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Autore: JeiBieber_Smile    19/03/2013    1 recensioni
-Secondo te..stiamo correndo troppo?-Le chiesi serio, guardandola negli occhi.
-Abbiamo tutto il tempo che vogliamo, no?- Rispose, sorridendo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Chaz, allora, tra quanto tempo arriva tua cugina?-
-Justin, è la terza volta che te lo dico: tra poco.-
-Sono così impaziente..-
-Ma davvero?-chiese sarcasticamente Chaz.
-Ma quanto sei simpatico.-Ribatto sorridendo. -Ma davvero è bella come dici?-
-Anche di più.-
-E non me l'hai mai fatta conoscere?-
-Te la farò conoscere tra poco.- si giustificò Chaz.

Alzai gli occhi al cielo, sorridendo tra me e me. Quel giorno, sarebbe stato un giorno diverso. Perché? Per il semplice motivo che la cugina di Chaz, Aquamarine, sarebbe venuta a fare una visita a suo cugino, con la sua famiglia. Io non l'ho mai vista, ma da quello che ho capito è davvero una bella ragazza: occhi color verde smeraldo, capelli neri e mossi, sorriso che farebbe invidia anche alle stelle. Era così che Chaz me la descriveva, io ovviamente gli davo ascolto.
Ero curioso, curioso di conoscere quella ragazza. Chaz mi aveva detto del suo arrivo una settimana prima, la curiosità mi stava divorando vivo. 

*DLIN DLON*

-È arrivata!-Affermò sorridendo il mio amico. 
-Arrivata?-Le mani cominciarono a sudarmi, mi paralizzai sul divano. 
-Mi hai rotto le scatole per una settimana intera chiedendomi di mia cugina, e quando finalmente è arrivata ti blocchi sul divano?-
-Hei, non mi sono preparato psicologicamente.-Mi giustificai. 
-Vaffanculo.-ridacchiò, per poi alzarsi e aprire la porta. -Aquamarine!-
-Chaz!- 

Il suo collo, venne circondato dalle braccia di una ragazza. La stringeva forte a sé, sussurrandole qualcosa all'orecchio. Guardavo quella scena, col sorriso stampato sulle labbra. In questa settimana, Chaz mi ha parlato benissimo di sua cugina, del bene che le voleva, di quanto gli fosse mancata, di quanto volesse un suo abbraccio.. E dopo tanto, finalmente le sue braccia circondavano di nuovo il suo corpo. 
 

-Mi sei mancata tantissimo!- 
-Anche tu, Chaz. Aspettavo questo giorno da così tanto..- 
-Non sei l'unica.-Chaz sorrise. -Voglio presentarti una persona.- 

Capii che la persona di cui parlava ero io, quindi mi alzai dal divano andandogli in contro. Un sorriso era stampato sul mio volto, osservando la ragazza posta di fronte ai miei occhi.
 
Era davvero bella. 
 

-Ciao.-Mi disse sorridendo e porgendomi la mano. 
-Ciao a te.-Sorrisi anch'io. -Sono Justin.- 
-Acquamarine.- 
-Lo so.-ammisi sorridendo. -Chaz mi ha parlato molto di te.- 
-Io invece non so nulla di te.-mi disse, spostando tutto il suo peso su una gamba sola. 
-Abbiamo tutto il tempo che vogliamo.-pronunciai guardandola negli occhi. E CHE OCCHI.
-Hei, amico, fa poco lo stronzo che lei è mia.- 
-Tranquillo, Chaz, non te la rubo.-ridacchiai. -Però sarò sincero, hai davvero una cugina sexy.-
-È italiana, poteva non essere altrimenti?-
-Vi ricordo che sono ancora qui io, eh.- 

Sorrisi dolcemente, guardando nuovamente gli occhi di quella bellissima ragazza. I capelli neri le scendevano lungo il collo, adagiandosi sulle sue spalle e sulla sua schiena. Un abito corto e attillato che finiva con un pantaloncino e  con i motivi floreali le stringeva il corpo, portava un paio di tacchi a spillo neri. Mi sembrava una..una dea. Qualche minuto dopo, dalla porta spuntarono altre quattro persone: erano i genitori di Chaz e i genitori di Acqua. La madre, era davvero una bella donna, e anche il padre non scherzava. Era molto elegante, elegante quanto casual. Davvero una bella famiglia. 
Chaz aveva ragione quando mi disse che sua cugina era una vera bomba sexy. 
Dopo esserci presentati, ci accomodammo a tavola. La mamma di Chaz aveva preparato un bel pranzetto, si era data da fare due giorni consecutivi! L'ho aiutata anch'io, col dolce. Infatti, non vedevo l'ora di assaggiare quella specialità fatta con le mie manine. 
 

