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Autore: Alessandra    04/10/2007    10 recensioni
Ginny ed Hermione - stanche di aspettare una qualsiasi "mossa" da parte dei ragazzi dei quali sono innamorate - decidono di fare di nascosto una pozione da usare su Harry e Ron.
Ma le cose non vanno mai come dovrebbero andare... o almeno, quasi mai...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                              Una pozione per Ginny      Cap 1 

 

Una ragazza dai capelli di un rosso fiammante, comodamente seduta davanti al camino della sala comune dei Grifondoro, guardò le fiamme immersa nei suoi pensieri, sembrando - se osservata da un occhio attento -preoccupata per qualcosa.

Un brontolio la riscosse per qualche secondo, portò la mano destra sulla pancia arrossendo un po'. Era così nervosa quella sera che aveva deciso di saltare la cena, anche se il suo stomaco sembrava non essere molto d'accordo.

Proprio in quel momento si aprì il buco del ritratto, scoprendo una ragazza bruna che, con passo deciso, si diresse proprio dove si era seduta la sua compagna dai capelli rossi.

“Ehi Ginny, perché mi hai fatta chiamare con tutta questa urgenza ? E' successo qualcosa ?”

Ginny Weasley, quindici anni, alzò lo sguardo verso la sua interlocutrice.

“Ciao anche a te, Hermione…” disse sarcastica “ Ho solo bisogno di parlarti in privato, per questo ti ho chiamata”.

Hermione Granger, diciassette anni appena compiuti, si accomodò accanto alla poltrona dell’amica.

“E’ qualcosa di grave ?” disse, abbandonando la sua aria di superiorità.

Ginny le regalò un debole sorriso “Dipende da quello che intendi per grave”.

Hermione le lanciò uno sguardo preoccupato.

“ Devo fare una cosa un po' pericolosa ma non so da dove iniziare... ” disse Ginny, guardando l'amica “Ed ho bisogno del tuo aiuto”.

Hermione allargò i suoi grandi occhi marroni “Un po' pericolosa ?” ridisse allarmata " Ginny, che hai combinato ? "

“Ho rubato nell’ufficio di Piton…”

Hermione la guardò come se fosse diventata una gigantesca lumaca marina.

“Che hai fatto ??” urlò, prima di ricordasi come lei stessa al secondo anno avesse “preso in prestito”( come diceva Ron ) qualche ingrediente per fare la pozione Polisucco proprio al loro unto professore, così tacque e fece cenno a Ginny di continuare.

“Vedi… devo fare una pozione… ho preso giusto qualche ingrediente qua e la….”

Hermione continuò a guardarla, cercando di nascondere la sua espressione inorridita.

“… ed ho preso questo in Biblioteca”.

Ginny tirò fuori un libro vecchio e polveroso in cui c’erano le più orrende pozioni di magia nera.

“Ma questo… dove lo hai preso ?” disse subito Hermione, sapendo già la risposta.

“Te l’ho appena detto, in biblioteca”

Hermione la guardò male “Come hai fatto ad entrare nella sezione proibita ?”

Ginny alzò le spalle, noncurante “Ho buttato una caccabomba proprio davanti alla biblioteca, così quando Madama Pince è uscita per pulire tutto ho avuto per qualche minuto la biblioteca tutta per me !”

Hermione si alzò di scatto, guardandola come un’oca inferocita “Sei impazzita ? Riportalo subito indietro !” berciò.

Ginny si alzò a sua volta “Non ti ho fatta venire qui per dirmi cosa devo o non devo fare!”

Aveva le mani sui fianchi ed un cipiglio così simile a quello di Molly Weasley che Hermione si rimise subito a sedere.

“Però ti serve una mano, giusto ?” disse contrariata.

“Sì, io non sono mai stata un granché nelle pozioni, mentre tu sei sempre stata tra i migliori !”

Hermione la guardò male, non si sarebbe fatta convincere solo con qualche complimento.

“Di che pozione si tratta ? ” chiese, nonostante tutto un po' curiosa.

Ginny aprì il grande libro di pozioni ed iniziò a sfogliarne le pagine, per fortuna tutti i Grifondoro erano a cena, così da avere la Sala Comune tutta per loro.

Trovata la pagina che le interessava, porse il libro all’amica.

Hermione iniziò a leggere e, mano a mano che scorreva le righe, i suoi occhi si allargarono di stupore.

“Ma…questa è…”

“Si chiama Pozione dei Desideri!”

Hermione le restituì il libro.

“Fa avverare tutti i sogni della persona che la ingerisce!”

“A che ti serve ? Vai bene a scuola, sei tra le ragazze più carine di Hogwarts e giochi titolare nella squadra di Quidditch del Grifondoro”

Hermione si bloccò “… non vorrai usarla per un ragazzo, spero ?”

