D.n.Angel Jeanne

Prologo. 17 anni prima...

Ospedale, Sala parto, mezzanotte...

Una donna dai capelli color del caramello, era stesa esausta sul letto d'ospedale, il parto naturale era stato troppo faticoso e doloroso per lei. Accanto il marito e compagno da più di dieci anni, le teneva salda la mano mentre dagli occhi una cascata di lacrime gli cadevano lungo le guance, dagli occhi segnati dalla stanchezza di quella giornata e di quella nottata così movimentata.

Hane, 24 anni, stava dicendo a Ginzo Nakamori, suo marito da soli 5 anni, insieme dal liceo, le sue ultime volontà.

“Ginzo” disse con un filo di voce.

“Hane, non sforzarti, vedrai andrà tutto bene” disse, anche se in quelle parole non credeva nemmeno lui.

“Lo sai benissimo che non ce la farò. Per questo, ti prego ascoltami.” disse, mentre da lontano si sentiva il pianto di una bimba appena nata.

“Prenditi cura di lei, lei è nata femmina quindi sai bene che significa per la mia famiglia, i miei genitori ti aiuteranno.” uno spasmo di dolore la pervase.

“Hane, ti prego non te ne andare, come posso fare senza di te a tirare su nostra figlia? Lei dovrà sapere la vera storia!” disse lui, in preda alla disperazione.

“Ce la farai lo so” disse dopo aver soffocato il dolore lacerante che provava.

“Sarai anche bravo a spiegarle tutto per filo e per segno, non sarai solo poi. Sai tutta la mia storia, quindi chi meglio di te può farlo. Conto su di te, fai in modo che diventi una ragazza forte e decisa e fa in modo che, quando verrà il momento, nessuno scopra mai il suo segreto. Promettimelo, Ginzo!” disse la donna, iniziando a piangere.

“Si Hane, te lo prometto.” disse l'uomo ormai senza speranze.

Dalla finestrella della stanza, si poteva vedere le infermiere che si prendevano cura nella neonata, che strillava, bella e in salute. Vedendola, Hane non poté che sorridere e sussurrare le sue ultime parole alla figlia che, in quel momento, si voltò verso i genitori, senza un motivo apparente.

“Aoko, figlia mia, cresci e finisci quello che la tua mamma non sarà in grado di finire; diventa bella, forte e pura e tutto andrà bene. Un giorno capirai. Te lo prometto. Ti guarderò crescere dal Paradiso e ti sosterrò sempre. Addio bambina mia! Ti voglio tanto bene.” disse, piangendo per la tristezza di non poterla vedere crescere.

“Ginzo, nel momento in cui morirò” disse rivolgendosi nuovamente al marito, “Lei sarà dentro Aoko, e fino ai suoi 17 anni starà li silente... sai come funziona ormai, sai cosa dovrà fare... la sua missione. Shiroi sarà un buon amico per lei.”

“Si lo so. Farò tutto ciò che devo, lo prometto.”

“Grazie Ginzo, addio. Ti amo tanto, amore mio.” disse, chiudendo gli occhi e provocando un bip prolungato dalla macchina a cui era stata collegata fino a quel momento e le infermiere erano subito accorse, solo per vedere un marito disperato piangere la moglie scomparsa e con davanti una figlia a cui insegnare un sacco di cose, molte delle quali, non comuni purtroppo.