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Autore: FEDE83    17/03/2013    2 recensioni
Questa è la storia di Rachel Berry e di Finn Hudson e della nascita del loro amore, una fredda mattina di marzo del 1936. Nessuno dei due credeva nel colpo di fulmine e lo dissero ai rispettivi amici, non erano mai stati fortunati con l’amore e la fine delle loro storie li hanno sempre fatti soffrire. Avevano perso la fiducia nei confronti di quel sentimento tanto bello e la speranza di potersi innamorare di nuovo ed essere felici con qualcuno.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry | Coppie: Finn/Rachel
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Colpo di fulmine a New York

                                                
               Questa è la storia di Rachel Berry e di Finn Hudson e della nascita del loro amore, una fredda mattina di marzo del 1936. Nessuno dei due credeva nel colpo di fulmine e lo dissero ai rispettivi amici, non erano mai stati fortunati con l’amore e la fine delle loro storie li hanno sempre fatti soffrire. Avevano perso la fiducia nei confronti di quel sentimento tanto bello e la speranza di potersi innamorare di nuovo ed essere felici con qualcuno.
 
New York, marzo 1936
               Rachel è una giovane ballerina e attrice che sogna di diventare brava e famosa come Ginger Rogers, ma di strada ne ha ancora tanta da fare per eguagliarla. Tutte le notti sogna di danzare al chiaro di luna con Fred Astaire, la sua eleganza e i suoi movimenti aggraziati l’anno sempre affascinata, quante volte avrebbe voluto essere al posto della Rogers.
Da quando è andata a vivere nei pressi del Flatiron district con Mercedes, sua carissima amica dai tempi della scuola, la sua vita è completamente cambiata, faceva un provino dopo l’altro e delle volte li passava, anche se non sempre era il ruolo che avrebbe voluto avere.
 
               La mattina che lo vide per la prima volta aveva appena fatto l’ennesimo provino, uscita dal teatro si diresse di corsa dentro una tavola calda vicina per ordinare qualcosa di caldo, il cielo annunciava neve.
Nello stesso locale Finn leggeva assorto la copia del New York Time che ha tra le mani mentre sorseggia il suo caffè, è vestito elegantemente e le scarpe sembrano appena state lucidate, chiama la cameriera e le chiede di portagli un’altra tazza di caffè, poco dopo la donna ritorna e gliela porge ancora fumante e lui le lascia la mancia.
Rachel all’altra cameriera ordina un tè alla vaniglia e dei biscotti al burro, la neve sta cominciando a scendere leggera e silenziosa imbiancando la città, la guarda e sorridendo pensa che questa è la volta buona per avere il ruolo di protagonista che tanto desidera, il provino era andato bene.
Dopo aver terminato la lettura del giornale Finn beve l’ultimo sorso di caffè rimasto, sta per mettersi in cappotto quando con la coda dell’occhio la vede guardare fuori dalla finestra con aria sognante, non aveva mai visto una ragazza così bella in ventisette anni di vita, pensò, gli sembrava di aver visto una dea come quelle dei dipinti che lo zio gli fece vedere qualche sera prima, la fissò per qualche istante poi vedendo che stava aprendo la borsetta per prendere del denaro per pagare la sua consumazione, goffamente si affrettò a raggiungerla per dirle che gli avrebbe fatto molto piacere offrirle quello che aveva preso. Rachel per un paio di volte rifiutò dicendogli che poteva pagare mostrandogli il denaro ma data la sua insistenza, cedette e se la fece offrire.
“La ringrazio davvero molto ma non era obbligato Mr …?”chiese lei accorgendosi di non sapere neanche chi ringraziare.
“Hudson, Finn Hudson” rispose lui.
"Piacere di conoscerla Mr Hudson” gli allunga la mano per farsela stringere.
“Il piacere è tutto mio Miss …” domando anche il ragazzo.
“Oh … si …” rise la mora “mi perdoni la scortesia … mi chiamo Rachel Berry”.  
“Già fatto” e le fa il baciamano.
In quel momento Rachel ebbe come un flashback di uno dei suoi sogni ricorrenti, quasi non le sembrava vero, possibile che tutto quel garbo e quella gentilezza le stanno capitando per davvero?
Fu riportata alla realtà dalla voce del ragazzo che la sta chiamando.
“Si sente bene Miss Berry? Vuole sedersi un attimo?” le chiese mostrandole la sedia al suo fianco.
“Si sto bene … grazie” rispose lei.
“Menomale mi ha fatto preoccupare” disse lui.
Si sedettero di nuovo continuando a conversare allegramente ordinando di nuovo.
Lui si accorse di essere sempre più attratto da quella ragazza, dai suoi grandi occhi color cioccolato, dalla sua voce cristallina e dal suo modo di ridere così contagioso, lo faceva sentire bene. E quelle gambe … non avrebbe smesso di osservare nemmeno un attimo.
Lei, invece, è affascinata dai suoi modi eleganti e cortesi, senza contare che anche di aspetto fisico non è male, forse un po’ troppo alto per i suoi gusti data la sua bassa statura della ragazza, ma non le importava poi tanto, in fondo l’amore non ha né barriere tantomeno confini.
 
