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Autore: Eveisnotonfire    18/03/2013    3 recensioni
Appoggia la schiena all’armadietto sorridendo sospirai: in quel momento c’ero solo io, il biglietto e lui, che mi guardava da lontano con il sorriso sghembo stampato sul viso.
Non lo avrei mai scordato.
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Prima OS, spero vi piaccia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Tic tac.
Tic tac.
Le goccioline di pioggia mi accarezzavano il viso. Anche se avevo il cappuccio,i miei capelli erano arruffati dall’umidità.
Quel giorno non sarei dovuta venire a scuola, c’erano le prove per le audizioni per il gruppo delle cheerleader.
Io non partecipavo,ma siccome il mio professore mi detestava a causa del mio “scarso impegno”  ,fui costretta ad assistere ai provini per poi sistemare la palestra nel pomeriggio.
Non sono mai stata un tipo sportivo,per questo ho alcune curve fuori posto, però sono alta, un punto per me.
Varcai il cancello della scuola, la mia classe era all’ultimo piano, arrivai con il fiatone (colpa dei troppi biscotti al cioccolato).
In corridoio c’erano solo quelli del quinto e del quarto anno,segno che ero in anticipo…..anche se poi voleva dire che c’erano loro, lui, Josh.
Grazie agl’unicorni(?) il gruppo di Molly non c’era,forse erano in bagno ad incipriarsi il naso finto,i loro genitori le avevano regalato un intervento plastico per il suo compleanno: si sa,i sedici anni si compiono una sola volta.
Invece lui era appoggiato agl’armadietti,a parlare con dei suoi compagni.
Quel sorriso,così perfetto e solare.
Quei occhi,di un verde scuro  ipnotizzante.
Era alto,quel giorno indossava una maglietta nera,da cui si intravedeva il fisico scolpito; aveva i pantaloni abbassati, si riusciva a vedere il bordo dei boxer bianchi : Calvin Klein.
Con il cappuccio calato e gocciolante,non mi accorsi che era da un po’ che lo stavo fissando. Le mie guancie, ormai rosa, diventarono rosse appena incontrai quei due smeraldi preziosi incastonati nei suoi occhi.
“Hei, amico, Eve,quella ragazzina del primo anno,ti sta sempre a fissare,è strana”. Josh alzò le spalle ed appoggiò la testa sugl’armadietti,mi guardò con impresso un sorriso sghembo. Abbassai lo sguardo e mi girai verso il mio armadietto.
Tic Tac.
Due lacrime scesero lentamente sulle mie guancie. Le asciugai subito con la manica della felpa.
Appoggiai i mie libri e nello stesso momento uscirono (come supponevo) dal bagno Molly e le altre.
Per saltare la solita routine matuttine (che comprendeva essere presa in giro da loro), presi il mio album e l’astuccio recandomi verso lo sgabuzzino del bidello: il posto dove mi rifugiavo nei momenti di stress o per,appunto,evitare Molly.
“Guarda un po’ chi si vede! La ragazza con il cespuglio in testa,come va testona?” Le oche si misero a ridere.
Mi chiamavano così perché avevo una folta chioma in testa di capelli ricci. Nata da madre italiana e padre africano, avevo la pelle color cioccolato al latte, occhi scuri e i capelli ricci,quasi crespi che mi arrivavano sopra le spalle.
Ero ferma, sempre rimanendo di spalle. “Sai,forse ho trovato qualcosa che ti appartiene..”
Mi girai di scatto: tra le sue mani con le unghie laccate di rosa, teneva il mio diario.
Spalancai gli occhi “R-ridammelo, ti prego, ci sono cose perso….”
“Allora, vediamo” disse, sfogliando le pagine soddisfatta “Questo sembra interessante..”
“Ti prego, dammelo!” cercai di prenderlo, ma le sue compagne le si schierarono davanti, ridacchiando.
I ragazzi che assistevano alla scena mi guardavano divertiti, anche Josh sembrava godersi la scena, però mi sembrò di vedere uno sguardo di pena verso di me.
Josh, perché non ti piaccio? Perché non sono bionda e con la pelle chiara e vellutata delle ragazze che tu frequenti? Io è da tanto che ti osservo,adoro il modo in cui cammini, i tuoi capelli color carota e l’accento inglese  che ti è rimasto,anche se è da tanto che ti trovi qui. Ma la cosa che mi incanta di più sono i tuoi occhi ,così verdi, sembrano smeraldi. Vorrei tanto che tu ti accorgessi di me…anche se sono solo una ragazzina di prima con una cotta gigantesca per te, come tante altre penso,dovrei fare la fila.’Quindi è questo il tuo segretuccio, Cespuglio, ti piace il mio ragazzo, è?.”
Tic tac.
D nuovo,comincia piangere,ma in quel momento non me ne importava niente.
