Origami
[200 parole]
Irene Adler
Piega su
piega.
Piccole mani
bianche riaffiorano dalle mie memorie.
Il ricordo
di una pioggia torrenziale, continua e la mia figura, simile ad un
fantasma, in
un angolo, piegata su se stessa come ad annullarsi nell’ombra.
Il silenzio
circonda ogni cosa, così pesante da risultare soffocante.
Nell’aria
un’inconfondibile
odore metallico che fino a poco tempo prima, prima del massacro, non
conoscevo.
Piega su piega.
Quell’odore,
la morte, impregna ogni cosa, mentre le sagome dei miei genitori [no,
quelle figure
grottesche non possono essere loro, mi ripetevo] giacevano
scompostamente a
terra, in un mare di sangue.
Sangue.
Ogni cosa ne
è macchiata.
Tranne quel
piccolo foglio sgualcito fra le mie mani.
Bianco,
candido spicca nell’oscurità, simbolo della mia
innocenza.
Piega su
piega.
Sola con un
foglio di carta e le mie mani da bambina che si muovono metodicamente.
Piega su
piega.
Un origami.
Un fiore fra
le mie mani: bello, bianco e puro.
.-.
Vi è
ancora
quell’odore, quel medesimo silenzio di tanti anni fa.
C’è
sangue,
molto sangue.
Quel piccolo
origami a fiore è a terra.
Il bianco, quel bianco, profanato brutalmente da
liquido scuro e viscoso che sa di morte.
[Sangue.
Ogni cosa ne
è macchiata]
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Eccomi
tornata con un’altra ff di Naruto, stavolta su Konan, un
personaggio che
ultimamente mi intriga parecchio^^.
Questa ff si
è scritta da sola in venti minuti, dopo aver letto gli
ultimi capitoli
pubblicati da Kishimoto sensei.
Spero vi sia
piaciuta.
La dedico a
tutti quelli che seguono le mie ff
e a
chi, come me, ama questo personaggio di cui si sa davvero poco.
Come sempre
sono ben accetti consigli e critiche.
Grazie anche
solo per aver letto (_ _)
Irene Adler