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Autore: GuiltyLynn_94    20/03/2013    5 recensioni
Con questa piccola one shot ho voluto dare un finale diverso a tutte quelle fanfic in cui Bulma è malata di tumore, spero che vi piaccia! ^^
(tratto dalla storia): Lei non aveva mai desiderato niente in cambio per quel fortissimo sentimento che la legava indissolubilmente a Vegeta, lei voleva soltanto amarlo, non le interessava affetto se lui ricambiasse.
Ora, era lui che aveva deciso di rimanere con lei.
Per sempre, fino alla fine.
Read and enjoy ^^
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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TOUCH A STAR FOR YOU …
 

 
 
Era il giorno di San Valentino, il dodicesimo San Valentino che passavano insieme.
Vegeta non aveva mai avuto cura di quelle “sciocchezze terrestri”, ma da due anni a quella parte le cose erano cambiate.
Da quando aveva conosciuto Bulma, e da quando – un tempo si sarebbe maledetto solo per averlo pensato! – si era follemente innamorato di quella petulante, cocciuta e bellissima scienziata, era diventato più terrestre, e se prima la cosa lo repelleva, ora ci si stava abituando … quasi gli piaceva.
Anche se non l’avrebbe mai ammesso, pensava che avrebbe passato tutta la sua vita con quella turchina tutta pazza e con i loro due meravigliosi bambini, uno più pestifero dell’altra.
Ma si era sbagliato.
Da due anni a quella parte era successo qualcosa di orribile, qualcosa che mai il Principe dei Sayan aveva anche solo pensato potesse capitare a Bulma …
Quel dannato tumore aveva cambiato le loro vite.
All’inizio, Vegeta non voleva crederci, si era convinto che fosse solo una mera strategia della donna per ottenere più attenzioni da parte sua, ma non poteva ignorare la realtà all’infinito.
La sua piccola e fragile terrestre l’avrebbe abbandonato.
Per sempre.
Non avrebbe mai pensato di potersi innamorare, da giovane, ma da quando aveva conosciuto lei aveva cominciato ad avere una diversa concezione delle cose “strane”: ormai si era abituato a draghi parlanti che comparivano all’improvviso uscendo da sette sfere minuscole, tanto per fare un banale esempio.
Tutto si sarebbe potuto aspettare dalla vita, ma quello che stava succedendo alla sua donna proprio no.
Avrebbe dato la sua vita per salvare quella di Bulma, come già in passato aveva fatto, ma questa volta il nemico che minacciava di distruggerla non era un pallone gonfiato rosa in sovrappeso, né una cavalletta geneticamente modificata, e tantomeno una viscida lucertola albina …
Era qualcosa contro il quale nemmeno un guerriero Sayan avrebbe mai potuto farcela, qualcosa di meschino e subdolo che stava consumando la sua bellissima turchina da dentro.
Da quando aveva cominciato ad accettare la cosa, aveva capito che il massimo che potesse fare per lei era donarle l’amore che, per tutti quei anni, lei aveva dato a lui.
Lei non aveva mai desiderato niente in cambio per quel fortissimo sentimento che la legava indissolubilmente a Vegeta, lei voleva soltanto amarlo, non le interessava affetto se lui ricambiasse.
Ora, era lui che aveva deciso di rimanere con lei.
Per sempre, fino alla fine.
Stavano volando sui monti Paoz, in direzione del mare.
Lei amava il mare, azzurro come i suoi occhi e i suoi capelli, fresco, movimentato e misterioso allo stesso tempo …
Proprio come lei.
L’aveva avvolta il una decina di coperte invernali, nonostante fosse quasi maggio – non voleva che si prendesse nemmeno un accenno di tosse – e se la era caricata in braccio, deciso, almeno per quella volta, a festeggiare un degno San Valentino con lei.
La donna che gli aveva invaso il cuore.
- Siamo arrivati? – una vocina flebile lo distrasse dai suoi pensieri, facendolo trasalire – comincia a girarmi un po’ la testa … - .
