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Autore: thelandofstories    20/03/2013    5 recensioni
Dal testo: "E, come tutte le sere, mentre si trovava già in macchina, diretto a casa Smythe, si riprometteva di non caderci più.
Di non mentire più.
Di smetterla di fare il doppiogioco."
Kurtbastian/Klaine.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Secondi.
Minuti.
Ore.
Giorni.
Settimane.
Mesi.
 
"Quant'è che va avanti, Kurt?"
"Non lo so. Penso qualche settimana."
Sempre un continuo battibecco con sé stesso. Nessuno sapeva quella bugia. Nessuno poteva e nessuno doveva sapere la verità.
 
"E ti sembra giusto?"
"No, non mi sembra giusto."
All'ultima domanda, un mugolio di disapprovazione, sfuggì dalle sue labbra, quasi come se avesse sentito una lama trafiggergli il petto.
No. Non era giusto. Non lo era per niente.
 
"Allora perché continui?"
Questa volta non si rispose. Si limitò a fissare il vuoto davanti a sé, con quei suoi grandi occhioni azzurri, quasi uguali a quelli di un bambino, ma, a differenza di quest'ultimo, lui riusciva a mentire.
 
Mentiva alla famiglia.
Mentiva alle sue migliori amiche.
Mentiva a Blaine. Al suo Blaine.
 
"Perché, Kurt? Perché? Cosa ti ha fatto di male, Blaine, per meritarsi di essere tradito, con Sebastian?"
Altro mugolio, ma, questa volta, leggermente più forte, quasi, veramente, qualcosa l'avesse colpito, togliendogli il respiro.
Eppure, il nome di Sebastian, gli rimbombava nella testa, quasi fosse vuota.
Perché era vuota.
 
Era vuota come tutte le volte che, mentre era con Blaine, non faceva altro che ripensare alla sera precedente, dove, lui e Sebastian, erano riusciti ad amarsi, senza gli occhi indiscreti della gente.
Era vuota come tutte le volte che, sempre mentre era con Blaine, al Lima Bean, arrivava la Mangusta, fingeva di provarci con Blaine, il suo Blaine, mentre, invece, nascondeva, nell'interesse verso il moretto, l'interesse per Kurt, sorridendogli con quel ghigno che tanto lo terrorizzava e scrutandolo, con quei suoi smeraldi intrisi di passione e di malizia, come a fargli intendere che quella sera, lui si sarebbe dimenticato di quello che chiamava l'amore della sua vita. Come accadeva tutte le sere.
Era vuota come quando arrivava la sera e lui fuggiva, letteralmente, a casa Smythe, per lasciarsi amare da Sebastian che, in quel momento, diventava il suo Sebastian.
Lui aveva l'esclusiva su Sebastian.
Sebastian aveva l'esclusiva su di lui.
Non si era mai concesso a Blaine. Solo con Sebastian riusciva a fare l'amore.
 
"Ti amo, Sebastian. Ti amo, Blaine"
Lo aveva detto ad entrambi.
Amava entrambi.
 
"Ma si possono realmente amare due persone così diverse?"
Questa volta se lo chiese a voce alta, sospirando; uno di quei sospiri che, una volta emessi, ti scuotono il petto.
 
Tradiva Blaine quando stava con Sebastian.
Tradiva Sebastian quando stava con Blaine.
 
Da un lato aveva Blaine: l'amore dolce, quello romantico, quello delle sorprese, quello degno dei film d'amore, quello dove bastano le carezze, qualche ti amo sussurrato e qualche piccolo bacio a fior di labbra, per essere felice.
Dall'altro aveva Sebastian, completamente l'opposto: lui era l'amore passionale, quello che ti coinvolge, quello che ti toglie il respiro, quello che sai che non ne avrai mai abbastanza, quello che, anche dopo giorni, senti ancora il suo profumo sulla pelle, e vedi i segni del suo possedimento.
 
Sebastian adorava marchiare Kurt. Amava vederlo in imbarazzo e amava mandarlo in crisi con un semplice succhiotto un po' più esposto. Strano che, ancora, nessuno si chiedeva come mai, Faccia da checca, andasse ancora in giro con la sciarpa in piena Primavera.
 
"I-io non posso rinunciare a nessuno dei due."
Mormorò, a sé stesso, sempre standosene seduto sul suo letto, a gambe incrociate, con un cuscino stretto al petto, guardando l'enorme orologio appeso al muro della sua camera.
 
Era presto per andare da Sebastian.
Era tardi per andare da Blaine.
 
Sapeva che quello che faceva con Sebastian, a Blaine, era sbagliato. Tutte le volte si riprometteva di non caderci.
 
-SMS; ore 22:30. From: Sebastian.-
 
"Kurt, lo sai che non mi piace quando ti fai desiderare.
Vieni qui. Ti voglio da morire."
 
Ma, esattamente come tutte quelle settimane, ci cadde di nuovo. Non poteva fare a meno di lui. Non voleva.
E, come tutte le sere, mentre si trovava già in macchina, diretto a casa Smythe, si ripeteva di non ricaderci più.
Di non mentire più.
Di smetterla di fare il doppiogioco.
 
Ma, come tutte le sere, appena vedeva quegli smeraldi, che erano gli occhi di Sebastian, che lo bramavano, che lo volevano, che lo cercavano, si diceva che sarebbe stata, per sempre, una bella bugia.


Angolo scrittrice:
Sono sempre la solita pazza sclerata di Can you blow my Whistle, baby? che, questa volta, si è cimentata con una Klaine/Kurtbastian. Più Kurtbastian, che Klaine. LOL
.. Colpa della mia migliore amica se mi è venuta la fissa per l'ultima coppia, ma non mi dispiacciono.
Più che altro mi fa piacere sapere che c'è gente che legge i miei scempi e mi rende orgogliosa delle mie boiate!

See Ya'!


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