L’ira e la sete di vendetta lo stava assalendo. Gohan si sforzò di mantenerla, di cacciarla, ma non riusciva a fare niente. Era sempre più sul punto di esplodere. I capelli gli diventarono improvvisamente più acuti e di un biondo ancor più lucente. Scosse di energia lo circondavano. Un onda oscura calò sul suo volto, diventato gelido. Gli occhi di un azzurro-verde congelavano tutto ciò su cui appoggiavano lo sguardo. Colui che era conosciuto come un bambino docile e timido non esisteva più. Nel suo sangue prese a scorrere solo sangue sajan. Ma il cuore continuava a battere forte, dandogli quella spinta che solo un Son sapeva usare in proprio vantaggio.

Videl continuava a rivedere quella cassetta. Il video finiva sempre in quel punto. Il resto della storia era stata solamente raccontata a voce dalla tv. Il padre aveva battuto quel mostro, eppure sapeva dentro di se che quella non era la verità. Per quanto gli volesse bene, non poteva credere a ciò che diceva. Era convinta che l’uomo era il più forte tra tutti gli umani, ma sapeva che non valeva lo stesso per esseri come Cell. Quel bambino si trovava di fronte a quel mostro e dimostrava di essere molto sicuro di sé. Il reporter continuava a chiamarlo "il venditore di caramelle". Ma chi era mai? La voce alla tv aveva anche avvertito che a causa di un fortissimo mal di pancia, il grande Mr Satan non poteva combattere. Videl conosceva il padre: quella era una delle sue innumerevoli scuse. Perché non si muoveva a fare qualcosa? Aveva paura? Al suo ritorno a casa, però, non le importò molto, contenta di vederlo sano e salvo. Ma il punto interrogativo era rimasto: cosa era successo veramente? Nessuno conosceva l’identità di quei misteriosi guerrieri, né tanto meno che fine avessero fatto. Ma la cosa non aveva importato molto al resto del mondo. La gente voleva solo sentire dire che Mr Satan era un campione. Se quei ragazzi alla tv non avevano usato trucchetti, come sosteneva sempre il padre, ed erano stati loro a battere il mostro, significava che gli eroi esistevano veramente.

La ragazza riavvolse il nastro, e riguardò nuovamente la cassetta. L’adulto che aveva appena smesso di combattere assomigliava molto al ragazzino che prese il suo posto. Dovevano essere padre e figlio. Videl riusciva a vedere il loro fortissimo legame. L’uomo aveva dimostrato di essere un combattente assolutamente straordinario, ma se lasciava il proprio bambino in balia di Cell voleva dire che il piccolo doveva essere ancor più strabiliante. Entrambi erano biondi, ma i compagni dietro avevano dimostrato di essere capaci di trasformarsi. All’epoca, Videl non era molto più piccola di quel bambino. Ciò significava che la persona in questione doveva essere un suo coetaneo anche dopo cinque anni. E se era ancora vivo, poteva essere chiunque. La voce che aveva preso a girare pochi giorni prima riguardo al misterioso guerriero dai capelli d’oro, l’aveva sollevata. Forse quella notizia era la prova che lui si era salvato. Era determinata a cercarlo. Nessuno le avrebbe impedito di scoprire la verità. Questa volta aveva molte più prove. Chiunque era stato a sconfiggere le bande criminali lì a Satan City, aveva la divisa del liceo che anche lei frequentava. Ma come mai si era fatto vivo solo in quel momento dopo tanto tempo? L’inaspettata news coincideva con l’arrivo di un nuovo compagno di scuola: Gohan. Videl andò avanti col video e fermò l’immagine con un primo piano del ragazzino. Dopo un’attenta osservazione, sorrise. Non ne aveva ancora la conferma e perciò decise di tenerlo d’occhio. Ma ormai era sicura: non poteva non trattarsi di lui.

Kim: Nabi ed io abbiamo cancellato la raccolta per motivi pratici: ripubblicheremo le due one shot originariamente appartenute a "frammenti" separatamente. Ciao ^^