and
i’m just triyng to fix you
“Bas!”
Esclamò Kurt, rannicchiandosi sul divano di pelle
bianca del salotto “Ho paura, qualcosa ha appena colpito il
tetto della casa
disabitata, l’ho visto!” Hummel strinse le
ginocchia al petto, tirando i piedi
sulla pelle bianca del divano. Si sentiva indifeso, triste e proprio
quella
sera Sebastian Smythe aveva deciso di guardare uno di quei film
dell’orrore
squallidi, ma terrorizzanti e che ti entrano nella testa.
Ora, per colpa
di Sebastian, Kurt credeva che il Creeper,
quel mostro alato che resiste ad ogni arma umana e che ritorna ogni 23
anni
alla ricerca di carne umana di cui cibarsi, esistesse davvero.
Sebastian aveva cercato di tranquillizzarlo, ma non ci era riuscito.
Era così
da ore ormai e probabilmente aveva ancora l’immagine di quel
corpo scheletrico
e allo stesso tempo fortissimo stampata nella memoria.
“Kurt,
è solo un film, non esiste un Creeper pronto a
mangiarti o a svegliarsi alla ricerca della tua carne profumata di oli
francesi.”Smythe sorrise, rimanendo di spalle, vicino al
piano cottura a
preparare un camomilla al suo ragazzo, magari con un goccio di miele,
così
sarebbe riuscita a mandarla giù meglio.
“Come
fai a dire che non esiste? E se poi esiste davvero?”
Chiese Kurt, scioccamente. Era sicuro di aver visto qualcosa, era
così convinto
che aveva già programmato di dormire con una torcia tra le
mani per illuminare
la stanza al minimo rumore.
“Sii
realista, sei adulto, non puoi credere ancora ai mostri
sotto al letto, nessuna checca alla tua età lo
fa.” Disse Sebastian, spegnendo
il fornello sul quale bolliva la camomilla e prendendo una tazza con su
scritto
New York is my life. Prima di
versare
il liquido giallognolo nel contenitore di porcellana,
mise un cucchiaino di miele che aveva sciolto in precedenza e poi
cominciò a
versare i liquido in maniera chirurgica, per niente superficiale.
“Ma se
esistesse davvero, tu mi proteggeresti o fuggiresti
via a gambe levate?” Chiese Kurt, voltandosi verso la
penisola della cucina e
notò che Sebastian, con quel fisico longilineo, anche un
po’ sproporzionato
anche a causa della sua testa, si avvicinava a lui con un sorriso
stampato in
volto, che Hummel interpretò a modo suo. “Ecco, lo
sapevo, scapperesti con un
altro e mi lasceresti su un autobus in pasto a quel Creeper.”
Sebastian
poggiò i gomiti sullo schienale del divano bianco e
porse la tazza di porcellana a Kurt.
“Secondo me, se continui a nominarlo, alla fine
arriverà e ti divorerà in un
sol boccone.” Sorrise malignamente.
Kurt
spalancò la bocca e il terrore gli invase gli occhi.
“Sei… Sei sicuro?” Chiese terrorizzato.
“Sono
così sicuro che non me ne andrò quando
arriverà”
Sebastian si sporse in avanti e si spostò leggermente a
lato, cingendo il
corpicino di Kurt nelle sue lunghe braccia e schiacciandolo contro lo
schienale
per stampargli un bacio sulla guancia. “A volte sei proprio
stupido. Non verrà
nessuno, non esiste nessuno, qui dentro ci siamo solo io e
te.” Aggiunse, con
un tono di voce così basso che il respiro di Sebastian si
ruppe così dolcemente
contro la pelle di Kurt da provocargli un leggero solletico.
“Nessuno
…” Ripeté Hummel, sospirando per poi
liberarsi da
quella stretta e scattare in piedi sulla seduta del divano.
“Ma se poi arriva
qualcuno durante la notte e mi porta in un posto sperduto, tipo una
strada
solitaria, tu cosa faresti?” Chiese, facendo infrangere le
sue parole contro il
sorriso sfacciato di Smythe. “Cos’hai da ridere? Io
ti sto parlando di
eventualità serie.”
“Rido
perché sei così carino quando sei spaventato,
diventi
tutto rosso e poi cominci a blaterare, te l’aveva mai detto
qualcuno?”
Sebastian tese le braccia verso Kurt, aiutandolo ad aggrapparsi a lui.
Lo fece
scendere e lo strinse forte a sé, “Nessuno mai ti
porterà via da me.” Disse
quando sentì che il volto del suo ragazzo era completamente
sprofondato nel suo
petto, “Tu sei solo mio e se succedesse qualcosa a te,
morirei.” Gli accarezzò
dolcemente la schiena, poi sentì che Kurt si muoveva.
Alzò
la testa da quel paradiso leggermente odoroso di tabacco
e si perde in quello smeraldo meraviglioso. Senza dire nulla, Kurt,
rimase a
fissarlo, finché Sebastian non sentì la
necessità di un contatto maggiore. Si
abbassò leggermente, lasciando che il suo collo si piegasse
per quella
necessità necessaria a raggiungere il volto di Hummel.
Fu un contatto tenero e casto
tra le loro labbra, che sapeva
d’amore, che sapeva di sincerità. Non avevano
bisogno di dirsi nient’altro,
erano sicuri che non si sarebbero più lasciati.
Perché
Sebastian sopportava Kurt, anche quando aveva paura di uno stupido film
dell’orrore.
Allora, mie care pinguste e non, il mio passaporto(?) per la challange. Che dire? Doveva essere di 500 parole, ma non potevo contenere i miei feelinfs e perciò sono arrivata a 700 parole. Amo il film che ho citato e posso dire che il mostro era davvero inquietante, non biasimo Kurt perchè anche io sono rimasta sveglia per tutta la notte la prima volta in cui l'ho visto. Mi ha fatto un po' schifo, ma non poi così tanto. Mi piaceva la contrapposizione tra il Kurt sicuro di sé che guarda i musical e si sente a suo agio e il Kurt smerrito che guarda film horror <3.
Spero sia piaciuta anche a voi <3
Grazie alla mia amata Crispy per il betaggio, ti amo e la Nagron tornerà insieme!
- strifylover <3
ps; alla fine il famoso Creeper è questo qui