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Autore: _Sabrina    17/03/2013    0 recensioni
Rose era davanti allo specchio a osservare il suo riflesso.
Non le piaceva nulla di lei: le dita erano troppo cicciottelle, le gambe le considerava enormi… L’unica cosa che le piaceva del suo aspetto erano i capelli. Dei rossi, ricci e lunghi capelli che le scendevano oltre la spalla.
Mentre tutti la consideravano bella e affascinante, lei si vedeva come un mostro ripugnante e rosso
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Rose era davanti allo specchio a osservare il suo riflesso.

Non le piaceva nulla di lei: le dita erano troppo cicciottelle, le gambe le considerava enormi… L’unica cosa che le piaceva del suo aspetto erano i capelli. Dei rossi, ricci e lunghi capelli che le scendevano oltre la spalla.

Mentre tutti la consideravano bella e affascinante, lei si vedeva come un mostro ripugnante e rosso.

Gli occhi azzurri perlustrarono la camera spaziosa di casa Weasley. I suoi occhi caddero sul letto ben ordinato, con i lenzuoli stesi per bene sul soffice materasso.

Poi i suoi occhi tornarono a studiare la sua immagine.
In effetti anche i suoi occhi li considerava belli, rispecchiavano la sua personalità. Dei grandi occhi azzurri, color cielo.
Afferrò la spazzola che si trovava lì vicino e iniziò a pettinarsi  i suoi capelli, tentando di domare quella chioma.

Stava per andare a Diagon Alley, e la cosa la eccitava molto perché era il suo primo anno alla scuola di stregoneria di Hogwarts. Anche per suo cugino Albus  era il primo anno e sarebbero andati insieme a comprare tutto il materiale e i libri scolastici.

Suo padre la chiamò dal piano di sotto, anche lui entusiasta che la sua prima figlia stesse per andare a Hogwarts.
Scese le scale in pietra e sua madre la prese per mano immediatamente.

-Mamma non sono più una bambina ormai.- Disse con tono adulto e autoritario.

-Non è vero.- La corresse lei.

-Invece si!-

Hermione aprì la porta d’ingresso, erano pronti  per comprare gli oggetti della lista.

Era un giorno d’agosto e tutto era perfetto a Diagon Alley. Con i ragazzi che giravano impazziti per la magia, alcuni affacciati davanti alla vetrina del negozio con le scope da Quidditch.

Rose avvistò Albus al negozio per le bacchette.

-Ne hai già scelta una?- Chiese lei avvicinandosi.

-No, ma sto per entrare!- Le rispose emozionato: le orecchie gli andavano a fuoco e gli occhi verdi si illuminavano ogni volta che un ragazzino usciva tutto contento con in mano una scatola con la bacchetta.

-Voglio entrare.- Disse deciso.

Rose, che era rimasta a vedere le bacchette si risvegliò quando la voce del ragazzo risuonò nelle sue orecchie e riuscì a malapena a dire che arrivava anche lei, prima che il ragazzo scomparisse dietro la lucida porta in legno.

-Aspettami!- Urlò, ma la sua scarpa si incastrò in una buca della strada e lei cadde a terra mentre il ragazzo scompariva dalla sua vista.

-Vieni, alzati.- Disse una voce non familiare.

Alzò gli occhi e ciò che vide fu un ragazzo biondo dagli occhi grigi-azzurri.

-Grazie.- Disse la ragazza, rifiutando la mano del biondino.

Seguì un  momento di silenzio imbarazzante, dove si fissarono negli occhi a lungo.
Lui si era innamorato degli occhi di lei, ma la ragazza aveva riconosciuto il ragazzo che aveva davanti, suo padre le aveva parlato tanto della famiglia Malfoy e di come odiava il padre.  Le ripeteva sempre ‘tale padre, tale figlio.’ E che quindi non avrebbe mai dovuto fidarsi di quel Malfoy.

-Io sono Scorpius, piacere di conoscerti.- Sussurrò gentilmente il ragazzo.

A dir la verità a Rose non sembrava uno che disprezzava la gente, lo vedeva come un dolce e gentile ragazzo, ma soprattutto un normalissimo ragazzo.

-Io sono Rose! Adesso devo entrare e prendere la bacchetta!- Disse frettolosamente lei. Le sorse un dubbio: e se fosse veramente come aveva sempre descritto il padre?! Un essere spregevole e maleducato?! Se non fosse il ragazzo gentile che aveva appena conosciuto, ma era solo una copertura?!

Decise che la cosa migliore da fare era entrare e raggiungere suo cugino, che magari aveva già trovato la sua bacchetta che l’avrebbe accompagnato a Hogwarts.

-E’ il tuo primo anno a Hogwarts?- Chiese lui. Non voleva lasciarla andare.

