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Autore: marghe999    06/10/2007    10 recensioni
Ma quando smetti di sognare, la consapevolezza, e i castelli d’aria che ti eri con tanta cura costruita ti crollano addosso. Tu non lo conosci nemmeno. Non sai cosa lo interessa, se è permaloso, qual’è il suo colore preferito. Se ha dei sogni. Se è felice.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve...è la prima storia che pubblico in questa sezione, e credo sarà anche l’ultima, perchè non mi piace inventare persone che possono avvicinarsi a quelle che sono nella mia vita, preferisco creare sulla base di un telefilm o un libro...

Comunque, è una ff che ho scritto in un momento, di alcuni mesi fa, di incredibile tristezza, che non sapevo come placare.

Beh, non la ho placata, ma almeno ho scritto qualcosa. Che credo sia giunto il momento di far leggere a qualcuno.

Parla di...di come si possa stare male per qualcuno che nemmeno si conosce, e arrivare a pensare di saperne ogni cosa.

Spero che comunque vi piaccia, le recensioni sono sempre gradite.

Marghe

Tu non lo conosci

 

Apri Word.

Copia. Incolla. Stampa.

 

 

Ecco, ora la foto è su una pagina.

 

‘No, non posso sprecare una intera pagina per una sola immagine’

É la giustificazione che usi per scorrere di nuovo nella cartella, la sua cartella. Una dopo l’altra le foto, le sue foto, ti sfilano davanti. In alcune è venuto male, in altre ha una espressione buffa.

Come tutti i ragazzi.

 

 

Ma per te, per te non è ‘tutti i ragazzi’.Ti riesce difficile persino immaginare che in realtà è uguale agli altri.

 

Che ride, ma si arrabbia anche, che prende dei brutti voti, che litiga con i suoi..

Che aiuta sua madre in cucina, alla fine della giornata spegne la luce sul comodino e poggia la testa sul cuscino, chiudendo gli occhi.

 

 

No, per te non fa tutto questo. Per te è etereo, e la sua vita è come la immagini tu. Dato che non ne puoi entrare a far parte, che non puoi catturarne un frammento, la plasmi a tuo piacimento, costruendoci sopra interi castelli.

 

 

Ma quando smetti di sognare, la consapevolezza, e i castelli d’aria che ti eri con tanta cura costruita ti crollano addosso.

 

Tu non lo conosci nemmeno.

 

Non sai cosa lo interessa, se è permaloso, qual’è il suo colore preferito.

 

Se ha dei sogni. Se è felice.

 

 

Non sai nulla, solo le stupide ‘informazioni’ che hai chiesto a dei suoi conoscenti.

 

 

Eppure, sei innamorata. Disperatamente.

 

Lo pensi sempre, ogni giorno a scuola lo cerchi con lo sguardo.

Anche se lui non cerca te, non pensa a te.

 

 

Ecco, la stampante ha finito. Prendi il foglio tra le mani.

Fissi il suo volto, e le lacrime ti salgono agli occhi.

Dio, come sei stupida. Nemmeno lo conosci, e stai qui a fissarlo con gli occhi lucidi. E non riesci a smettere di guardarlo.

 

 

La stampante non è un granchè, la foto è sgranata.

Ma ciononostante, gli occhi blu come il mare ti osservano, quasi malinconici. É seduto su un motorino, ed ha lo sguardo triste. Chissà a cosa pensa.

 

Non lo saprai mai.

Ma resti comunque lì seduta sul pavimento, a guardare quella foto.

 

 

  
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