Trapunto di stelle.
Ma non era notte.
Le vedeva, ne era sicuro. Eccole, punti  luce lontani che guardavano superiori.
Non le vedi?
Ma sono lì! In quel cielo pomeridiano.
Si vedono distintamente,  ma se si avvicinano ho paura.
Troppo realistiche che spaventa.
Ero solo, e nessuno poteva capire.
C’era anche il sole, bellissimo col suo colore splendente.
Vedevo cose così fantastiche  e mi rattristavo per gli altri che non poteva vederli.
C’erano violini, che volavano e vento che prendevi.
C’era la bellezza, la vera bellezza da ammirare.
Com’è che non vedevano, gli altri?
Non vedete? È tutto così meraviglioso, che si può bere.
Vedo la musica. È molto bella, sembra soave e accattivante, ci sono molti aspetti di lei.
Vedo un urlo, di ribellione che s’innalza solo. Non lo sento, lo vedo distintamente.
C’è una miriade di colori che accarezzano la mia mente.
E c’è affetto, c’è gioia.
Sento dire che i problemi esistono.
Ma non vedete?
Non vedete questa sera così nera da sporcare le lenzuola? Non promette, è bellezza pura, che ti distende.
Non vedete di cosa siamo circondati? Nuvole di zucchero, bellissime melodie per toccare, brividi e emozioni che si possono vedere.
C’è tutto questo, che mi sembra così meraviglioso!
C’è la fortuna, che apre i mie occhi da cieco e mi fa vedere ciò.