ballavano e dopo la rottura con il mio ragazzo avevo ancora di più bisogno di presenza maschili.
Mi portò in un salone dove c'erano due ragazzi probabilmente della sua età che giocavano alla playstation,palesemente molto presi.
Uno ammetto era carino,ma non aveva niente a che fare con l'altro,era sconvolgente.
Era biondo con gli occhi nocciola,credo,carnaggione molto chiare e le labbra perfettamente formate con un rosa più scuro,era muscoloso,aveva alcuni tatuaggi che si poteva intravedere dalla sua cannottiera.
Ryan mi scrollò una spalla, e quando uscì dal mio stato di trans notai entrambi i ragazzi davanti a me.
 "Colleen loro sono Chaz e Justin" disse indicandoli rispettivamente. Si chiamava Justin. Nella mia mente improvvisai qualche battuta "Hey Justin" "Hey come butta?" "Ciao Justin,come te la passi?" ma alla fine con voce timida risposi con un semplice "Ciao,sono Colleen",sorrisero ma tornarono a giocare subito.
Non persi occasione di filare subito in camera per farmi una doccia e scrollarmi di dosso tutte quelle ore di aereo,dopo raccolsi i capelli e infilai una tuta.
Al piano di sotto erano riuniti i tre ragazzi intorno ad un tavolino e non appena sorpassai il varco tutti mi fissarono. Mi sentivo un po in soggezione. "Hey" dissi timidamente.
Andai verso il frigo e aprendolo notai tanto cibo ma niente di mio gusto,guarda Ryan negli occhi.
"Dovrò fare la spesa" dissi scocciata. Tutti e tre risero e Justin disse
"E' tutto a casa mia,sai? Ryan viene solo per dormire" 
Lo guardai e sorrisi meninfreghista.
"Un motivo in più per farla" conclusi con un occhiolino. Justin si indurì,e serrò la mascella  gli altri risero sotto i baffi per non farsi sentire.
Capì che se l'era presa e tra una risata e l'altra provai a chiedergli scusa, ma lui non rispose ma ad un certo punto fece uno sguardo abbastanza malizioso, non riuscivo a capire le sue intenzioni, am già i suoi atteggiamenti mi davano fastidio.
Per fortuna quello carino mi aiutò,Chaz.
"Se hai fame noi stiamo andando a prendere una pizza con delle amiche" Justin e Ryan subito si lanciarono uno sguardo di intesa.
"Parli del diavolo ed eccola!" esclamò Justin prima di accettare le chiamata.
"Hey piccola..sisi..okok..ah..a fra poco" chiuse e rise notando gli altri due ragazzi posti ai miei lati che lo fissavano.
"Ella! sono già pronte" mi guardò superiore, e continuò riferendosi a me.
"Allora ti aggiungi?" anche lui finì con un occhiolino.
Premetto dicendo che non ero gelosa ma per fargli cambiare quegli atteggiamenti era giustificato.
"No grazie,puoi andarci solo dalla tua stupida ragazza" mi voltai e mi fiondai sulle scale,salendo sentì Ryan e Chaz alzarsi in coro, risi di sottecchio.
Dopo dieci minuti sentì Ryan gridare "Noi usciamo,non aspettarmi", risposi con un "okok" senza forza quasi.
Dopo sentì la voce di Justin. "Attenta piccola non aprire a nessuno"
Arrossì sentendo il nomignolo che mi aveva attribuito nonostante lo avesse usato con quella 'ragazza' giusto poco prima.

                                                                                             
                                                                                         
          Hey, what's the situation? 
I'm just tryna make a little conversation, why the hesitation? 
Tell me what your name is, for your information, don't get me wrong 
You know it's right, don't be so cold, we could be fire 



https://twitter.com/tognazzina
Seguitemi su twitter per qualsiasi domanda
o chiarimento e per sapere quando aggiorno.



 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: missix