               Finn si decise di trattenersi a New York qualche giorno di più del previsto dopo quell’incontro, il fatto di doversi separare da Rachel lo faceva star male, come avrebbe fatto a viverle lontano, dal suono delle sue risate e dal suo ottimismi innato? Possibile che si fosse già innamorato di lei?
Chi lo conosce bene può dire con certezza che Finn non è un ragazzo molto aperto o espansivo, parla poco e tende a tenersi tutto dentro anche la più piccola stupidata, ma con lei non fu affatto così e in quelle due settimane le confidò ciò che non avrebbe mai detto a nessuno, neanche al suo migliore amico. Le parlò della sua strana famiglia, della morte del padre dopo il crollo della borsa del ’29, del suo lavoro nel mondo della finanza e di mille altre cose. Fin da subito ha sentito che di Rachel si poteva fidare e che non l’avrebbe mai ingannato, nonostante le avesse detto di essere molto ricco.
 
               La sera prima della partenza Finn decise di invitare a cena la ragazza che accettò sapendo che avrebbe potuto essere l’ultima volta che lo vedeva, passò a prenderla a casa con in mano un mazzo enorme di rose rosse, per ricambiare Rachel lo fece salire offrendogli del vino.
“E così è questo il tuo nido … carino e accogliente” si complimentò lui.
“Direi piccolo piuttosto che carino … ma è quello che possiamo permetterci” rispose “scommetto che il tuo bagno è più grande di tutto questo appartamento?”
“No … per niente, neanche se ci aggiungo la camera da letto raggiungo questa grandezza” affermò “comunque grazioso il tuo nido”.
“Si lo è, ma come ti ho detto non è solo mio …” bevve un sorso di vino e continuò “lo condivido con la mia carissima amica che ora è in tournee e tornerà tra qualche giorno”.
“E’ attrice anche lei?” chiese lui cercando un’immagine dell’altra ragazza.
“No è una cantante jazz” rispose Rachel.
“Avete una bella visuale da qui” afferma il ragazzo guardando fuori dalla finestra.
“Si bella davvero” disse la ragazza raggiungendolo.
“Rachel posso chiederti una cosa?” domanda in lieve imbarazzo.
“Si, dimmi Finn” risponde lei.
“Posso baciarti o è una richiesta inopportuna?” intervenne.
“ Puoi … non è inopportuna” sorrise.
Lui si china e posa le sue labbra su quelle della ragazza che ricambia il bacio, che da timido si fa più appassionato.
“Hai ancora voglia di andare fuori a cena?” chiese lei con aria maliziosa.
“Tu cosa proponi di meglio?” domandò.
Rachel fa segno con il dito la porta aperta della sua camera da letto, lui capisce e le sorrise incredulo.
“Sei sicura di volerlo fare?” s’informò.
   “Si … sicurissima, ho 25 anni e tu saresti il secondo con lo faccio … e so a cosa vado incontro …” le disse prima di ribaciarlo e abbracciarlo.
A queste parole Finn non se lo fece ripetere due volte, la prese tra le braccia e la portò in camera da letto, fecero l’amore per tutta la notte.
 