-Si, ma adesso devo proprio scappare!- tentò di rivolgerli un  sorriso gentile, ma quello che venne fuori fu un sorriso impaurito e freddo.

-Scusami se ti ho disturbato!- Disse il ragazzo abbassando la testa e girandosi per andare via.

Prima che Rose potesse ringraziare come faceva di solito lui era già scomparso.
Mentre lei apriva la porta suo cugino stava uscendo di corsa e raggiante con la sua nuova becchetta in mano. Suo zio lo seguiva, anche lui sorridendo e altrettanto felice.

-Rose che stavi facendo?- Chiese il padre. I capelli rossicci spuntavano da dietro la spalla di suo zio.

-Papà non stavo facendo nulla di male. Ero caduta e un ragazzo mi ha aiutata ad alzarmi.- Intervenne lei sospirando.

-Un ragazzo chi?!- Chiese Ron preoccupato.

-Un ragazzo! Non si è presentato!- Mentì a suo padre. Non li aveva mai mentito fino a quel giorno, e se anche lo faceva poi confessava tutto e suo padre la perdonava subito, ma questa volta decise di tenersi tutto per se, non avrebbe rivelato a nessuno l’identità del ragazzo.

-Ok Rose.- Disse Ron rilassandosi e accennando a un sorriso tranquillo.

-Vieni piccola.- Disse la madre tornando a prenderla per mano. –Ti sei fatta male?-

-No mamma, tranquilla non è nulla!- Disse Rose cercando di risultare neutra dopo aver appena mentito. Ma sua madre sembrava essersene accorta, la prese da parte e riducendo la voce.

-Amore che è successo?- Le chiese in un sussurro.

-Nulla mamma, cosa vuoi che sia successo?!- Le rispose sospirando.

Si era stufata di stare lì, aveva perso tutta l’emozione di comprare una bacchetta tutta sua.
Hugo, il suo fratellino si avvicinò a lei e tirandole un angolo del vestito le disse che anche lui era grande abbastanza per avere una bacchetta. In effetti li mancavano due anni, ma ancora per quei lunghi anni non avrebbe potuto avere una bacchetta.

-Insomma, chi hai incontrato?- Le chiese sua madre, sempre tenendo il tono di voce basso.

-Un ragazzo mamma!- A differenza di prima, Rose trovava abbastanza facile tenere nascoste le cose a sua madre.

-Tanto lo scoprirò! Lo sai che riuscirò a capire chi è questo ‘misterioso’ ragazzo!- Hermione si girò e raggiunse in fretta il marito, trascinandosi dietro anche Hugo.
Rose si sentiva distrutta, ma la giornata era appena iniziata, ancora aveva un intero pomeriggio davanti.

L’unico momento che riuscì a godersi senza avere in testa Scorpius fu quando dovette scegliere un animale. Naturalmente scelse una civetta. Una bellissima civetta bianca come la neve e con qualche macchia marroncina in qua e in la.

-Che nome le vuoi dare?- Le chiese Hugo, quasi più entusiasta di lei.

-Bo, penso che la chiamerò…- Iniziò la ragazza.

-Chiamala Kirige! Chiamala Kirige!-Supplicò a dire Albus.

-Kirige?!- Disse Rose. –Vada per Kirige allora…-

Albus sorrise a Rose e lei ricambiò il sorriso non appena ebbe finito di pagare per la sua nuova civetta.
Mentre uscivano incontrò di nuovo Scorpius. Lei cercò di ignorarlo ma lui le rivolse la parola immediatamente, appena la vide.

-Ciao Rose!- Disse sorridendo.

Ancora lei aveva le idee confuse, non sapeva se credere alla versione del padre o a quella del ragazzo gentile e sorridente.

-Ciao Scorpius…- Rispose lei, ma non con lo stesso entusiasmo del ragazzo.

-Voi vi conoscete..?- Si intromise Albus.

-Oh si! Tu sei?- Disse Scorpius.

-Sono suo cugino, mi chiamo Albus.-

-E adesso dobbiamo proprio andare via. I nostri genitori ci stanno aspettando per andare a casa! Ci vediamo Scorpius!- Salutò Rose con una nota di imbarazzo.

-Sì, ci vedremo a Hogwarts!- Riuscì a dire Scorpius prima che Rose trascinasse via Albus con lei.

-E così conosci un Malfoy eh?!- Ridacchiò Albus mentre camminavano.

-Sì, qualche problema?-

-No no. Spero solo di non finire nella sua stessa casa!-Albus arricciò il naso mentre sorpassava l’odore nauseante di una pozione in esposizione.

-Dopotutto che male ci sarebbe?!- Rispose Rose cercando di restare neutra e calma.

Doveva dimostrare che non le importava nulla di quel ragazzo che aveva conosciuto per caso, tutto per colpa di quella maledetta buca.
  
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