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Autore: EriCrissColfer    20/03/2013    3 recensioni
"Purtroppo.. Il signor Hummel non ce l'ha fatta ed il suo cuore ha ceduto"
L'aria sembrò improvvisamente mancare e farsi pesante. Carol corse ad abbracciare Burt, che non si fermò a cacciare indietro le sue lacrime, mentre Blaine cadde a terra in ginocchio. La persona che più amavano al mondo se n'era andata. Per sempre.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Carole Hudson, Finn Hudson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'll never let you go.

Kurt e Blaine si erano ormai rimessi insieme da un po' di tempo.
Kurt, precedentemente, ci aveva provato con un ragazzo di nome Adam, il quale frequentava la NYADA, ma tutto ciò era valso davvero a poco, poiché da quando erano andati al cinema, quella volta, per scegliere "il film più romantico" e "la loro canzone", Kurt non faceva altro che pensare a Blaine :
Gli mancava il suo profumo, gli mancava la certezza delle loro mani intrecciate durante il film, gli mancava accocolarsi sul suo petto e perdersi nei suoi occhi.
Gli mancava tutto.
Gli mancava LUI.

Dopo essersi reso conto di amarlo, forse anche più di prima, cercò le parole giuste per dirlo ad Adam.. Anche se, parole 'giuste', non esistono per queste cose.
Dopo di che, era corso a casa di Blaine e lo aveva baciato senza neanche sapere cosa ne pensava l'altro.
Inutile dire che, nonostante tutto, da parte di Blainey non c'era stata alcun tipo d'opposizione.

Era venerdì sera,
Era la loro serata.
Da ormai due anni, ogni venerdì, uscivano per una cenetta romantica.

Dopo la fine delle lezioni, Blaine aveva accompagnato Kurt a casa.. Ed erano rimasti d'accordo di vedersi alle 21:00 al "Bel Grissino".

Ovviamente arrivó prima Blaine: aveva fatto tutto con estrema calma ed era pure arrivato con dieci minuti di ritardo.. Ma non se ne preoccupava, poiché sapeva che Kurt avrebbe sicuramente fatto tardi.

Aspettò una quindicina di minuti, ma del suo ragazzo non c'era nemmeno l'ombra! Così, dopo altri svariati minuti, provò a chiamarlo.
"Ehi, sei già lì?"
"Ehi, sisi. Tu dove sei?"
"Sto partendo adesso da casa, 5 minuti e sono da te!"
Così dicendo staccò la chiamata e mise in moto la macchina.
C'era molto traffico per strada quella sera, allora decise di prendere un'altra strada. Era una stradina di campagna, non percorsa frequentemente per colpa degli incidenti che ne avvenivano.
Prese il bivio che portava a questa strada, e andò. Purtroppo c'era molta nebbia e non vide una freccia che indicava l'uscita per tornare in città, e si perse.
Blaine, aveva detto tre volte alle cameriere che aspettava qualcuno, così decise di ri-chiamarlo.
Kurt prese il cellulare dalla tasca, sentendolo vibrare, e vide una chiamata in arrivo da:
"Blaine! Sono per strada, c'era traffico ed ho dovuto prendere un'altra strada per arrivare prima. Sto facendo più veloce che posso, giuro!"
"Ehi calmo, volevo solo avvertirti che la cameriera è venuta tre volte a chiedermi cosa volessi ordinare. Magari ordino anche per te."
"Ah, okay. Uhm, beh ordina il solito. Arrivo prima possibile, ti amo."
"Okay, ti amo anche io."
Mentre sfrecciava sulla strada, Kurt aveva voglia di ascoltare musica. Accese la radio, ma nulla di interessante, allora decise di inserire un suo CD. Si sporse verso il cruscotto.
Successe tutto in un attimo. Un suono di metalli che sfregavano tra loro ed il clacson che non smetteva di emettere un fastidiosissimo suono, e poi soltanto una luce bianca ed il vuoto.
Dei ragazzini ubriachi erano andati, con il loro suv addosso all'auto di Kurt.
Kurt non era sveglio, forse semi-coscente, ma riusciva a distinguere delle voci intorno a lui.
"Chiamate la dottoressa Nancy, abbiamo un codice rosso. Trauma cranico ed evidenti ferite profonde."
Sussurrò il nome di "Blaine", ma subito dopo di nuovo il vuoto.
Gli infermieri lo portarono d'urgenza in sala operatoria, Kurt era svenuto di nuovo ed aveva il polso debole.

