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Autore: Outlast_Amnesia    17/03/2013    1 recensioni
Vivere non avrà più senso ormai.
Una spietata setta di vampiri è alle prese nella distruzione delle principali città del Mondo.
Qualcuno, però, ha cercato di redimersi.
Un'appassionante storia di intrighi e amore, ma anche di combattimenti all'ultimo sangue.
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Threesome
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La grande città di Parigi emanava un forte odore di menta e salvia. Gli alberi lasciavano che le loro foglie cadessero e si lasciassero trasportare dal vento. Le strade erano completamente deserte, e sembrava che nulla lasciasse posto alla vita. La torre Eiffel, che nel periodo estivo era sempre molto luminosa per lasciare che la gente da tutto il Mondo la visitasse, adesso era oscurata, non una luce era accesa. Molte panchine, affiancate da grossi lampioni in ferro e acciaio, erano vuote, tranne una.

Lì, in un angolino buio e nascosto, sedeva una ragazza. Aveva occhi di un rosso acceso e capelli scuri che svolazzavano al vento. Il mento era tirato in dentro, un po' come il naso, e la bocca era aperta. Da essa cadeva una lunga scia di sangue, anche se al buio non era molto distinguibile da altro. Indossava un maglioncino beige e un paio di jeans.

D'un tratto si sentì un rumore da un vicolo vicino. La ragazza scattò in piedi e, come un magnete attratto da una calamita, sfrecciò alla velocità della luce in quella direzione. Un piccolo gatto annusava dei rifiuti, lasciati ormai lì da un sacco di tempo. Non sembrava avvertire il pericolo che incombeva come una saetta su di esso. Afferrò con le piccole zampe un piccolo topo e lo divorò in un istante. All'improvviso una grande figura oscurò il gatto. Purtroppo l'animaletto non riuscì a fuggire, poichè venne afferrato e sbranato dalla ragazza. Quest'ultima, posato delicatamente il gatto su un giornale, si pulì la bocca con la manica del maglione ed emise un leggero gemito di dolore.

Lei odiava vivere in quel modo ma, nonostante ciò, era sempre meglio di morire. Si diceva sempre che poteva essere fuggita da quel malfattore o addirittura ucciderlo, ma l'amore che lei provava nei suoi confronti era troppo forte per essere spezzato da un paio di stupidi canini. All'inizio l'idea di far parte di quel gruppo la affascinava ma, col passare degli anni (anzi, dei secoli), era tutto andato male. Ormai era quella la sua vita e non poteva cambiarla. Da quando era stata trasformata, l'unica cosa che ricordava bene e conservava avidamente nella sua mente era il suo nome: Samara Verloir.

  
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