-Zia, è tutto buonissimo.-Affermò Aqua. -Sei un'ottima cuoca.- 
-Grazie, piccola. Volevo fare qualcosa di italiano, ma non sapevo da dove cominciare.-ammise la mamma di Chaz ridacchiando. 
-Tranquilla, zia, in questi giorni io e la mamma ti impareremo come fare degli ottimi spaghetti alla bolognese, oppure una buonissima genovese.- 
-Sai anche cucinare?!-Chiese Chaz sbalordito alla cugina. 
-Certo.-sorrise.-A te piace la cucina italiana, Justin?- 
-Oh sì, e prima hai anche pronunciato uno dei miei piatti preferiti. Amo gli spaghetti, e anche la pizza.- 
-Be', la pizza era scontato.-disse. -Quale piatto mi consigli allora, bell'italiana?- 
-Facciamo così: domani sera, io, mamma e zia faremo una bella carbonara.-Sorride Aqua. -Ci state?-Chiese. 
-Ovvio.-Sorrise il padre di Chaz. -Amo la carbonara.- 
-Cosa sarebbe?-Chiesi. 
-Sarebbe la pasta con uova e pancetta, un mix davvero buonissimo, sopratutto se fai gli spaghetti.-mi spiegò la mamma di Aqua. 
-È buonissima.-Continuò Chaz. 
-E che carbonara sia! Domani sei dei nostri, vero Justin?- 
-Se non disturbo volentieri.- 
-Non disturbi affatto, anzi, invita anche tua mamma: faremo una bella cenetta tutti insieme.-

Sorrisi, la mamma di Chaz era davvero una donna fantastica. Molto spesso, invitava mia mamma a casa sua e insieme prendevano una tazza di tè al limone, parlando del film visto la sera prima in TV, oppure di attualità, o semplicemente di cucina. 
Il resto del pranzo, lo passammo parlando del più e del meno, scherzando e ridendo insieme. Aqua era davvero simpatica, aveva uno spiccato senso dell'umorismo. Poi era..bellissima. 

Davvero bella. 
 
Subito dopo pranzo, noi maschi andammo in cucina mentre le donne restarono in cucina a lavare i piatti sporcati. Ci sedemmo sul divano, guardando la TV: stava trasmettendo una partita di hockey. 
 

-Justin, una domanda.-disse il padre di Aqua. 
-Dica.-risposi sorridendo. 
-Come mai sei anche tu qui? Non fraintendere, è solo per sapere.-sorrise. 
-Chaz mi ha invitato la settimana scorsa, ci teneva a farmi conoscere la sua amata cugina.- 
-E infatti, dopo averti invitato, mi hai rotto tutta la settimana perché volevi informazioni su Aqua.- 
-Hei, la ragazza mi incuriosiva ed io volevo sapere di più.-sia io che Chaz, scoppiammo in una risata che coinvolse anche il papà di Chaz e quello di Aqua, una risata di gruppo. (?) 
-Poi zio, devi sapere, che Justin ormai è uno di famiglia. Andiamo in classe insieme, e molto spesso dorme qua oppure io dormo da lui.- 
-Andate in classe insieme? Tra poco anche Aqua vi farà compagnia.- 
-Allora vi trasferite qui sul serio? Per sempre?- 
-Ho trovato un lavoro che promette di più qui, in Canada. In Italia attualmente le cose non andavano a gonfie vele, mi avevano licenziato da poco e quel poco che avevo da parte pian piano lo stavamo consumando.- 
-Oh, sì!-esultò Chaz. 
-Sei contento?- 
-Eccome. Amo Aqua, e mi mancavano tutti quei momenti che passavamo insieme. Visto che vi siete trasferiti, potremo rifare le nostre cazzate.-rise. -E ovviamente lei farà le cazzate che facevamo io, Justin e un altro nostro amico.- 
-Devo preoccuparmi?-chiese ridacchiando. 
-Noi, domani, avevamo organizzato una sparatoia con i fucili ad acqua. Se vuole preoccuparsi per questo, faccia pure.-Risposi, ridendo. 

