Fanfic su attori > Jennifer Lawrence
Segui la storia  |       
Autore: Chamberlains    18/03/2013    4 recensioni
Jennifer Shrader Lawrence ha appena vinto l'Oscar come migliore attrice, ma la rottura con Nicholas Hoult, la lontananza dalla sua famiglia ed il suo bilocale spoglio ad Hollywood le fanno avvertire un senso di incompletezza nella sua vita. Poi incontra Harry Windsor, all'apparenza un rampollo dal sangue blu che ha sempre avuto una vita da privilegiato. E' davvero così?
E' fallimentare il mio tentativo di creare in una fan fiction spunti di riflessione?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
01. Eggs and Gossip 



Il telefono sul comodino squilla. Cerco faticosamente con la mano destra la cornetta, poi riesco come per miracolo a sollevarla.
-          Jenn?
-          Mmh? Chi è?
Rispondo ancora assonnacchiata.
-          Jennifer Shrader Lawrence, sono Austin Thompson, il tuo agente!
Perché diamine chiama a quest’ora?! Cosa c’è di così importante da comunicarmi alle sette del mattino?!
-          Aust, sono le sette del mattino ed a Normalandia è ancora presto. Ieri ho avuto una festa  e tu chiami alle sette per…
-          Tirati su dal letto e raggiungimi in camera mia, ho una sorpresa per te.
Odio quando ricorda i tempi in cui prestava servizio militare, ha un tono così brusco! Odio le urla alle sette del mattino!
-          L’unica sorpresa che apprezzerei in questo momento sarebbe la colazione in camera.
Con lui io parlo francamente, non ci sono barriere fra noi: è il mio terzo fratello, solo che invece di cospargermi la faccia di burro di arachidi, come facevano Ben e Blaine, mi sfotte per ogni piccolo blooper che faccio in pubblico. Io, per tutta risposta, quando mi va faccio un po’ di capricci, come adesso.
-          No cara, dimentichi che sono il tuo agente, non il tuo chef personale!
-          Ok, ci vediamo  alle prime luci di mezzogiorno!
Non oso parlare di lavoro senza prima aver trangugiato qualcosa. Faccio finta di riattaccare.
-          Jenn!
Lo sento urlare dalla cornetta.
-          Due uova, due uova col bacon!
-          Ok Jennifer, ma adesso alzati e vieni qui! È una cosa importante!
-          Ah, e non dimenticare il caffè!

 
Quando sei una star tutti pretendono qualcosa da te.
Il tuo agente vuole che tu sia sempre iper attiva, anche dopo una festa per la tua vittoria dell’Oscar, la tua famiglia non vuole essere messa da parte, anche durante le riprese e il regista di turno, giustamente, pretende che tu sia pronta per qualsiasi scena ci sia da girare.
C’è un piccolo particolare che tutti dimenticano: sono una ventitreenne e ogni tanto ho bisogno del mio spazio. Io sognavo di recitare, non di dover andare alle feste, concedere di continuo interviste e dover stare così lontana da casa. Volevo fare l’attrice e non la celebrità, ma purtroppo una cosa comprende l’altra e io ne sono consapevole. La mia passione è così forte che riesco ad accettare il compromesso, anche quando non sono dell’umore giusto, anche quando vorrei essere da qualche altra parte. Nella strada del sogno si trovano spesso gli ostacoli, sta a noi superarli. Io lo faccio continuamente ma riesco solo in un modo, essendo sempre me stessa. Ma se ad un certo punto l’essere me stessa stancherà? E se tutti cominceranno ad odiarmi, a non voler più vedere la mia faccia? Cosa farò? Sarò costretta a cambiare, a cambiare me stessa? E se non fossi me stessa, riuscirei a tenere insieme i pezzi della mia vita o andrebbe a rotoli?

 
Ho delle borse sotto gli occhi così grandi che ci entrerebbe un bazooka e i capelli in stile Katniss Everdeen Sopravvissuta agli Hunger Games. Dopo aver sciacquato il viso con acqua gelida, chiedo aiuto ai miei migliori alleati, gli unici che non posso evitare anche nei miei momenti  di sciatteria assoluta: la spazzola, il correttore, il mascara e il blush. Infilo i primi jeans e maglietta che trovo, i soliti anfibi, solita borsa. Occhiali da sole scuri prima di aprire la porta di casa e comincia una nuova giornata.
 
