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Autore: GokuBraLuver    18/03/2013    3 recensioni
Un anno dopo aver fatto ritorno sulla terra dopo aver sconfitto Majin Buu, Goku teme che Chichi non lo ami più, ma non sa cosa fare. Una chiacchierata con la sua migliore amica riuscirà a chiarirgli le idee?
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-          Chichi, che c’è per cena?
-          I tuoi piatti preferiti, come al solito.

Goku osservava la consorte impegnata nella preparazione della cena, sembrava essersi estraniata dal mondo reale, non lo degnava di uno sguardo, e ciò aveva messo in moto il cervello del saiyan, il quale si faceva mille domande sul perché la sua dolce metà sembrasse spenta e triste.

Ed eccola li, la mia bellissima moglie. Sempre in cucina, sempre indaffarata. È passato un anno dallo scontro con Majin Bu, era così contenta quando ho annunciato a lei e a tutti i nostri amici che sarei rimasto con loro, ma adesso mi sembra triste, eppure credevo di averla resa felice con il mio ritorno, evidentemente mi sbagliavo…

-          Tesoro, io esco un attimo.
-          Va bene caro, vedi di tornare presto. Fra poco arriveranno Gohan e Videl!
L’uomo si diresse verso la porta e, aprendola, si ritrovò davanti Goten, che lo salutò con un grande sorriso che Goku ricambiò, dopodiché portò due dita alla fronte e si teletrasporto.
Alla Capsule Co. Intanto una famiglia si preparava alla cena, Bulma aveva appena finito di cambiarsi quando una figura si materializzò di fronte a lei, spaventandola non poco!
-          Goku! Quante volte ti ho detto di entrare dalla porta come una persona normale? – urlò la turchina.
-          Scusa Bulma! Ma io non sono una persona come le altre, dovresti saperlo! – si giustificò il saiyan, grattandosi la testa.
-          Appunto… Lasciamo stare! Cosa ti porta qui? È un po’ che non ci vedevamo! – domandò la donna – ma prima andiamo in salotto e ci sediamo, sono stanchissima! – terminò.
-          D’accordo! – esclamò entusiasta Goku, seguendola.
-          Dimmi amico mio, cosa ti turba? Non ti vedo sorridere e la cosa mi dà da pensare – s’informò Bulma osservando lo strano comportamento dell’uomo seduto accanto a lei.
-          La verità è che Chichi non mi ama più e non sa come dirmelo! – rivelò Goku, abbassando il capo.
-          Ma che dici! Sei impazzito per caso? – Bulma si alzò in piedi e gli piantò un bel pugno sulla testa!
-          Ahia! Perché l’hai fatto? È la verità, non mi parla molto ultimamente, è sempre in cucina e basta – raccontò il moro, quasi sull’orlo di una crisi di pianto.
-          E ti stupisci? – chiese Bulma – sei sempre ad allenarti con Goten e lei rimane sola, al palazzo del supremo le avevi promesso che avreste vissuto come una famiglia normale, ero presente anch’io quando hai garantito che saresti stato un marito migliore! E che cosa hai fatto invece? Hai ripreso a combattere, come al solito. Goku, sei una persona straordinaria ma Chichi ha bisogno che tu ora faccia per lei delle cose normali. Basta poco! – sentenziò infine la turchina.
Il ragazzo la osservava senza fiatare, non voleva perdersi nemmeno un passaggio dei consigli che l’amica gli stava dando.
-          Ho capito Bulma! Quindi dovrei portarle dei fiori e fare cose carine per lei? – chiese Goku timidamente ma con gli occhi che gli brillavano.
-          È un inizio! Segui il tuo cuore e riuscirai a renderla felice!
-          Va bene, grazie amica mia, sei un tesoro! Pensi che potresti darmi qualche fiore del tuo giardino? Non penso ci siano fiorai aperti a quest’ora – concluse il ragazzo rivolto alla turchina.
-          Ma certo! Seguimi! – rispose entusiasta Bulma.