Era davvero simpatico il padre di Aqua, finalmente capii da chi aveva preso la figlia. 
Dopo poco, le tre donne arrivarono in salotto con sette piatti in mano. Si notava da lontano, il dolce che avevo fatto questa mattina presto col mio amico e sua madre. Ad ognuno di noi, diedero un piatto, Aqua lo diede a me. Le sorrisi dolcemente, lei ricambiò il sorriso. Si sedette tra me e Chaz, facendosi spazio tra di noi.Sorrisi ancora. Quella ragazza, nell'arco di un giorno era riuscita a farmi sfoggiare così tanti sorrisi.. Già amavo quel suo modo di fare, quel suo modo di essere. Stavo bene, ero a mio agio. E non avevo ancora fatto il puttaniere per sedurla, con lei non ne trovavo il bisogno. Anzi, dati i suoi modi di fare, era lei a provocare me. E devo ammettere, che non mi dispiaceva affatto. 


-È stata una giornata bellissima.-dissi sorridendo.-Mi ha fatto piacere conoscervi.-continuai. 
-Il piacere è stato tutto nostro.-disse il padre di Aqua, guardandomi sorridendo. 
-Concordo con mio marito.- 
-Domani ci vediamo, vero?-pronunciò la dolce voce di Aqua. 
-Ovvio che lo vedremo, cuginetta. Domani mattina abbiamo una guerra.- 
-Oh sì, e tu-la indicai.-sarai dei nostri.-le feci l'occhiolino. 

Aqua sorrise, per poi avvicinarsi a me. Avvicinò le sue labbra alla mia guancia, stampandomi un dolce bacio. Rimasi sorpreso da quel gesto, anche se, devo ammetterlo, non mi era affatto dispiaciuto. Mentre le sue labbra erano sulla mia guancia, le sue mani misero un qualcosa nella tasca del mio jeans. Un 'chiamami' fuoriuscì dalle sue labbra, sussurrò quella parola avvicinandosi al mio orecchio. In quel momento, stavo morendo. 'Contaci', le sussurrai a mia volta, spiando con la coda dell'occhio Chaz che aveva la bocca spalancata, la mascella gli sarebbe caduta. Aqua si stacco da me, avvicinandosi a suo padre. 

-Be', allora io vado. Buonanotte a tutti.-sorrisi. 
-Ciao, Justin.- 
-A domani!- 
-Ci vediamo domani.-Concluse Aqua con un gesto della mano. 
-A domani.-

Conclusi sorridendo, per poi uscire da quella casa.
Fu una giornata bellissima, ero stato davvero bene con loro. 

Aquamarine.. 
 
Il suo nome non faceva altro che gironzolare per i miei pensieri, provocandomi brividi lungo tutta la spina dorsale se ripensavo al bacio che aveva stampato sulla mia guancia. L'avrei presa tra le mie braccia, e le avrei dato io un VERO bacio. Ma come potevo farlo, suo padre era di fronte ai miei occhi. Potevo mai rischiare di prenderlere per concludere ancora meglio la serata? Sinceramente, la voglia c'era, ed era pure bella forte. 
Tornai a casa, raccontando la giornata a mia mamma e dicendole dell'invito. Subito dopo, andai in camera mia. Mi spogliai, misi il pigiama, presi il cellulare e il numero di telefono di Aqua. Le scrissi un messaggio. 
 
A:Piccola. 
'Ehi, piccola. Sono Justin. Sai, non faccio altro che pensare al bacio che mi hai dato prima.. È vero, era un innocente bacio sulla guancia, eppure sei riuscita a farmi tremare le ginocchia. Mi hai stregato. Non vedo l'ora di vederti, domani. Buonanotte, fa sogni d'argento, piccola, i sogni d'oro li farò io sognando te.' 
 
Sorrisi a me stesso, posai il cellulare sul mobiletto e chiusi gli occhi. 
Aspettavo il domani con tutto me stesso. 