Passarono altri 30 minuti, e di lui nessuna traccia, quando finalmente ricevette una chiamata
"Pronto?"
"Signor Blaine Anderson?"
"Si, sono io. Chi parla?"
"Sono l'infermiera Bernadette dal "General Hospital". Lei è per caso un amico o conoscente del signor Hummel?"
Blaine sentì il sangue congelarsi nelle vene al solo suono della parola "ospedale" e riuscì a fatica a deglutire.
"S-sono il suo fidanzato. G-gli è s-successo qualcosa?"
"Oh, buon Dio. Ci dispiace avvertirla in questo modo, ma il signor Hummel ha avuto un incidente ed ora è in sala operatoria. Ha subito un forte trauma cranico e-"
Blaine non sentì il resto delle frase. Il suo cervello di spense a "Il signor Hummel ha avuto un incidente". Se non fosse stato seduto, probabilmente sarebbe caduto a terra perchè era sicuro che le gambe non l'avrebbero sostenuto. Cominciò a tremare visibilmente e boccheggiava, ma una voce dall'altra parte del telefono lo risvegliò dalla sua trance.
"Pronto? Signor Anderson è ancora in linea?"
"S-si. 10 minuti e sono lì."
Corse via dal ristorante, si mise in macchina e premette il piede sull'accelleratore. Pregava a bassa voce mentre sentiva gli occhi inumidirsi e cominciava a vedere la strada appannata, ma si asciugò le lacrime con il dorso della mano. Non poteva arrendersi, doveva essere forte. Lo doveva a Kurt e lo doveva a se stesso.
Arrivò in 15 minuti in ospedale e chiese ad un infermiera che passava di Kurt, ma l'infermiera non sapeva nulla e gli consigliò di chiedere alle "infomazioni". Lì c'era Bernadette, o così era scritto sul cartellino che aveva appuntato al petto.
"Lei deve essere il signor Anderson"
"Sono io." disse con voce tremante.
"Venga con me"
L'infermiera sembrava molto gentile e cortese, ma a Blaine non poteva importare di meno in quel momento.
Bernadette lo condusse in una stanza dove già c'erano Burt, Finn e Carol.
Burt lo guardò per un istante, ma corse ad abbracciarlo.
"E' tutta colpa mia, Burt. Io gli ho detto che era in ritardo e che la cameriera era venuta tre volte da me. E' colpa mia se ha avuto l'incidente. E' colpa mia se morirà. No, non può morire, io lo amo. Voglio sposarlo un giorno. Dovevo esserci io al posto suo, non è giusto!" riuscì a dire Blaine tra i singhiozzi che si fondevano alle lacrime amare, sul petto di Burt che non diceva una parola. Si limitava a guardare in alto e sospirare per cacciare indietro le sue di lacrime e a battere la mano destra sulla sua schiena, mentre con la sinistra lo teneva stretto.
Passarono le ore ed erano ancora tutti e quattro seduti su un divanetto, quando all'improvviso la porta si aprì ed entrò una donna alta, magra, poteva avere circa 30 anni, con lughi capelli rossi ed indossava un camice bianco, mentre teneva in mano una cartellina.
"Signori, purtroppo Kurt ha subito diverse ferite nella parte destra della testa. E' svenuto varie volte, abbiamo provato tutte le volte a rianimarlo, ma non c'è stato nulla da fare. Il signor Hummel è entrato in coma."
Finn e Carol trattennero il respiro, mentre Burt e Blaine cominciarono a tremare. Le pupille che diventavano sempre più piccole ed il battito che accellerava.
"Se uno di voi vuole vederlo, può seguirmi."
Blaine e Burt si fissarono per svariato tempo dove regnava il silenzio, quando Burt parlò
"Vai tu, non sono sicuro di voler vedere in che condizioni si trova mio figlio, al momento."
Senza dire una parola, Blaine di alzò e seguì la dottoressa per un lungo corridoio.