Ginny arrossì di colpo, confermando i peggiori sospetti di Hermione.

“Mi dispiace, ma queste cose non le faccio! Sono anche un Prefetto !” esclamò Hermione, stizzita.

“Ascoltami Hermione! Lo sai cosa provo io per Harry e…” iniziò Ginny, con aria disperata.

Ma la ragazza la bloccò “Non sarà una stupida pozione a renderti felice ed a farlo stare con te, buonanotte”

Si alzò e fece qualche passo verso le scale, per andare al dormitorio.

“Ma... potresti usarla anche te con Ron !!” disse Ginny, ormai pronta a tutto.

Hermione si bloccò e si voltò con gli occhi che mandavano lampi.

“Che intendi dire ?”

“Che servirebbe anche a te, visto che sei perdutamente innamorata di mio fratello e viceversa, ma non avete il coraggio per dirvelo” finì Ginny, con un ghigno crudele.

Per Hermione fu troppo, fece una smorfia strana ed iniziò a salire, due a due, i gradini che portavano alla sua stanza.

Harry Potter e Ronald Weasley sazi di cibo, si alzarono da tavola per dirigersi alla Sala Comune, dove una bella sfida a scacchi avrebbe fatto loro digerire.

“Sai perché Hermione sia andata via cosi di corsa ?” chiese Ron, al suo amico.

“Non ne ho idea, non è corsa via quando ha ricevuto quel gufo ?” rispose Harry, salendo le scale.

“ Già e chissà chi glielo ha mandato... Spero non Krum” Ron pronunciò il nome del bulgaro con disgusto.

“Beh, sicuro ci starà aspettando in Sala Comune, così potrai chiederlo direttamente a lei” continuò Harry, cercando di distrarre da quel pensiero l’amico.

Ma con grande delusione di Ron, non vi erano tracce Hermione in Sala Commune.

“Se cerchi Hermione è andata a dormire!” disse una vocina alle loro spalle.

I due ragazzi si voltarono, trovandosi davanti Ginny.

“Tu che ne sai ?” chiese Ron, piuttosto sospettoso.

“Magari l'ho vista ? Certo che sei davvero stupido come uno Snaso !!” rispose lei, facendogli una linguaccia.

Harry non riuscì a trattenere un sorriso.

Ginny lo guardò sorpresa per qualche secondo, prima di arrossire furiosamente. Da quando Harry rideva alle sue battute ?

“Ma sai perché sia andata via a metà cena ?” chiese il fratello, infastidito.

“Non ne ho idea" sussurrò a malapena, sedendosi imbarazzata vicino al fuoco.

Il giorno seguente, quando entrò in sala Grande, Ginny trovò Hermione che faceva colazione tutta sola, così, decisa a non mollare, si sedette vicino a lei.

“Buongiorno” disse allegramente.

Hermione, che non l’aveva sentita, sobbalzò spaventata, “Ciao Ginny !” disse, dopo qualche secondo di silenzio.

“Sei ancora arrabbiata per ieri ?” chiese titubante la piccola Weasley.

Hermione le sorrise dolcemente “No, anzi scusami, ho avuto una reazione spropositata!”

“Non devi scusarti…. Però ho davvero bisogno del tuo aiuto” le rispose l'amica, guardando la sua tazza di cereali con troppo interesse.

Hermione si guardò intorno “Senti, quello che vuoi fare non solo è proibito, ma anche pericoloso! E se qualcosa andasse storto ? Se la pozione facesse solo qualcosa di irreparabile ? Spero che tu ci abbia pensato…”

“Sì che ci ho pensato!” disse Ginny, accalorandosi “ Non sono una stupida!”

“Non ho detto questo, comunque non parliamone qui… guarda.. arrivano Ron ed Harry”.

Ginny guardò preoccupata l’amica “Non dire loro niente, ti prego!”

“Ok, stai tranquilla!” le rispose bonariamente l'amica.

“Buongiorno Hermione” disse Harry, sedendosi di fronte alle amiche “Ciao Ginny!”

“Buongiorno Harry” risposero quasi in coro le ragazze.

“Buongiorno anche a te, eh??” fece Hermione a Ron che si era seduto senza degnarle di uno sguardo.

“Giorno” rispose lui con un suono simile più ad un grugnito che ad altro.

Hermione cercò inizialmente di ignorarlo, si imburrò la sua fetta di pane, cercando di non fare caso all’amico che la guardava con insistenza e con uno sguardo truce, ma a tutto c’era un limite…

“Dormito male Ronald ?”disse sarcastica, non reggendo più.

Ginny alzò un sopracciglio, sorseggiando guardinga il suo succo di zucca.

“Ho dormito benissimo, grazie Hermione! ” rispose Ron, acido come un limone.

Hermione gli regalò un’occhiataccia.