-Juuuuuuuuuustiiiiiiiiin!-Sentii la voce squillante di Aqua, per poi essere abbracciato dalle sue braccia. 
-Hei, dolcezza.-Le dissi ridendo. 
-Justin, fa poco lo spiritoso, e tu, Aqua, levagli le mani di dosso.-Mormorò Chaz. 
-Altrimenti che mi fai?-Sorrise Aqua, staccandosi giusto un po' da me. 
-Altrimenti..ti sfratto.- 
-Correrò il rischio.-Mi strinse ancora di più, io ricambiai l'abbraccio. -Allora ti è piaciuto il mio bacio.-Mi sossurrò all'orecchio. -Quindi non ti dispiace se..-si avvicinò alla mia guancia, stampandogli un bacio. 
-Potrei sentire lo schiocco delle tue labbra sulla mia guancia per ore.-Ammissi ad occhi chiusi. 
-Abbiamo tempo, no?- 
-Oh sì, ma preferisco prima, che poi.-

Sorrisi, le diedi anch'io un bacio sulla guancia. Ragazza, ma cosa mi fai? Cosa mi stava succedendo? Il cuore mi batteva forte, e le farfalle nel mio stomaco si facevano sentire. E tutto, quand'ero con lei, quand'ero in sua compagnia. Com'era possibile tutto ciò? Com'era possibile tutto questo? Era l'unica con cui provavo certe cose, e non mi dispiaceva affatto. 

-Hei, piccioncini.-Ci chiamò Chaz, lo guardammo. -Mentre voi amoreggiate, io starei riempendo con l'acqua le canne di questi fucili. Vi dispiacerebbe aiutarmi?- 
-Yo, bro, ma non manca a rapporto Ryan?-Dissi, prendendo sua cugina per i fianchi. 
-Io mi sto preparando.-Disse. -Hai messo il costume, vero?- 
-Certo.-sorrisi. -E tu, piccola, hai messo il costume?- 
-Ovvio, carissimo.-rispose Aqua, guarandomi negli occhi. 
-Ottimo.-sorrisi. 

Che dire, quella ragazza mi stava facendo uscire fuori di testa, ma letteralmente. Poco dopo, arrivò anche Ryan, un altro nostro amico. Il tempo di lanciargli una pistola ad acqua, che subito cominciò ad inzupparci. Più che altro, cominciò a bagnare Aqua. Al che, io mi posizionai davanti a lei, prendendo un'altra pistola e bagnandolo. Eh no, eh, lei non si tocca. Chaz rideva come un pazzo, e, visto che sua risata mi stava deconcentrando, cominciai a bagnare anche lui. Si difese subito, afferrando la sua pistola ad acqua e sparandomi contro. 
Noi ci divertivamo così, come dei bambini. Ogni qual volta ero con i miei due amici, era come ridiventare bambino. Con loro ho fatto le cazzate più belle della storia delle cazzate, che rimarranno nella storia.E continueremo a fare cavolate, con un membro in più nel nostro piccolo gruppo allora ne faremo anche di più. 

-Yo, JB, non stare sempre davanti alla tua fidanzatina, che sfizio c'è se non bagnamo anche lei?-Disse scherzosamente Ryan. 
-Hei, amico, prova a bagnarla che ti svuoto un secchio d'acqua gelata addosso.-ridacchiai. 
-Be', correrò il rischio.- 

Ryan corse dietro di me, cominciando a schizzare acqua addosso a quella ragazza che era riuscita a stregarmi. Aqua rideva, urlava, mi stringeva sempre di più la maglietta tra le mani e si attaccava a me. Io mi girai, acchiappando tutta l'acqua che Ryan le stava schizzando. Era...bello il modo in cui stringeva la mia maglia tra le sue mani, era bello il modo in cui si avvicinava a me. 

-Piccola, tranquilla, ci sono io.-Le dissi. -E adesso, gliela faccio pagare.-mi allontanai da Aqua, avvicinandomi a Ryan. 
-Cosa vuoi fare?-mi chiese preoccupato. 
-La fontana vuole avvere un incontro ravvicinato con te.-sorrisi maliziosamente, prendendolo e trascinandolo vicino alla pompa. 
-Justin Drew Bieber, non vorrai vica..- 
-Aquaaaa!-urlai, Aqua si avvicinò a me. 
-Sii?-mi chiese sorridendo. 
-Vuoi avere l'onore?-Le chiesi indicandole la pompa. 
-Con molto piacere.- Rispose con un sorriso: aveva capito le mie intenzioni. 

