Vento carezzevole , note al vento….
Odore d’acqua e….
e… ricordi….
 
Nella testa di Trent, seduto sulla spiaggia dell’ isola  dei perdenti pensava a questo…. Anzi a dei ricordi….
 
Io e lei, seduti su una panchina, chiacchiere… tante belle chiacchiere facevamo… sul tempo, sulle canzoni, sui tetti di quei palazzi in rovina, sull’ erba, sugli uccellini e di quanto fossero buoni  i toast che lei  aveva preparato (anche se erano bruciacchiati) .
E quando scendeva la sera e arrangiammo un piccolo fuocherello, noi ripetemmo ciò che avevamo fatto durante alla maratonotte , contare le stelle…. In fondo quei globi portatori di luce non sono fatti per essere contemplati…? Comunque in quel momento non mi sono mai sentito così felice in tutta la mia vita… perché anche lei lo era… quello è stato un piccolo frammento di serenità, tutto per noi, coi nostri baci…. Tutto qui….
 
Trent si ridestò da quei pensieri, con calma andò a prendere la sua chitarra e messo a gambe incrociate, prima di suonare guardò il tramonto all’ orizzonte sull’ oceano e cominciò a suonare….
 
1..2..3..4..5..6..7..8..9……ero io ,che contavo davanti a uno specchio, col viso sudato e paonazzo ripetevo   quella nenia incessante all’ infinito… mi aveva sempre portato fortuna quel numero , anche quella volta lo avrebbe fatto… giusto?
E poi sento aprire una porta, non mi volto.
Lei mi abbraccia.
Perché trema?
Mi dice di smetterla, di fare così, perché non serve a niente, mi dice di smetterla di perdere apposta le sfide… la cosa le fa sentire arrabbiata… e triste….
Dice di sentirsi  in colpa…. No,non è vero! È colpa di Duncan! Solo sua… solo…
E poi lei lo dice…
“tu che sei bravo a scrivere e a  suonare delle belle canzoni… perché sei così sordo a questo…?”
Crack!
Ho sentito qualcosa rompersi, credo che fossero stati i nostri cuori….
 
Trent smette di suonare, non riesce a continuare …. Le sue mani tremono , sente l’arrivo delle lacrime ma cerca di trattenersi , inutilmente… e infine…
 
L’aria era calda lì, nel doposhow
Ma in quel momento non sembrava un doposhow, ma un tribunale pronto a schernire e a attaccare gli agnelli sacrificali…. Perché in fondo è questa la nostra di immagine di concorrenti Tv, degli agnelli… e in quel momento lei era lì, pronta a farsi male da loro…. Ma io non volevo!non volevo! non volevo! Non volevo!!!!
Non volevo ferirla, ma era meglio così, sennò loro l’avrebbero fatto del male con quell’ arnese…
Ho preso il coraggio tra le mani e l’ho fatto, ho detto che era stata colpa mia e che non mi importava più di niente… come ciliegina sulla torta ho detto che molte fan mi scrivono le lettere….
Ma non mi  importa niente di quella roba…. era l'unico modo per salvarla da lì.... Vedevo solo il suo viso, pronto a piangere se non ci fosse stato il pubblico in studio….. una vera tortura…
 
-         oh gwen…. Scusami… ti prego scusami…. -  disse Trent scosso con la chitarra tra le mani
ormai lei apparteneva a Duncan e lui non poteva fare niente…. Niente…………..
se non sperare… già, magra consolazione… ma quello c’era….

dopo che quel venticello coccolò quel chitarrista scompigliandoli i capelli, si spostò e andò in una villa lì vicina , tutti loro erano lì ,quei ragazzi che inseguivano i loro sogni e i loro desideri.... quelli che partecipavano a quello strano reality... il venticello salì dritto a una finestra , dove una ragazza di nome courtney leggeva un libro...