Così i due si diressero verso l’enorme giardino della Capsule Corp., vi era un’infinita varietà di piante e fiori, Goku ne colse abbastanza da farne un bel mazzo colorato da portare a Chichi, quindi salutò l’amica e si teletrasporto a casa.
-          Ciao papà, sei arrivato finalmente!
Gohan era già tornato a casa e si diresse subito verso il padre per salutarlo, seguito da Videl. Goku salutò entrambi i ragazzi calorosamente e si diresse subito in cucina a cercare Chichi, che sembrava sparita.
-          Papà, se cerchi la mamma, è in camera – lo informò il figlio maggiore.
-          Grazie Gohan! Vado un attimo da lei e arrivo – rispose l’uomo incamminandosi.
Goku nascose il mazzo di fiori dietro la schiena ed entrò nella loro camera, osservando la moglie mentre si cambiava d’abito.
-          Chichi, sei bellissima questa sera! – esclamò il moro, avvicinandosi alla donna.
-          Grazie, caro. Come sei gentile questa sera! – rispose la moretta, sorridendo.
-          Tieni, questi sono per te… - disse il saiyan, porgendole il mazzo – senti, tesoro, io... lo sai che non sono bravo con le parole, ma temo che tu non mi ami più e se è così dimmelo, non voglio vederti triste! – Goku proferì queste parole in fretta, sperando di essersi sbagliato.
-          Oh, amore mio, sono stupende! Ma… Che cosa ti salta in mente zuccone? Io ti amo, ma vorrei che tu passassi più tempo con me, quando non ci sei io, mi sento triste – rispose la donna, guardando il marito dritto negli occhi.
-          Allora mi ami? Evviva! Temevo davvero che tu non mi volessi più…
-          Oh, tesoro, ma quando imparerai a esternare le tue emozioni? Ahh, non cambierai mai adorabile testone – esclamò Chichi, stringendosi affettuosamente al moro – ti amo Goku, anche quando te ne vai, perché so che tornerai sempre da me – aggiunse infine, baciandolo dolcemente - Si può sapere come ti è venuta in mente una cosa del genere? – chiese Chichi, incuriosita.
-          Tu eri triste, mi evitavi. Lo sai che sento le tue emozioni! – le spiegò il marito.
-          Goku, tu sei stato via sette anni, e sei tornato da uno, vorrei tanto esser contenta e tranquilla. Promettimi che non mi lascerai mai più. Ma fallo soltanto se sei sicuro di poter mantenere l’impegno. – domandò la donna, assumendo un’espressione seria ma speranzosa in volto.
-           Te lo prometto amore, non andrò più via, sarò sempre al tuo fianco. Perché senza di te è stato un vero inferno, ti ho pensato ogni momento che ho passato lontano! Lo sai che io non sono il tipo da esternare i miei sentimenti…
-          Va bene, Goku! Ho capito! Non preoccuparti... – lo interruppe Chichi, che però fu bloccata a sua volta dal dito indice del marito che si era posato sulle sue labbra.
-          Aspetta, non ho terminato ancora. Io non te l’ho mai detto perché un po’ mi vergognavo, tu trovi sempre le parole consone alla situazione…
-          Ma dirmi che cosa, caro? – la donna lo osservava spazientita ma un po’ in apprensione non riuscendo a capire che cosa il moro volesse dirle.
-          Beh…Che tu sei dolce, intelligente, bella, coraggiosa e una meraviglia della natura e che sono così felice che tu mi abbia ricordato la mia promessa! È il miglior cibo che io abbia mai gustato in vita mia!
Chichi rimase senza parole, non si aspettava di sentire quelle frasi pronunciate dal marito, era rimasta stupita a tal punto che non sapeva che cosa rispondere così decise semplicemente di dargli un bacio che il moro approfondì, spingendo pian piano la donna verso il letto e facendola distendere, ma non sapeva che due profondi occhi scuri li osservavano.

-          Mamma, papà, non potete farvi dopo le coccole? Io avrei tanta fame!
La dolce voce di Goten fece fare un triplo salto mortale ai due, che, rossi come due peperoni alla griglia si sistemarono come poterono e si diressero in sala da pranzo insieme al piccolo che li osservava senza capire nulla.
-          Eccovi! Stavo per venirvi a chiamare! – disse Gohan, andando incontro ai tre.
-          Ci ho pensato io a chiamarli – spiegò il più piccolo – mamma e papà stavano facendosi le coccole sul letto, sai? – terminò poi Goten, facendo arrossire i suoi genitori ancora più di prima.
-          Ehm, sì, ho capito piccolino! – il fratello maggiore lo zittì prontamente – adesso possiamo cenare!
-          Sarà meglio… - risposero all’unisono Goku e Chichi.
Così si misero tutti a tavola, i tre saiyan divorarono i manicaretti in poco tempo, mentre le due donne si limitarono alle loro “misere” porzioni da umane. L’allegria che accompagnava la famiglia Son era tornata, Gohan osservava i genitori, li aveva visti strani negli ultimi tempi, ma ora era sicuro che tutto fosse tornato come al solito, la gioia e la serenità che li avevano sempre contraddistinti erano riapparse nella loro casa. 