Bloccai Ryan, in modo tale che Aqua potesse bagnarlo col getto forte della pompa. Ryan cominciò ad urlare come un bambino: 'È fredda, cazzo, è fredda!'. Ci supplicava di finirla, e Aqua acconsentì alle sue suppliche. Io lo lasciai, lui si avvicinò a Chaz che si stava strusciando a terra dalle risate. Si mise a ridere anche lui, siutando Chaz ad alzarsi da terra. Poi non so che fecero, ero troppo occupato a fissare gli occhi sorridenti di quella ragazza. Bagnata era ancora più bella, i capelli le arrivavano fino al sedere. La maglia le aderiva al corpo perfetto, delineava le sue forme meravigliose. Istintivamente, misi una mano sul suo fianco, avvicinandola al mio corpo. Chaz e Ryan? Non so dov'erano andati a finire, e non m'interessava più di tanto. In quel momento, l'unica cosa a cui pensavo,  era Aqua. 
Si avvicinò al mio viso, guardandomi dolcemente negli occhi. Un sorriso era presente sul suo volto, come sul mio d'altrondre. Le sue mani, si posizionarono sul mio collo, si strinse a me. Le mie mani erano sulla sua schiena, fremevano dalla voglia di scendere ancora più giù e toccare le sue meravigliose curve. 

-Già ti ho detto che sei stupenda?- 
-L'hai appena fatto.-sorrise. 
-Oh, giusto.-sorrisi anch'io. 
-Ed io ti ho già detto, che fremo dalla voglia di toccare le tue labbra?- 
-L'hai appena fatto.-Le sussurrai, avvicinandomi al suo viso. -Ogni suo desiderio è un'ordine per me, mia principessa.-

Mi avvicinai al suo viso, sfiorando le sue labbra. Prima di incollarle del tutto, volevo fargliele desiderare. 
Sorrise. 
Spostai le mie labbra sul suo collo, lo sfiorai per poi toccarlo. Solo un tocco, un piccolo e lieve tocco. Salii con i baci, fino ad arrivarle dietro l'orecchio, poi sul naso, sulla fronte, sulla guancia...insomma, baciai ogni singola parte del suo viso, tranne le sue labbra. Mi aspettava, le attendeva. Finalmente, mi posizionai davanti alle sue labbra, sfiorandole. Le morsi il labbro inferiore, poi le sfiorai ancora ed infine..eccole. Erano morbide, come avevo immaginato. Socchiuse gli occhi, abbandonandosi a quel dolce bacio. Le mie mani erano ancora posizionate sui suoi fianchi, mentre le sue mani erano sul mio viso, e lo tenevano dolcemente.. Mi staccai lentamente da questo primo bacio, per po stampargliene un altro veloce, e un altro, e un altro. Finché, non mi decisi a darle un VERO bacio, un bacio alla Bieber. Mi girai, la presi nuovamente per i fianchi, la strinsi a me e la baciai, questa volta facevo sul serio.       Le mie labbra si muovevano sulle sue, come in una danza. 
Sembravano fatte per stare insieme. 
La mia lingua bussò alla porta della sua, e senza esitazione entrò dentro la sua dimora, per poi rincorrere la padrone. Facevano uno strano gioco, si rincorrevano l'un l'altra. 
Farlaffe. 
Riuscivo a sentire solo farfalle. 
Ci staccammo contemporaneamente da quel bacio perfetto, entrambi senza fiato. 

-Baci magnificamente.-Sussurrò. 
-Anche tu.-Sussurrai a mia volta.

Le mie labbra si posizionarono nuovamente sulle sue, ma prima che si potessero toccare venimmo interrotti: una bacinella piena d'acqua era stata rovesciata sulle nostre teste. I responsabili di questo? Chi, se non Ryan e Chaz? Cominciarono a ridere come due cretini, come se fosse stato divertente. Cioè, divertente era, ma per loro, mica per noi. Mi girai verso i miei amici, comiciarono a correre. Li acchiappai dopo poco, trascnicandoli vicino alla pompa e cominciando a bagnarli del tutto. 

-Basta, basta!-mi implorava Ryan. 
-Ti ho fatto limonare mia cugina e tu mi ripaghi con questo?-chiese ridendo Chaz. 
-Ci avete interrotto.-Sbottai divertito. 
-Questo è quello che vi meritate per averci interrotto.-Continuò Aqua. 
-Esatto, piccola.- 
-Piccioncini, ma quanto siete bellini, e titi, e cucu, ma shi che shei mmbella, shi.-Disse Ryan, quel ragazzo ha dei seri problemi. 
-Cosa?-Chiesi stupito, per poi ridere come un cretino seguito da tutti. 

