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Autore: Tellie    18/03/2013    5 recensioni
«Allora,ieri mattina sono andato a sentire quanto tempo ci vorrà per concludere i lavori,e mi hanno detto che ci vorranno come all'incirca trenta giorni» iniziò il riccio.
«E qui entra in gioco la tua idea» aggiunse Zayn.
«La tua merdosa idea» commentai sottovoce.
«Eddai,quanto mai sarà terribile un'altra lista?» domandò Louis.
«Sul serio mi ha fatto questa domanda?» storsi la testa.
«Solo che questa volta decidiamo insieme i punti,non come l'anno scorso che era la mia lista e che ho deciso tutto io» si spiegò meglio.
«Quindi come hai pensato di farci scegliere le cose da fare?» Niall piegò il pacchetto di patatine.
«Mettiamo in un'urna quattro bigliettini ciascuno,e due di noi ne mettono due in più,così faremmo qualcosa che va bene ad ognuno di noi» concluse soddisfatto.
«Già così mi sembra una cosa più accettabile» affermò Liam.
QUESTA FAN FICTION E' IL SEGUITO DI '30 COSE DA FARE PRIMA DI PARTIRE'.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry alla fin fine l'aveva avuta vinta,e io mi continuavo a ripetere perchè gli avevamo dato corda.
Quel ragazzo,quando prende a 
fare occhioni dolci e una voce cantilenante e supplicante a destra e a manca per cercare di convincere tutti,alla fine ci riesce,anche se all'inizio sei irremovibile,riesce a farti cambiare idea.
Odiavo questo potere che aveva ricevuto alla nascita,perchè ce la faceva sempre a raggiungere il 
suo intento.
Ero stata quella più difficile da convincere -infatti mi aveva lasciata per ultima,chiamatelo scemo-,perchè sapeva anche lui che era 
un'idea già impossibile in partenza,e perchè ne avevo già avuto abbastanza delle sue idee folli e senza senso.
Però alla fine,avevo dovuto 
cedere,perchè è questo che si fa quando si vuol bene a qualcuno,si accetta tutto,dai difetti,al mancato cervello.
Ed è sottinteso che io volevo un 
bene assurdo ad Harry.
«Non so ancora perchè ho accettato la tua idea» sbuffai,per l'ennesima volta.
«Perchè io sono il tuo migliore amico e non riesci a non dirmi di no» sorrise beffardo il riccio,stampandomi un bacio sulla guancia.
«O forse perchè sei insistente e un rompicoglioni» gli feci la linguaccia.
«Ma come mi tratti male» fece labbruccio.
«Hel,smettila di offendere questo povero cucciolo indifeso» arrivò Louis,posando una scatola a terra.
«Io non sono indifeso» fece il finto offeso ed uscì fuori di casa.
«Che gli hai fatto?» entrò Charlotte -nonchè la mia migliore amica-,appoggiando una lampada.
«I soliti piccoli battibecchi suoi e di Hazza» le rispose Zayn.
«Oh,allora niente di grave» la castana si strinse nelle spalle.
«Niall,hai sistemato il frigo?» domandai,alzando un po' il tono della voce.
«Mi manca una cosa,e sono fisso allo stesso punto da minuti ormai!» mi informò.
Avevamo deciso di trasferirci a Londra da Holmes Chapel,la nostra città natale,con i nostri amici più cari.Avevamo vissuto quasi diciannove anni lì,ma adesso avevamo un altro sogno:dominare la grande metropoli inglese.
Forse volevamo sentirci giovani e autonomi,forse volevamo 
vivere fra noi sette nella stessa casa per il resto della nostra vita,forse volevamo andarcene dalla nostra città per cavarcela da soli:c'erano una serie di motivi validi per i quali stavamo traslocando.
Portavamo i nostri vestiti,i nostri mobili delle nostre case vecchie e quelli comprati 
apposta.
Quella casa era enorme,aveva un enorme salotto,una cucina in grado di contenere un tavolo con sette sedie e un frigo gigantesco per  
Nialler,quattro bagni,sette camere e una stanza enorme per metterci dentro tutti i nostri vestiti.Potevo dire che era la casa dei mie sogni,o meglio,dei nostri.
Per badare a tutte le spese che avremmo dovuto affrontare,ci eravamo prontamente organizzati:io,Charlotte e 
Zayn avremmo frequentato un'università lì a Londra e dopo di essa io e Charlie andavamo a lavorare in uno Starbucks il pomeriggio o subito dopo pranzo a turni,Zayn era stato assunto in un negozio di Dvd,Harry nella panetteria vicino casa -come ad Holmes Chapel-,Louis -non ne voleva sapere di studiare- avrebbe aiutato un amico di mio padre nella sua officina -sempre qui a Londra-,Niall lavorava in un ristorante italiano in centro -ironico,no?Sempre a che fare con il cibo,quello lì- e..
«Dov'è quella piaga di Niall?Gli ho portato la pinza che cercava» la voce di Liam mi arrivò dritta e chiara alle orecchie.
Liam avrebbe avuto a che fare con il Funky Buddha,una famosa discoteca londinese,da un tale Andy Samuels,dove faceva non so cosa insieme a quest'altro ragazzo che aveva conosciuto qui,dove stava praticamente buona parte del suo tempo.
Io e Liam stavamo finalmente 
insieme,dopo tanto tempo passato a fare tira e molla,finalmente il destino aveva deciso di unirci di nuovo.
«E' in cucina» lo avvertii,sistemandomi i capelli.
«Ciao» si avvicinò a me lasciandomi un bacio sulle labbra «come stai amore?»
«Bene,solo che ho mal di schiena» ammisi,sorridente.
«Liam,alza il culo e vieni ad aiutarmi,Helen te la scopi dopo!» urlò Niall dalla presunta cucina.
«Dopo ti faccio un massaggio,okay?» mi stampò un altro bacio,più lungo rispetto all'altro.
«William James Payne» il biondo lo prese per un orecchio cominciando a dirgli qualcosa che non riuscii a capire.
 
