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Autore: narutato20    19/03/2013    2 recensioni
E una mia rivisitazione della storia tra il quarto e sua moglie.
Leggete e capirete
Ps: ci sara un accenno a un fumetto mavel.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiruzen Sarutobi, Kakashi Hatake, Kushina Uzumaki, Minato Namikaze | Coppie: Minato/Kushina
Note: Cross-over, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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 I personaggi di questa storia non sono miei, appartengono a Masashi Kishimoto.
Di bene in meglio.
Al villaggio tutti dicevano, e ognuno poteva testimoniare, che Minato Namikaze, alias quarto Hokage, era il ninja più forte che la Terra del Fuoco ricordasse, e questo era assolutamente vero. Nella sua carriera di ninja aveva affrontato numerosi nemici, uno più forte dell’altro e pochi hanno vissuto per raccontarlo, oltre a ciò affrontava ogni situazione con la calma e l’autorità degne dei più grandi leader e senza mai perdere il controllo.
Eppure in questo momento era seduto nel suo ufficio con sguardo agitato e tenendo su la testa con le mani sorrette dai gomiti con aria stanca.
Per tutta la notte non aveva fatto altro che compilare le solite scartoffie che vedeva ogni giorno da quando era stato eletto hokage, ma in realtà non faceva aspettava notizie da uno dei migliori jonin di Konoha, nonstante fosse anche uno dei più giovani,  nonché suo ex allievo, Kakashi Hatake.
Finalmente senti bussare alla porta e quasi di scatto disse:
Min: <<Avanti>>
Dalla porta entrò kakashi e senza neanche salutarlo, cosa insolita per lui, chiese:
Min: <<Allora cosa puoi dirmi>>  
E kakashi potè solo dire: <<Purtroppo le indagini hanno confermato le nostre più grandi paure: Sembra che Madara Uchiha sia vivo e in salute e sta cercando di richiamare il Demone a nove code e fargli distruggere il villaggio>>.
A quel punto tutta la sua calma che gli era rimasta andò a farsi benedire e imprecando si alzò dalla scrivania e voltandosi comincio a guardare il villaggio come se quella fosse l’ultima volta che lo vedeva, e forse sarebbe stato cosi.Se quel pazzo di Madara fosse riuscito nel suo intento l’unico modo per fermarlo sarebbe stato imprigionare il demone enneacoda, privandolo cosi della sua arma.  La cosa era fattibile, gli sarebbe costata la vita, ma per il suo villaggio questo ed altro. Ma per farlo avrebbe dovuto chiedere aiuto all’ultima persona in quell’universo con cui avrebbe voluto avere acchefare
Ka: <<Ci sarà qualcosa che possiamo fare.>>
Min: <<Possiamo solo setacciare ogni angolo della terra per cercarlo, Forse riuscirà a richiamare la Volpe a Nove Code ma riuscire ad assoggettarla è tutto un altro paio di maniche, sicuramente gli servirà tempo, dobbiamo eliminarlo prima che ci riesca>>.Poi incamminandosi verso l’uscita aggiunse: <<Di a Hiruzen di allertare la squadra speciale perché lo cerchino e che nel pomeriggio gli vorrei parlare, la priorità è massima. Dopo va a casa, abbiamo tutti e due bisogno di riposare>>.
Dopo aver riferito il messaggio all’ ex hokage il copia-ninja si incamminò verso casa, Minato in vece ci arrivo con la sua tecnica di teletrasporto per evitare il solito assedio di ammiratrici che lo aspettava sulla strada del ritorno, poi un paio d’ore di sonno una sciacquata sotto la doccia e un boccone da digerire in cinque secondi e ritorno al palazzo dell’hokage e ciò che trovo lo lasciò di stucco:Ovunque c’erano segni di lotta e le sue guardie erano tutte a terra e, sebbene nessuno sembrava in pericolo di vita, non sembrava che potessero rialzarsi. Subito si chiese chi potesse essere così pazzo da attaccare il palazzo dell’hokage ma di certo, chiunque fosse, ci sapeva fare. La risposta alla sua domanda la trovo quando vide che, sui muri e sui corpi delle guardie, avevano segni lasciati da tre artigli perpendicolari e equidistanti tra loro, non c’erano dubbi era lei.
Di bene in meglio.
Una voce lo interruppe nei suoi pensieri, e voltandosi vide che Hiruzen era arrivato, e che sul braccio aveva segni di striscio di quegli stessi artigli sul braccio,
Min:<< Dove è andata?>> chiese,
Hir:<< Nel tuo ufficio e non si è ancora mossa da lì. Credo voglia vedere te, vai io mi occupo dei feriti finche non arriva la squadra medica.>>
Senza aggiungere altro si diresse verso il suo ufficio e con calma aprì la porta per entrarvi, e eccola lì seduta sulla sua poltrona che si sorreggeva il viso col palmo della mano destra, dalle cui nocche spuntavano ancora quei suoi micidiali artigli d’osso, una delle abilita ereditate dal suo clan. Vestiva con abiti da donna delle pulizie, un travestimento per intrufolarsi e sul suo bellissimo viso, circondato da una lunga chioma rosso-fuoco, c’era quella sua solita fastidiosa superiorità.
XXX:<< Ciao Minato; bello il posto in cui lavori ma il personale andava un po’ rieducato. Ma ci ho pensato io>>
Min:<<A me sembra che sappiano come trattare le ricercate internazionali, come te, Kushina Uzumachi.>>.
 
Ecco il mio battesimo dell’inchiostro, il primo capitolo della mia prima storia.
Spero che a chi ha avuto il coraggio di leggerlo recensisca per farmi notare gli errori e farmi migliorare.
Ho messo Crossover per il riferimento al potere di Wolverine che ho dato a Kushina.
Ciaooo.
  
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