La giornata la passammo così, a ridere e scherzare, finché arrivò la sera; sarebbe stata stupenda. 
Indossai un semplice jean scuro, con sopra una maglia a righe bianche e blu e sopra una giacca di jeans chiaro: che pezzo di figo. Dovevo far colpo su Aqua, dopo esser stati interrotti la mattina, non ho più avuto l'opportunità di baciarla. Dovevo rifarmi la sera. Subito dopo essermi preparato, inviai un messaggio ad Aqua. 

A: Piccola.
'Hei, tesoro. Non vedo l'ora di stringerti fra le mie braccia e toccare le tue labbra con le mie. Non faccio altro che pensarti, a dopo.' 
 
Posai il cellulare in tasta, e mi guardai nuovamente allo specchio. Aggiustai un po' i capelli, dovevo essere impeccabile. Mentre ero preso nel prepararmi, mia madre entrò in camera mia, mi guardava col sorriso stampato sul volto. 
 

-La cugina di Chaz ti ha colpito, eh?- 
-Mamma, non ho mai visto ragazza più bella di lei. Poi è tanto simpatica, sa cucinare.. Pensa che stasera cucinerà lei, spaghetti alla carbonara.-guardai l'ora. -Tu sei pronta? Sono quasi le otto e noi dobbiamo stare lì per le otto.- 
-Sì, amore, sono pronta.-

Guardai mia mamma sorridendo, prendemmo le ultime cose ed uscimmo di casa, avviandoci a casa di Chaz. Ero agitato, mi sudavano le mani e mi tremavano le ginocchia. Avevo preso una bella cotta. Appena arrivai a casa di Chaz, parcheggiai, non molto distante. Scendemmo dalla macchina, circondai con un braccio le spalle della mia bella mamma e suonammo al campanello di casa Somers. Ad aprirci, fu quella ragazza che mi stava facendo uscire fuori di testa. 

-Buonasera.-Disse sorridendo. 
-Buonasera.-Replicai avvicinandomi alla sua guancia, per poi poggiarci le mie labbra.-Aqua, lei è mia mamma, Pattie. Mamma, lei è la cugina di Chaz, Aqua.- 
-Piacere di conoscerla.- 
-Il piacere è tutto mio, tesoro.-Sorrisi. 
-Prego, entrate. Zia, sono arrivati Justin e sua mamma.-  

Mia madre si avvicinò alla mamma di Chaz, abbracciandola dolcemente. Subito dopo, le presentarono i genitori di Aqua, mentre io salii a salutare Chaz. Ovviamente, accompagnato da Aqua. Prima di entrare in camera del mio amico, girai la ragazza verso di me, guardandola negli occhi. Senza pensarci due volte, poggiai le mie labbra sulle sue, unendole in un bacio. Ecco i brivi, brividi che percorrevano la mia schiena. Cavolo, come ci riusciva? Si staccò sorridendo, si morse il labbro inferiore. Poggiò nuovamente le sue labbra sulle mie, chiusi gli occhi. 

-Sai di avere delle labbra morbidissime?-mi chiese chiudendo gli occhi. 
-E tu sai che ho perso la testa per te?- 
-La cosa è reciproca.-Sussurrò. 
-Anch'io perderei la testa per me.-ammisi ridendo. 
-Fa poco lo spiritoso.-mormorò dandomi un leggero schiaffo sul braccio. 
-Secondo te..stiamo correndo troppo?-Le chiesi serio, guardandola negli occhi. 
-Abbiamo tutto il tempo che vogliamo, no?- Rispose, sorridendo. 

La baciai ancora, questa volta con più passione. La mia lingua torturava la sua, e le mie mani i suoi fianchi. Eravamo una cosa sola, noi due insieme. Ci conoscevamo fa poco, anzi, pochissimo. Ma il mio cuore, diceva che era la cosa giusta, ed io lo ascoltai. 
Le presi dolcemente la mano, entrando in camera di Chaz sorridendo. 

-Hei, amico.-Gli dissi. 
-Hei, Justin!-sorrise. -È successo..qualcosa?-Chiese, guardando le nostre mani intrecciate.
-Mmh, è successo qualcosa?- 
-Naaah.-Rispose Aqua, per poi poggiare le sue labbra sulle mie. 

   
 
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