Spinse le due oche e mi ripresi il diario,correndo fra gli “spettatori”,verso il bagno.
Tic tac.
Non smettevo di piangere.
‘Ormai non c’è niente da fare,ora sanno tutto, sa tutto.’
Mi chiusi in uno dei bagni,la porta inchiavata.
Singhiozzando, mi sedetti sul water con le gambe al petto ed il diario ancora sulle mani.
In un momento di rabbia presi le pagine e le strappai una ad una, mentre la mia vista si annebbiava. Alcune pagine passarono sotto la porta. 
Continuai così finché il rumore della porta mi distrasse.
Asciugai le lacrime con la felpa e mi appoggia alla porta per sentire chi fosse.
“Sei qui?” Sobbalzai.
Era Josh. Josh era venuto per me.
Non ci potevo credere.
Con la poca lucidità rimasta risposi “C-cosa ci fai qui?”
“Bè, sono venuto per scusarmi, da parte di Molly, la mia ragazza certe volte è insopportabile” rise amaramente.
“N-non importa, ci sono abituata…”  torturai le mani fino allo sfinimento.
L’unica cosa a cui pensavo era che lui era venuto lì, per me. Solo per me.
Forse perché gli facevo pena, oppure gli interessavo…..
Scossi la testa, come per eliminare quel pensiero.
Come potevo pensare che io gli interessassi? In fin dei conti io ho solo 14 anni e lui 17, io sono la sfigata di turno e lui il popolare con la fila di ragazzine che gli correvano appresso. Lui era fidanzato con quella vipera,non potevo competere con lei.
Lei bionda, io mora.
Lei occhi azzurri, io marroni.
Lei con la pelle bianca e candida, io che sembravo un cioccolatino.
So che la bellezza non conta, ma in quel momento ero troppo preoccupata a rimuginare su quanto io fossi ‘inferiore’ nei suoi confronti.
Vidi l’ombra della mano di Josh da sotto la porta prendere uno dei fogli strappati da me.
“Senti..”disse,girandosi il foglio nelle mani “io sono fidanzato.”
Sospirai “Lo so”.
“Però, ecco….potremmo conoscerci meglio, come amici”
Ecco, amici.
“I - io…” non sapevo cosa dire,avevo troppe idee in testa.
“Possiamo parlare faccia a faccia? Non riesco a parlare bene con una porta in mezzo che ci divide”
Afferrai titubante la maniglia abbassandola.
Dalla fessura riuscii ad intravedere la sua figura: era appoggiato al lavandino davanti, con le braccia incrociate e lo sguardo puntato davanti a se, verso di me.
Uscendo, mi girai per richiudere la porta, quando mi rigirai me lo trovai a pochi centimetri.
Il suo sguardo era così penetrante che fui costretta ad abbassare lo sguardo.
“Facciamo così: ti lascio il mio numero nell’armadietto, tu mi invii un messaggio per quando sei libera e ci mettiamo d’accordo, va bene?” il suo respiro mi sfiorò l’orecchi sinistro.
I brividi correvano su tutta la schiena.
Prese tra il pollice e l’indice il mio mento, alzandolo.
I suoi occhi erano così belli; se non fossi stata così timida l’avrei baciato, se non fossi io.
Il suo naso accarezzò la mia guancia lentamente, finendo per poi appoggiarci le labbra sopra.
Avvertii una scossa alla colonna vertebrale.
Dopo secondi, che a me parvero ore, si staccò dalla mia guancia e, fissandomi negl’occhi, indietreggiò fino alla porta.
“Allora,ci sentiamo” Fece un sorriso sghembo e se ne andò,lasciandomi ancora frastornata e con le idee confuse.
** ** **
Ormai era ora di tornare a casa. Avevo sistemato la palestra ed ero stanchissima.
Tutti mi guardavano e quando passavo bisbigliavano ridacchiando. Ma a me non importava. Dopo quello che era successo in bagno niente importava più.
Aprii l’armadietto per prendere i libri, ma qualcosa cadde.
 
Il mio numero è dietro, chiamami presto, sono sempre disponibile.
Per quello che è successo oggi, bè, nessuno mi aveva dedicato dei pensieri come i tuoi, quindi grazie. Ci sentiamo, dolcezza.
Ps: ho avuto sempre un debole per le more.
Josh
 
Appoggia la schiena all’armadietto  sorridendo sospirai: in quel momento c’ero solo io, il biglietto e lui, che mi guardava da lontano con il sorriso sghembo stampato sul viso.
Non lo avrei mai scordato.
 
 
Yeeeeeeeeeeeeee
Sono tornata *rulloditamburi*
Volevo subito dirvi che mi dispiace di non aver aggiornato l’altra ff,
ma ho esaurito le idee….
Cooomunque, spero che questa OS  vi sia piaciuta, ho già in mente altre ff e OS da
scrivere.
In più,volevo sapere se volevate che continui questa storia, facendo una ff, che ne dite?
Recensite per farmi sapere.
Sciaooo *v*
 

 
 
 
 
  
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