Con la mia casetta alle spalle, mi dirigo a piedi verso la casa di Austin, a dieci minuti da qui. Guardo il balcone sotto il mio, le serrande sono ancora abbassate, Ruth sta ancora dormendo, sarà il suo giorno libero. Mentre cammino con i Black Keys che mi tartassano le orecchie, penso a quando da piccola sognavo Hollywood, immaginando luci scintillanti e magnifici edifici. In realtà, tranne gli Universal Studios e le sale cinematografiche, qui è tutto normale. Le case sono tutte piuttosto tozze, la maggior parte ha solo il piano terra, mentre le strade sono spoglie. Beverly Hills è una bella zona, proprio come le leggende popolari dicono, anche se non comprerei mai una casa lì, la sua perfezione rasenta la freddezza e non sento il calore di casa, quell’atmosfera familiare che mi ricorda Louisville.
Suono il campanello, lascia aperta la porta e sgattaiola in cucina. Esulto dentro di me quando sento l’odore delle uova, Aust è un cuoco provetto e cerco in tutti i modi di mangiare in casa sua, vista la mia totale incapacità ai fornelli. Sentendo i miei passi verso la stanza, non si volta nemmeno per salutare, fissa lo schermo luminoso.
-          Le uova sono quasi pronte, ben arrivata.
Ha già posato sul tavolo la mia tovaglietta preferita, quella con Piggley Winks stampato sopra.
-          Pensavo che dopo l’Oscar mi avresti dato un po’ di tregua, almeno per un po’! Pensavo fossi orgoglioso di me e anche comprensivo.
-          Sono orgogliosissimo di te, ma non posso permettermi di essere comprensivo, domani devi ripartire per le Hawaii.
-          Appunto, domani, avresti potuto lasciarmi qualche giorno di tregua, invece di farmi alzare presto pure oggi! Sai benissimo che lì Francis ci farà lavorare da matti!
-          Specialmente grazie alle tue indiscutibili doti nel tiro con l’arco!
Ride. L’anno scorso, per Hunger Games, ho dovuto provare circa due settimane per riuscire a tirare decentemente.
-          Ehi, adesso sono brava! Riesco a prendere il bersaglio, non al centro ma è già qualcosa, no?
-          Ah ah ah, tiravi sempre in aria!
Mette le uova in un piatto, che mi porge subito.
-          Ad ogni modo, ti ho chiamato perché gira una voce.
-          Uhm, gossip? Pensavo fosse qualcosa di più importante! – rispondo a bocca piena – Chissà, magari un contratto per un nuovo film!
-          Non si tratta di un pettegolezzo qualunque, è un pettegolezzo… reale!
-          Reale? In che senso?!
Le uova sono davvero ottime.
-          Gira voce che tu sia la prima nella lista del principe Harry!
-          Harry Windsor?
-          Proprio lui, si dice che voglia venire dall’Inghilterra per conoscerti!
-          Non mi piace neanche un po’! E’ un principino viziato che sa solo farsi fotografare nudo! Non ci tengo proprio ad incontrarlo.
Henry del Galles ha rovinato le mie uova al bacon, il mio momento di gloria.
-          Non importa Jenn, probabilmente è solo una diceria, lo scrive Perez Hilton, capisci che non è proprio attendibile. Però voglio che tu lo sappia, nel caso in cui dovesse scappare una domanda a riguardo durante un’intervista, così da non trovarti impreparata.
-          Fingerò di non sapere, mostrandomi sorpresa e dirò forzatamente che lo attendo volentieri.
-          Proprio così Jenn.
-          Speriamo che si siano inventati tutto, non ho abbastanza dei britannici!
Nicholas e la nostra relazione oltreoceano andata in frantumi. L’Oscar ha sicuramente attutito la caduta, ma i lividi ci sono ancora.
-          Cara Shrader, il caffè è pronto!
 

 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Jennifer Lawrence / Vai alla pagina dell'autore: Chamberlains