Lo condusse in una stranza semi-illuminata dove al centro c'era un letto con sopra il suo Kurt. Aveva gli occhi chiusi, tanti fili attaccati al suo petto, flebo alle sue braccia ed era collegato ad un respiratore artificiale.
A Blaine sembrò mancargli il fiato in gola e rimase, per una quantità indefinibile di tempo, sulla soglia della porta. Poi si decise e si avvicinò.
Si sedette accanto a lui e gli prese la mano, le lacrime cominciavano a rigargli il viso e delle goccioline cadevano.
"A-amore mio. I-io giuro che n-non volevo"
Era dura vedere l'amore della sua vita in quello stato, sapeva che poteva sentirlo in qualche modo, ma non trovava proprio la forza di parlare. Scoppiò a piangere e si piegò sulla sua mano tenendola ben salda tra le proprie e versò tutte le lacrime che il suo corpo gli permise di versare.
"E'-è stata tutta colpa mia." riuscì a dire con la voce rotta dal pianto e ridotta ad un sussurro.
Rientrò la dottoressa e gli si spezzò il cuore a vedere quella scena, ma doveva avvisarlo che non poteva più stare lì.
Lo baciò sulle labbra e gli soffiò un "ti amo" sopra, mentre una lacrima gli cadeva sulla guancia.
Tornò da Burt,Finn e Carol, con gli occhi rossi e gonfi, mentre Finn correva ad abbracciarlo.
Pianse di nuovo, proprio non riusciva a trattenersi.
Aveva insistito per rimanere tutta la notte con loro.
E lo fece anche il giorno successivo e quello dopo ancora, e così per 23 giorni. Andando a casa solo il tempo necessario per lavarsi.
Finchè, il 23esimo giorno, le cose peggiorarono.
Scatto un tipo di allarme e 5-6 dottori corsero nella stanza di Kurt. Blaine stava per correre dentro, ma fu fermato da Burt.
"Figliolo, peggioreremmo solo le cose se entrassimo, aspettiamo qui!"
Dopo un interminabile arco di tempo, che sembrò infinito, uscì la dottoressa Nancy.
"Purtroppo.. Il signor Hummel non ce l'ha fatta ed il suo cuore ha ceduto. Ci dispiace tanto. Le nostre condoglianze, signori."
L'aria sembrò improvvisamente mancare e farsi pesante. Carol corse ad abbracciare Burt, che non si fermò a cacciare indietro le sue lacrime, mentre Blaine cadde a terra in ginocchio. La persona che più amavano al mondo se n'era andata. Per sempre.
-
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Blaine si svegliò di soprassalto, con il cuore che batteva irregolarmente ed il respiro affannoso.
Ci mise un pò per regolarizzare il battito ed il respiro e capire che era tutto un sogno, o meglio un incubo.
Si voltò e vide Kurt al suo fianco, che dormiva beatamente, con la sua solita espressione angelica.
Sospirò e si distese al suo fianco, con il petto rivolto verso la sua schiena. Passò un braccio intorno alla vita di Kurt, respirando il suo profumo, sussurrò un "Non ti lascerò mai andare" contro i suoi capelli. Poi si addormentò, in quella stessa posizione, con il sorriso in volto.




NdA:
Faccio schifo, lo so :c
Aaaallora, è la mia prima Klaine, uh **
Non so perchè ho scritto questa "cosa", solo.. Mi andava di scriverla. Colpo di genio, se così si può chiamare AHAHAHAHAHAHAHA
GRAZIE alla mia beta, Shiner LegolasOakenshield ♥ 
Se siete interessati al Signore degli Anelli, lei sta scrivendo una ff che trovo a dir poco stupenda ç_ç
Ecco il link c:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1502193&i=1
Okay, me ne vado per la vostra gioia, fatemi sapere cosa ne pensate c:
-Eri

   
 
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