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Autore: Lily Lucy Howe    20/03/2013    0 recensioni
Dal Capitolo 3
-Nonna, dove devi andare vestita così?- le disse sorpresa, osservando minuziosamente la donna sulla porta.
-Beh, devo portare te a King's Cross, non posso di certo fare brutta figura, no? La nostra è una famiglia rispettabile!- concluse la nonna, tra il divertito e il serio.
-Sei bellissima! Sembri persino più giovane...- fece Leaena con finta indifferenza, essendo pienamente consapevole del fatto che la nonna fosse suscettibile per tutto ciò che riguardava l'età.
E infatti, subito dopo, Leaena si ritrovò a correre giù per le scale cercando di salvarsi da una Amelia infuriata che inveiva dietro di lei.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Chapter one

Letters from Hogwarts

 

Magia.

Quella parola, così semplice e così piena, ma proibita in casa sua.

Era strano pensare che ora, come non mai, facesse parte di un mondo, ed era quasi certa che lo fosse, magico.

Non l'aveva ancora detto hai suoi genitori. Quella lettera, così fiera ed elegante era ancora stretta tra le sue mani, inesplorata da quelle altrui, bagnata da fredde lacrime di gioia. Il sigillo in ceralacca spezzato a metà lasciva spazio alla fantasia.
Solo socchiudendo gli occhi poteva già immaginarsi a cavallo di una scopa, sorvolare quel castello delle favole che la nonna le descriveva quand'era piccola.

Non aveva avuto il coraggio di confessare ai genitori di aver ricevuto una lettera dalla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

No, non sapeva come fare a informali dell'accaduto.

E se fosse soltanto un sogno? Insomma, la lettera era indirizzata a proprio a lei che faceva parte di una famiglia che odiava ogni minima cosa che potesse essere al di fuori dell'ordinario.

Dolore.

No, nemmeno il pizzicotto che si era data sulla gamba aveva fatto sparire la lettera.

Non era frutto della sua immaginazione, era vero, lei era una strega.

Un sorriso spuntò sul viso della giovane ragazzina di undici anni, che dalla felicità si era lanciata di peso sul letto.

Quello stesso sorriso sparì qualche istante dopo, capendo che i suoi genitore non le avrebbero mai permesso di frequentare una scuola di magia.

Freddo sospiro.

Dopo che la gioia aveva pervaso ogni angolo del suo corpo, sentiva un nuovo sentimento invaderla.

Un sentimento amaro, in grado di gelarle il sangue nelle vene; il frutto della delusione cominciò a farsi strada in lei, sempre più potente.

Quel frutto era proprio la rabbia, la stessa che vedeva nei genitori quando parlava della magia che la nonna le insegnava.

Fu pensando a quello che decise di rivelare tutto alla madre e al padre.

Se anche non fossero stati contenti, se se la fossero presa con lei per il semplice fatto di essere una giovane strega allora non avrebbe dovuto fare altro che rifugiarsi nel tenero abbraccio della nonna.

Prese la lettera, uscì dalla sua piccola camera e scivolò giù per le scale.

I genitori erano seduti al tavolo della cucina mentre seriosamente ascoltavano il telegiornale di metà pomeriggio.

Si schiarì la voce, ottenendo il risultato sperato.

Sua madre si voltò verso di lei subito, mentre il padre aspetto che il servizio terminasse; quando fu certa che entrambi la stessero ascoltando, iniziò a spiegare il motivo dell'improvviso colloquio.

Man mano che procedeva nel raccontare ciò che era successo, i visi dei suoi genitori se facevano sempre più cupi e sorpresi; solo quando mostrò loro la lettera aprirono bocca e non fu per congratularsi.

La rimproverarono per la sua scelleratezza, per la sua mancata educazione.

Con le lacrime agli occhi, abbassò lo sguardo e strinse forte i pugni prima di andarsene dalla stanza e tornare nella sua, più delusa che mai.

Non le restava nient'altro da fare, lo sapeva. Con calma disumana anche per una bambina di 11 anni, cominciò a fare i bagagli.

Nello zaino di scuola inserì più libri che poteva insieme ai suoi giochi e peluche preferiti. Dall'armadio in fondo alla stanza prese poi il borsone che usava per andare a danza e lo riempì con più vestiti che poteva, compreso quelli del balletto.

Dopo qualche ora, aveva preso tutto l'occorrente e l'aveva raccolto in due zaini e una borsa; era pronta.

Fece attenzione a non farsi notare dai genitori, intenti a riposare nella camera di fianco alla sua e scese in punta di piedi le scale.

Il peso delle tre borse la stava soffocando ma non poteva permettersi di riposare neanche un secondo.

Percorse qualche isolato, fino ad arrivare alla fermata dell'autobus; sarebbe passato di li a qualche minuto.

Non pensò ai suoi genitori e a cosa avrebbero pensato, sapeva solo che andare dalla nonna era la cosa migliore da fare.

Una lacrima le rigò il viso, scomparendo poi sulle labbra.

Qualcosa nello zaino che portava sulle spalle si mosse e ne uscì un piccolo furetto color caffè-latte. Le annusò i capelli prima di ritornare tra i libri.

Lei, Leaena Sturgess, insieme alla sua inseparabile Brioches, la cucciola di furetto, cominciavano così una nuova vita.

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L'intricata tela di Lily Lucy

Cari lettori, voglio avvisarvi che questo è solo il prologo della mia storia. L'avevo pubblicata tempo fa ma ho deciso di riscriverla e questo è il risultato. Il prossimo capitolo è già pronto.
Spero di ricevere almeno una piccola recensione, giusto per sapere se la trama interessa oppure no.
Si svolge tutto al primo anno dei malandrini ad Hogwarts, giusto perchè volevo partire dalle origini ^^

Un saluto a tutti voi,
Lily Lucy

   
 
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