**
 
«Forza,facciamo una cosa di giorno» mi sdraiai sul divano malamente posto in un angolo del salone.
«Come sei impaziente» mi prese in giro Harry.
«No,è che ho paura di cosa può venir fuori» ribattei.
«Insomma?Spiega un po'» lo incitò Charlotte.
«Allora,ieri mattina sono andato a sentire quanto tempo ci vorrà per concludere i lavori,e mi hanno detto che ci vorranno come all'incirca trenta giorni» iniziò il riccio.
«E qui entra in gioco la tua idea» aggiunse Zayn.
«La tua merdosa idea» commentai sottovoce.
«Eddai,quanto mai sarà terribile un'altra lista?» domandò Louis.
«Sul serio mi ha fatto questa domanda?» storsi la testa.
«Solo che questa volta decidiamo insieme i punti,non come l'anno scorso che era la mia lista e che ho deciso tutto io» si spiegò meglio.
«Quindi come hai pensato di farci scegliere le cose da fare?» Niall piegò il pacchetto di patatine.
«Mettiamo in un'urna quattro bigliettini ciascuno,e due di noi ne mettono due in più,così faremmo qualcosa che va bene ad ognuno di noi» concluse soddisfatto.
«Già così mi sembra una cosa più accettabile» affermò Liam.
«Mmh,quasi quasi potrei starci,basta che non ci saranno cose impossibili» sospirai.
«Benissimo!» trillò Harry «vado a prendere i fogli e le penne!»
Il mio migliore amico sparì in una delle stanze dietro di me,mentre noi sei eravamo rimasti nel futuro salotto che avremo creato.
«Cioè,sul serio voi volete fare un'altra lista?» chiesi.
«Quest'anno sarà diversa,posso anche io farvi fare qualcosa che voglio io» Louis sfregò entrambe le mani fra di loro.
«Vedila così Hel» mi chiamò Charlotte «puoi farla pagare ad Harry per tutto quello che ti ha fatto fare l'anno scorso»
«Idea allettante» sorrisi.
«Io ne ho una in mente,ma te la dico dopo,okay?» mi sussurrò Liam all'orecchio.
«Pronti?» Harry tornò con sette penne e qualche foglio di carta.
Un'altra lista,di nuovo:ce l'avrei fatta?






 
non ci posso credere.
non avrei mai pensato di scrivere un seguito, nè tantomento che l'idea mi passasse per la mente, eppure eccomi qua, dopo aver studiato il capitolo 24 dei promessi sposi per andare volontaria domani a pubblicare ciò che ho scritto in questo pomeriggio.
è strano riscrivere di questi personaggi dei quali avevo creduto conclusa l'avventura fino a qualche ora fa, eppure la vita sorprende sempre.
se vi interessa seguire la seconda lista, fatemi sapere che ne pensate, come sempre. c:
profilo twitter: @xjoshsdrums
   
 
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