La serata proseguì piacevolmente, Chichi si era anche offerta di ospitare la-futura-moglie-di-Gohan per la notte, ma la ragazza aveva rifiutato per alcuni impegni che avrebbe avuto il mattino successivo, così il ragazzo la riaccompagnò a casa e, una volta tornato indietro, passando davanti alla camera dei suoi genitori, notò che era vuota, ma era troppo stanco per pensare a dove fossero, e si diresse subito nella sua stanza.
Intanto Goku, dopo aver messo a dormire Goten, aveva preso una coperta e con la moglie in braccio si erano diretti in volo verso una piccola radura vicino a un lago.
-          Come mai siamo qui, caro? – chiese Chichi, sedendosi sulla trapunta che il marito aveva disposto sull’erba.
-          Qui è dove ci siamo dati il nostro primo bacio, te lo ricordi Chichina? – le rispose Goku, sedendosi accanto a lei.
-          Cosa? Ma siamo a chilometri da casa!
-          Lo so, questo è un posto speciale e qui volevo rinnovarti la promessa che ti ho fatto, tesoro! M’impegnerò per essere un marito migliore, quello che ti meriti! – affermò Goku, guardando la moglie negli occhi.
-          Che testa hai! C’era bisogno di venire fino a qui per dirmelo? Tu lo sei già! Certo non hai un lavoro ancora, però io sono fiera di essere la moglie dell’uomo più forte dell’universo! – terminò Chichi, facendo arrossire leggermente il compagno.
Senza aggiungere altre parole Goku si avvicinò alla moglie, stampandole un bacio sulle labbra, un contatto leggero, che diventò via via più profondo. Si amarono come non succedeva da qualche tempo, in quel luogo incantato dove il tempo sembrava essersi fermato, e le stelle rendevano tutto più romantico.

Il mattino seguente Goku si era alzato molto presto e aveva trasportato la moglie ancora addormentata nel loro letto, l’aveva coperta ed era corso in cucina prima che i figli si svegliassero. Chichi dormiva beatamente, un grande sorriso le solcava il volto, ma un tonfo sordo la svegliò bruscamente. Si rese conto di essere a casa, si alzò in fretta e, indossando al volo una vestaglia, corse verso la fonte del rumore molesto: la cucina. Arrivò in fretta e furia e notò subito un ciuffo di capelli ribelli che facevano capolino da dietro al tavolo posto vicino al lavandino.
-          Goku! Che cosa stai combinando? Guarda come hai ridotto la stanza! – affermò la mora, sconsolata per il disastro che si trovò davanti ma incuriosita dal comportamento del marito che brandiva una frusta da pasticcere come se fosse una spada.
-          Hehe, ciao tesoro! Dormito bene? Volevo prepararti la colazione… - si giustificò il moro, grattandosi la testa come al solito, però con la mano in cui teneva la frusta sporca di uovo, che gli finì tra i capelli, insieme con qualcosa che gli pendeva da un ciuffo, che sembrava vagamente sciroppo d’acero.
Intorno all’uomo vi era un campo di battaglia: gusci di uova sparsi qua e là, pezzi di non si sa cosa bruciacchiati e utensili sparsi ovunque. Chichi notò però un piatto seminascosto da un libro di ricette, che conteneva qualcosa che assomigliava dalla forma a un pancake. Si avvicinò alla pietanza e con una forchetta che trovò lì vicino, ne assaggiò un pezzetto. Goku osservava ogni movimento della donna, sperando che non lo aggredisse a parole.
-          Com’è? Ti piace tesoro? – si azzardò a chiedere il saiyan, pronto a una sfuriata.

-          Sai adorabile pasticcione, visto il casino che hai combinato, dovrei inveirti contro, ma sono troppo felice per farlo e i tuoi pancakes sono ottimi! – rispose Chichi, correndo ad abbracciare il marito.
-          Hehe, grazie cara! Pulisco tutto io, non preoccuparti! Tu mangia pure tranquilla!
-          Shh, non preoccuparti, ci penso io più tardi! Adesso pensiamo un po’ a noi – disse Chichi prendendo Goku per un braccio per fare ritorno alla loro camera.
-          Va bene tesoro!
-          Ti amo Goku! Nonostante tutto riesci sempre a trionfare in ogni cosa che fai!
-          Grazie, Chichina! Ti amo anch’io!
La coppia entrò nella stanza e il moro si assicurò di aver chiuso bene la porta a chiave, per evitare qualche intrusione. La felicità era tornata sul volto della sua amata e ciò aveva restituito a Goku il suo raggiante sorriso, non poteva essere più esultante: la vita gli aveva dato una seconda possibilità per poter star accanto a sua moglie e lui non l’avrebbe sprecata!


 


Spero che questo momento di vita di Goku e Chichi vi sia piaciuto :) baci :)
   
 
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