“Mi spieghi cosa c’è stamattina ? E perché mi stai fissando con quello sguardo assassino ?”

Ron la guardò, arrossendo di colpo “Non ti sto fissando... e poi ancora non ci hai detto di chi fosse quel gufo di ieri sera. O anche, perché sei scappata a metà cena non aspettandoci neanche in Sala Comune!” snocciolò, arrivando subito al punto.

Hermione guardò Ginny, che le restituì uno sguardo spaventato.

“Il gufo era di un amico…” rispose evasiva, mentre le guance le si coloravano di rosso.

“Sì, come no! ” disse Ron, servendosi uova e bacon con poca grazia.

“Qual è il problema scusa ? Non posso avere un amico ?” rispose lei, punta sul vivo dalla sua risposta.

Harry e Ginny si scambiarono occhiate preoccupate, da qualche tempo quei due non facevano altro che litigare.

“Ehm.. ragazzi..” provò Harry “non mi sembra il momento per litigare, abbiamo Piton alla prima ora, meglio sbrigarci, ok ?”

Ma i due amici non avevano sentito una parola.

“Ammettilo, era di Krum la lettera !” berciò Ron,

“Anche se fosse ?”

“E che bisogno c’era di scappare ?”

Hermione sbuffò “Mi spieghi cosa te ne importa ?”

“Quello ti sta solo prendendo in giro, ma perché non capisci !” sbottò alla fine Ron, facendo evaporare tutta la pazienza rimasta alla Grifondoro.

Hermione si alzò di scatto, facendo cadere la brocca del latte. Tutti i Grifondoro la guardarono allibiti.

“Ronald Wealsey!!” disse, con sguardo assassino “ … Sei pregato di non ficcare il naso in faccende che non ti riguardano!! Quello che faccio e con chi mi scrivo è affar mio ! ” Hermione poi guardò Harry che spostò indietro la sua sedia, spaventato “Vi aspetto in aula !” sibilò, prima di uscire a passo svelto dalla sala.

Ginny era rimasta impietrita al suo posto, non sapendo più cosa dire.

Harry sembrò percepirlo, e tentò di calmare le acque facendo un po’ di conversazione.

“Ginny, che ti hanno messo alla prima ora ?” chiese, cercando di non guardare Ron, che con un solo boccone aveva ingoiato tre uova e stava torturando con il coltello il suo povero bacon.

“Ho Trafigurazione con la McGranitt” rispose lei, lanciando uno sguardo di profondo disgusto al fratello.

Harry se ne accorse e cercò di soffocare una risata.

Ron stava sezionando quello che rimaneva del suo bacon, incorniciando il tutto con suoni gutturali degni di un cavernicolo.

Anche Ginny fu scossa da un attacco di risa. Cercò aiuto bevendo del succo di zucca ma peggiorò le cose, visto che iniziò a sputacchiarlo da tutte le parti, rossa come il sole al tramonto.

Quando Ron ebbe finito si alzò e, senza dire una parola, si avviò a passo svelto all’uscita.

Quando Harry si riscosse, Ron ormai era arrivato quasi alla porta “Ci vediamo Ginny!!” disse, prima di rincorrere l'amico.

Ginny rimase a guardarlo per qualche secondo imbambolata e con le guance in fiamme “Ciao Harry...” disse sottovoce.

La giornata scorse velocemente per il trio del sesto anno, Ron ed Hermione non si parlavano, mentre Harry era sempre con la testa tra le nuvole, non riusciva a togliersi dalla testa il sorriso che Ginny gli aveva regalato quella mattina.

Ginny invece aveva passato una giornata noiosa e pesante, tra Trasfigurazione, temi per Pozioni e per Erbologia, non ne poteva più della scuola. Era distrutta quando si infilò la sua camicia da notte e si sdraiò sul letto.

Quando fu in procinto di addormentarsi, sentì un leggero picchiettare alla finestra. Alzò la testa e vide un gufo nero, sicuramente della scuola, portare un biglietto legato alla zampa. Corse ad aprire al gufetto e sfilò il messaggio dalla zampetta tesa, aprendolo curiosa.

 

Tuo fratello è un vero idiota!!

Ho deciso di aiutarti,

porta il libro e il resto degli ingredienti nella stanza delle Necessità all’una di questa notte!

Hermione

 

***
 

   Ciao a tutti,

sono tornata con un'altra storia che sto scrivendo per una mia amica, ancora non so bene come svilupparla, (sono ben accetti consigli e suggerimenti) scrivo molto spesso senza programmare nulla... ma spero che piacerà sia a lei che a voi.

Purtroppo non avrò molto tempo per scrivere, ma non preoccupatevi, sarà di pochi capitoli.

Fatemi sapere che ne pensate.

Vi abbraccio.

Ale

   
 
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