               La mattina seguente Rachel si svegliò per prima e tra le sue braccia che amorevoli la avvolgevano, lo guardò dormire beato per un po’ poi si alzò per farsi un bagno e andare a preparare la colazione.
Quando Finn si svegliò non riconobbe la stanza deve si trovava, ancora leggermente addormentato si chiese dove si trovava, che cosa ci faceva lì e perche era nudo? Poi si ricordò e sorrise felice, aveva avuto dalla ragazza molto più del bacio che le ha chiesto la sera prima, aveva avuto lei … per tutta la notte solo per lui.
Sentendo della musica provenire dalla cucina si alzò, si mise i pantaloni e la maglia, raggiunse la cucina dove Rachel stava canticchiando mentre preparava la colazione indossando solo la sua camicia.
“Buongiorno stella” le dice baciandole il collo dolcemente e cingendole la vita con le sue braccia.
“Buongiorno anche a te” contraccambia il bacio.
“Che buon profumo … ho quasi fame” dice lui.
“Allora siediti … come le preferisci le uova?” gli domanda.
“Come le prendi tu va bene anche per me” le risponde allontanandosi e sedendosi sulla sedia vuota.
“Ok … arrivano subito” gli sorride.
Terminata la colazione si vestono e raggiungono l’hotel, dove alloggiava il ragazzo, lo aiutò a preparare la valigia e lo accompagnò alla stazione aspettando con lui il treno.
“Scrivimi … promettimi che lo farai …” le ordinò Finn guardandola negli occhi.
“Davvero vuoi che lo faccia?” gli domandò la ragazza incredula.
“Si … e ti prometto che appena posso ritorno …” e la bacia come per sigillare la promessa.
“E io prometto che ti scriverò e ti penserò ogni giorno fino a che non ti stuferai di me o ne trovi un’altra meglio di me” disse Rachel.
“Stufarmi di te … mai e meglio di te non c’è nessuno … quindi non accadrà mai”.
Restarono abbracciati scambiandosi dolci e casti baci fino a che il treno arrivò e Finn vi salì sopra, stava tornando a casa senza che ne avesse voglia.
 
Lima (Ohio), novembre 1936 
               Finn non riuscì a starle lontano troppo tempo e ogni tre settimane andava a New York dalla sua Rachel, l’unica in grado di farlo sentire speciale e capace di tutto.
Per il Ringraziamento la Madre del ragazzo, avendo saputo che era stata abbandonata all’età di tre mesi dalla madre e che non aveva mai avuto buoni rapporti col padre, per non farle festeggiare quella festività da sola e anche per conoscerla, la invitò e Rachel felice accettò Più che volentieri.
Da allora tornò a New York solo una volta, solo per salutare la sua amica e prendere le sue cose dall’appartamento, dato che il ragazzo le chiese di sposarlo e lei disse di sì a quella proposta tanto inaspettata quanto meravigliosa.
Rachel aveva trovato il suo Fred Astaire, anche se Finn non era proprio capace di ballare, perché farselo scappare? Tanto più che alla madre del ragazzo lei piaceva e non poteva sperare una nuora migliore e una moglie più adatta per il figlio.
Da quegli avvenimenti Rachel e Finn capirono che i colpi di fulmine accadono e che i loro amici avevano ragione.
L’amore che rende felici … esiste.
Ora ne erano certi.

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Ciao a tutti
Eccovi la mia terza ‘opera’, è corta, e almeno per me, leggera.
L’ho scritta di getto prendendo spunto da una canzone di Cesare Cremonini, L’ultima stella di Broadway, ho preso solo qualche frase. Qui il video http://youtu.be/pKN9UxSf8Fo
Spero vi piaccia e … fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci e Abbracci
Federica

  
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