Josh e Celeste, 28 e 26 anni. Celeste era orfana e non aveva parenti.
La famiglia di Josh era la sua unica famiglia. Fidanzati da 6 anni.
Decidono di sposarsi.
La cerimonia fu molto bella e felice, si festeggiò tutto il giorno fino a
sera inoltrata. Tutto sembrava andare per il meglio.

Una settimana dopo…
I due giovani erano in auto e stavano tornando a casa dopo aver passato
una serata con dei cari amici. All’improvviso vedono due fari venirgli addosso.
Un’esplosione, le sirene di un’ambulanza e dopo nulla, buio totale.

Due giorni dopo l’incidente…
J.: “Do-dove sono? Cosa è successo?”
Dott. “Stai calmo Josh, sei in ospedale, tu e tua moglie avete fatto un incidente…”
J.: “Celeste! Dov’è? Come sta?” il dottore abbassò lo sguardo
Dott.: “In teoria sta bene però non si è ancora svegliata…”
J.: “È in… coma?”
Dott.: “Quasi, probabilmente ci entrerà tra stasera e domani.”
J.: “ Posso vederla?”
Dott.: “Certo, lei può sentirti...” dopo aver tolto la flebo a Josh andarono nella
stanza di Celeste.
J.: “Celeste! Tesoro, io so che ti sveglierai, perché sei forte. Ce la puoi fare,
io credo in te, ricordatelo sempre.”
Dott.: “Ora è meglio andare Josh.” Annuì e uscirono.
Da quel giorno, dopo il lavoro Josh andava da Celeste e le parlava, le raccontava
la sua giornata e le sue emozioni. Tutti i giorni.
Passò un anno, due, tre, ma Celeste non si svegliava. I dottori non ci speravano
più e volevano staccare la spina dei macchinari che la tenevano in vita ma Josh
glielo proibì.
Passarono altri quattro anni ma la situazione non cambiava.
Un giorno di quel settimo anno, Josh stava andando a trovare sua moglie come
oramai era abituato. Attraversando la strada che lo separava dall’ospedale una
macchina passò con il rosso e lo investì. Prima di svenire guardò l’ospedale.
Le sue ultime parole furono: “Celeste… ti sveglierai… ti amo”. Aveva battuto
fortemente la testa e non ce la fece. Due giorni dopo si svolsero i funerali di
questo giovane marito pieno di speranza.
Intanto all’ospedale…
Dott.1: “Ho sentito che il marito della Smith è morto in un incidente qui di fronte…”
Dott.2: “Povero, era l’unico che sperava ancora che Celeste si svegliasse…”
Dott.1: “Già…”
Dott.2: “Chiediamo ai familiari di lui cosa dobbiamo fare con lei?”
Dott.2: “È meglio.”
I familiari acconsentirono a spegnere le macchine, perché dopo sette lunghi
anni non ci speravano più.
Dott.1: “Pronto?”
Dott.2: “No, però dobbiamo farlo…”
Dott.1: “Già…”
Dott.2: “Ok. Andiamo.” Entrarono nella stanza.
Dott.2: “Ciao Celeste, dopo sette anni, i tuoi familiari hanno deciso di smettere
di farti soffrire, starai meglio. Così soffri e basta. Ciao, buona fortuna.”
Dott.1: “Tre… due… uno… stop, basta. È morta.”
Dott.2: “E così è finita…”
Dott.1: “Probabilmente è meglio così, ora sta meglio.”
Dott.2: “Dici?” l’altro annuì e poi aggiunse:
Dott.1: “Dopo sette anni ora sono insieme, per sempre.”



Spazio autrice:
Ciao a tutti!!! Questa è la mia prima storia drammatica, anche se lo scritta
tempo fa ho deciso di pubblicarla ora. Spero che vi sia piaciuta, anche se
so che è un po' banale. Un saluto a tutte le persone che leggeranno
questa flashfic, ciao!! :)