- Aspetta, ci siamo quasi – leggermente preoccupato, le donò un bacio sulla fronte e le sorrise.
Da quando aveva capito che non avrebbe potuto trascorrere tutta l’eternità con la sua dolce metà, aveva dato un poderoso calcio all’orgoglio e aveva accolto a braccia aperte la tenerezza.
Dopo pochi minuti, atterrarono sulla morbida e calda spiaggia.
Vegeta, nonostante la moglie cercasse di divincolarsi in tutti i modi da lui, stringeva la scienziata al suo corpo.
La fece poi sedere su una roccia liscia e le sistemò le coperte.
- Ti piace? – le domandò baciandole dolcemente le labbra.
Bulma era stupita e in adorazione del posto in cui il suo Vegeta l’aveva portata: era una spiaggia piccola, ma che si trovava in un’insenatura naturale e nella quale le numerosissime pietre lisce riflettevano all’interno delle pareti la luce della Luna.
- Amore … è bellissima … - aveva quasi le lacrime agli occhi.
Prima, non avrebbe mai creduto che il suo uomo potesse essere capace di quei gesti tanto dolci …
Un tempo era uno spietato guerriero sanguinario, che uccideva a sangue freddo bimbi innocenti e poveri anziani indifesi, adesso invece, grazie al suo amore, era diventato un terrestre.
Un meraviglioso terrestre.
- Mmm … tu lo sei di più … - sorrise il moro, prendendole la nuca con una mano e baciandola con passione.
Rimasero lì per ore abbracciati a fissare il cielo, pieno di stelle lucenti, e Vegeta non poté fare a meno di pensare che quei punti luminosi non erano nulla in confronto ai suoi occhi azzurri.
- Tesoro! Una stella cadente! – esclamò all’improvviso Bulma.
- Una che? – chiese Vegeta spaventato, ignorando completamente il significato di quella parola.
- Non sai cos’è una stella cadente? Allora … - e sorridendo spiegò al moro il significato di quella parola.
- Uhm ... quindi, tu puoi esprimere un desiderio, ma te lo devi tenere per te, perché sennò non si avvera? - .
- Esatto … quindi chiudi gli occhi e esprimi il tuo desiderio! – esclamò la scienziata, strizzando i suoi e puntando il piccolo naso all’insù verso il cielo, come una bambina.
Vegeta riconobbe in lei l’espressione della loro meravigliosa Bra, quella bambina che aveva portato loro tanta gioia dopo la guerra contro Majin Bu e gli aveva fatto capire qual’era il suo posto.
Con Trunks era stato tutto più difficile … lui era scappato, come un codardo, temendo di non essere pronto per affrontare tutto quello che gli si prospettava davanti.
Solo un anno dopo aveva capito il suo madornale errore, e da quel momento aveva cercato di recuperare con lui tutto il tempo che si era lasciato sfuggire come un idiota.
“Fa che il mio amore sia felice”.
“Fa che rimanga qui con me”.
Ognuno espresse il loro desiderio, dopo di che Vegeta si girò verso Bulma e la baciò con tenerezza.
Fecero l’amore lì, in quella grotta isolata dal mondo, lo fecero come se quella fosse l’ultima volta …
Bulma, nonostante la malattia, voleva donare al suo Sayan tutto l’amore di cui egli aveva bisogno, e voleva fare in modo che egli ne conservasse una parte da dare ai loro figli quando lei sarebbe venuta a mancare per sempre.
Vegeta, nonostante la malattia, trovava la terrestre sempre più bella, e poco gli importava se la sua pelle diventava sempre più sottile e pallida, poco gli importava se, quando le carezzava la testa, gli rimanevano turchini capelli tra le dita, poco gli importava se di lì a poco sarebbe rimasto solo … sarebbe vissuto per sempre nel dolce ricordo di lei.
- Vegeta – sussurrò Bulma all’alba del giorno dopo, stringendo forte il suo Sayan – questo è stato il più bel San Valentino di tutta la mia vita - .
- Anche il mio – rispose lui, ricambiando la stretta.
E ricacciando indietro una prepotente lacrima nata dalla semplice consapevolezza che sarebbe stato anche l’ultimo.

