19/03/2013
3 recensioni
Ninna nanna per Lily
Alzo gli occhi al soffitto, non riesco a prendere sonno. Li riabbasso verso di te e ti guardo, perché non riesco a saziarmi della visione del tuo volto sereno. Studio il tuo viso, come se non lo conoscessi alla perfezione.
I tuoi capelli ricci sono sparsi distrattamente sul cuscino e la luce della luna che penetra dalla finestra gli dona un colore bordeaux. Hai il viso pallido, come sempre. Le palpebre sono chiuse tranquillamente e le lunghe ciglia nere si allungano come ombre sul tuo viso. Sotto il mio braccio sento la consistenza del tuo corpo nudo, come il mio. Abbiamo fatto l’amore poche ore fa ma, a differenza di tutte le altre volte è stato diverso, perché tu eri mia e io ero tuo in tutti i modi possibile inventati dall’uomo.
Ti ho portato all’altare Lily Evans, sebbene tu non ci avresti mai scommesso.
Continuo a guardarti dormire e mi basta. Mi basta sapere che qui, al sicuro tra le mie braccia, tra il mio corpo, tu sei felice. Mi basta sapere che niente ci potrà dividere e che nonostante le difficoltà abbiamo una vita lunga da passare insieme. Ti guardo il viso, leggermente increspato da un sorriso, e mi basta.
Mi basta ricordare gli avvenimenti di oggi per sapere di essere l’uomo più felice della terra.
Eri bellissima, bellissima nel tuo abito bianco, stretto in vita e lungo fino ai piedi che risaltava ancor di più il tuo fisico alto e magro.
Eri bellissima, con i tuoi capelli legati sulla nuca da piccole trecce e gli occhi truccati. Merlino, i tuoi occhi! Non credo mi ci potrò mai abituare.
Questa giornata, tesoro mio, sarà scolpita a fuoco nel mio cuore. Ricorderò per sempre mia cara Lily la felicità che ha posseduto il tuo viso quando, toccando la passaporta, ti sei ritrovata in Irlanda sulle scogliere di Moher, dove io, grazie alle mille conoscenze del nostro preside, sono riuscito ad organizzare il matrimonio.
Ricorderò per sempre il tuo passo malfermo sui tacchi mentre ti avvicinavi con Remus sottobraccio all’altare. Avresti voluto anche i tuoi genitori oggi, ma la guerra te li ha portati via.
Ricorderò la tua risata squillante, quella capace di farsi sentire nel raggio di un chilometro scoppiare nella pianura, di fronte al sacerdote, quando ti ha chiesto se volevi diventare mia moglie. Credimi, quando ti sei girata verso di me ho pensato “Adesso mi molla qui e scappa”. E invece mi hai guardato e mi hai chiesto, sempre ridendo “te lo saresti mai immaginato, Potter? Io che sposo te?” e dopo che io ti ho risposto “non faccio altro da una vita” tu ti sei girata verso il prete e con il tuo tono di voce caparbio e sicuro gli hai detto “Si, lo voglio”. E quelle tre parole mi hanno fatto toccare il cielo.
Ricorderò il nostro primo ballo da Signore e Signora Potter, la musica lenta e dolce, io che inciampo nel tuo vestito, tu che mi tiri uno schiaffo e poi mi baci, sotto lo sguardo degli invitati e del sereno cielo Irlandese.
Ricorderò Sirius che davanti al buffet ti istigava a mandare giù un bicchiere dopo l’altro e tu ridevi, ridevi e bevevi ed eri felice. E mi basta.
Ricorderò di quando cadendo, poco dopo, ti trascinasti dietro Felpato e di come io vi sono saltato addosso, seguito poco dopo da Remus, Peter, Alice, Frank, Mary, Emmaline. Eravamo tutti a terra, sporchi di erba ma felici.
Ricorderò quando al tramonto siamo rimasti solo noi, a guardare le scogliere e il mare che si infrangeva sulle rocce.
Ricorderò quando mi hai abbracciato e mi hai fatto sentire un uomo, sussurrandomi all’orecchio mi hai detto “Cresceremo insieme James, questa guerra non ci fermerà”.
Ricorderò tutte queste cose un giorno Lily, ma allo stesso tempo mi godrò ogni secondo insieme a te.
Perché sei tutto ciò che di più importante ho, e mi basta.
Angolino di Betabi
Eihlà, qual buon vento! Se siete arrivati fino in fondo, complimenti! Credo di essere un po’ troppo sdolcinata maa, questa canzone (Ninna nanna pernina dei Tre allegri ragazzi morti) mi ha dato una carica paurosa e mentre l’ascoltavo le mie umili mani non hanno potuto fare a meno di battere al computer questa “cosa”. E quindi eccomi qui, nient’altro da aggiungere.
Ditemi cosa ne pensate
A presto!
Betabi