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Accidenti, ma da quanto tempo era lì?
Ore, giorni forse, o soltanto minuti, secondi?
Non lo sapeva più …
Quel giorno era successo tutto così velocemente …
Si era svegliato, aveva trovato Bulma svenuta in bagno, e quando si era ripresa, aveva cominciato a vomitare, anche sangue.
Si era sentito morire a quella vista, ma in quel frangente doveva mostrarsi forte, perché se avesse lasciato prevalere le emozioni, probabilmente lei sarebbe morta in quel momento.
L’aveva caricata di peso sulle spalle e portata volando a tutta velocità all’ospedale, fregandosene delle persone che lo stavano osservando come se fosse un fantasma.
Poi, l’aveva lasciata a malincuore nelle mani dei dottori.
Non sapeva da quando tempo era lì ad aspettare, ma sapeva fin troppo bene di non poter fare niente per aiutarla.
Finalmente, dopo un tempo che parve infinito, un dottore uscì dalla camera in cui si trovava Bulma.
Si avvicinò a lui con un’aria lugubre, che non fece altro che accrescere l’ansia e la preoccupazione in Vegeta.
- Signor Brief? – gli chiese serio.
- Sì - .
- Ecco, vede, sua moglie … - .
- Non ci giri troppo attorno – sbottò secco Vegeta – mi dica solo se è ancora viva o no … - con una fatica immane trattenne una piccola lacrima che gli inumidì gli occhi.
- Venga con me – il dottore aveva capito che Vegeta era un uomo di poche parole, che all’apparenza sembrava disinteressato e freddo, ma che in realtà amava sua moglie e i suoi figli più di quanto amasse se stesso.
Il Sayan lo seguì titubante … non aveva idea di cosa si sarebbe trovato di fronte, e non sapeva nemmeno se avrebbe retto alla vista del corpo di Bulma, la sua Bulma, senza vita.
Avrebbe retto alla vista di quel corpicino, così bello e così dolce, senza vederlo animato dal suo soffice respiro?
Sarebbe riuscito a vivere senza di lei?
Non lo sapeva, ma avrebbe dovuto farlo … per i suoi figli.
Entrò nella stanza dopo il dottore e quello che vide, per un secondo, gli fece esplodere un’immensa gioia nel cuore.
Sua moglie era seduta su un divanetto di pelle avorio, era viva, respirava … c’era ancora.
Ma poi si accorse che teneva la testa tra le mani e che piangeva.
Sentì una fitta al cuore nel vedere sua moglie in quello stato … pareva disperata, il suo petto era sconquassato da singhiozzi potenti e tremava come una foglia al vento.
Aveva pianto così solo alla morte di sua madre, quindi ciò che la spaventava doveva essere orrendo.
Le si avvicinò e la chiamò con voce sommessa.
Lei alzò la testa e, appena lo vide, a fatica si rimise in piedi e gli corse incontro, saltandogli al collo.
- Vegeta … è finito … via, è via … tutto … - il povero Sayan, troppo scosso dalle emozioni, non aveva la forza di interpretare le parole sconclusionate della moglie, quindi aspettò che si calmasse per riuscire a capire il significato di ciò che stava dicendo.
Lei lo guardò negli occhi e sorrise.
- Se n’è andato … sono guarita … il tumore, non c’è più … - .
Nel sentire quelle parole, il cuore di Vegeta si mise a fare le capriole dalla gioia e dalla felicità.
- Cosa … ? Non c’è più? Davvero … - .
Vegeta era un Sayan, anzi, se vogliamo dirla tutta, era il Principe dei Sayan.
Era stato educato, fin da piccolissimo, a non mostrare le proprie emozioni di fronte a nessuno, per non essere ritenuto un debole.
Non doveva far capire al suo nemico quali erano le sue debolezze, doveva sembrare indistruttibile.
Ma in quel momento, i fronte alla notizia che la donna che amava più di se stesso e che avrebbe amato per sempre non sarebbe morta e sarebbe rimasta con lui, tutti i suoi sani princìpi morali del popolo Sayan andarono a farsi friggere.
Rideva e piangeva allo stesso tempo, stringendo la sua bellissima donna tra le braccia, baciandola e gridando parole sconnesse di gioia e di felicità.
Il dottore li guardava contento e commosso … erano proprio una bella coppia, ed era sicuro che non si sarebbero mai lasciati.
- La chemioterapia ha fatto il suo effetto – spiegò poi ai due coniugi durante un breve silenzio – ma, se devo dirla tutta, quello che davvero ha guarito la signora Brief è stato l’amore … e non è certo un modo di dire! Vedete, gli ormoni dell’amore e della felicità, dalle analisi, risulta che hanno lavorato molto, e che hanno notevolmente contribuito alla guarigione. - .
Bulma sorrise guardando Vegeta, il quale era arrossito.
Quando se ne andarono dall’ospedale, Bulma baciò il suo Sayan, che la strinse forte a sé.
- Grazie tesoro, mi hai salvato un’altra volta – gli sorrise.
- Stupida – rispose lui, cingendole i fianchi – sei tu che hai salvato me, tanti anni fa … grazie - .
 
 
Genteeee, sono tornata (Noooo! Nd Tutti)^^
Allora, ve gusta questa one shot? Per una volta volevo capovolgere il destino di una Bulma già data per spacciata … non sopporto le fanfic in cui la mia eroina muore!!! u.u ^^
Lasciate una piccola recensione^^ ciao^^
  
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