Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: giuustinofagiolino    20/03/2013    1 recensioni
Can fight for your dreams, so dance is my dream.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Hei Meg, che hai? Abbiamo una bellissima notizia per te' disse euforica mia madre entrando in camera mia, col sorriso a trentasei denti mentre io ero stesa sul letto con Skype aperto sul pc. Roteai gli occhi, tutta quella sua euforia mi faceva vomitare poi feci segno come per dire 'spara'.
'Io e tuo padre abbiamo preso una decisione. Poiché tu sei l'unica figlia femmina che abbiamo e quindi a cui possiamo passare la tradizione, ti abbiamo iscritto ad una scuola di ballo e nel tardo pomeriggio avrai la prima prova.' Prese  fiato. 'Non sei contenta?'
Oh cazzo, cioè cosa avevano fumato. Io? La danza? Hahahahhaahah, cos'era? Un film horror o una parodia di un non so cosa? Mi fermai a guardarli ed erano ancora tutti sorridenti, credevo stessero scherzando. Mi uscì un sorriso, poi scoppiai in una risata. Li riguardai negli occhi, scrutai bene e conclusi che non stavano scherzando.
'Di che genere si tratta?' cacciai fuori la prima cosa che mi passò per la mente. La cosa si faceva seria.
'Danza classica' affermò entusiasta.
'Dovrei anche indossare il tutù?' chiesi preoccupata, il mio viso era sempre più serio. Sarei andata lì per farmi ridere alla spalle ed essere umiliata per tutto il resto della mia vita. No, non se ne parlava. Già devo lottare con quegli stupidi dei miei fratelli che a diciasette anni sembra che hanno un cervello di un criceto sottosvillupato. 
I miei annuirono, non scherzavano.
'Dai, andrà tutto bene' sorrise mio padre, 'fai la doccia, lavati i denti e indossa una tuta e andiamo è già tardi.'
Erano le sei, cosa intendeva per tardo pomeriggio? Comunque andai in bagno e  mi spogliai di quella felpa e i pantaloni della tuta e li buttai nell'apposito cestino. Mi buttai sotto la doccia e pensai a quello che mi sarebbe successo dopo e in tutto il resto della mia vita. Cioè forse non ero davvero un disastro perché non ho mai ballato in tutta la mia vita, ma ci pensate? Una come me, dai pantaloni e le maglie per venti persone e le converse? Secondo me l'unica cosa che ballano quì sono i vestiti.
Uscii dalla doccia e mi infilai la solita felpa e pantaloni perché erano le uniche cose che compravo. Passai un'asciugamano veloce nei capelli per poi far cadere l'ammasso sulla schiena. Li asciugai il più veloce possibile ma non del tutto e mi mancava ancora preparare la borsa. Infilai le uniche cose che mi passarono per la mente.
George mi avvisò che mamma già era uscita a prendere l'auto e corsi fuori. Non so cosa intendesse per tardo pomeriggio ma l'unica cosa che sapevo è che erano le sette e mi trovavo ancora nel garage di casa mia.
Premette il piede sull'accelleratore ma per quanto più veloce potessimo fare c'era sempre un minimo di ritardo. 
'Signorina, la prima lezione e già in ritardo se vuole continuare questo corso non esigo che accadino questi eventi. Ci siamo intesi?' disse l'insegnante con una voce stridula e fastidiosa. Già non amo ballare, ci si mette anche lei e questa scuola sarà un disastro.
'Intesi' affermai io con un filo di voce. Roteai gli occhi al cielo e mi diressi alla sbarra. Incominciò a ripetere dei numeri fino ad otto, ripetendo la serie più volte a tempo di musica, ma per me quello era arabo. Rimasi ferma a fare la figura della scema, poi si avvicina a me sempre con quella sua voce pungente, 'signorina Bullard, quali sono le sei posizioni della danza classica?' Io mi guardai intorno, in quel momento speravo soltanto che Dio me la mandasse buona o che succedesse qualcosa e me ne sarei fuggita dal quel buco per papere.
Improvvisamente la porta si spalanca.
'Boujour, signorina Frank' urlò un ragazzo facendo la 'parodia' dell'accento francese, entrando dalla porta d'ingresso. Devo dire, niente male il ragazzo. Due occhi grandi marroni, capelli biondi disordinati, abbastanza alto e magro. Il sorriso stampato sulle labbra era una cosa meravigliosa. Dio mi aveva ascoltata e anche bene.
Subito si mise alla sbarra senza alcun rinprovero da Ms Frank come aveva fatto con me e non mi stava bene: solo perché è affascinante non vuol dire che possa fare quello che vuole.
'Signorina Frank, posso chiederle perché a questo non gli ha detto niente di essere arrivato dopo mezz'ora?' chiesi arrabbiata, non potevano fare questo con me perché sono nuova e lui un fotomodello per cui anche l'insegnante gli sbava dietro.
'Bullard si concentri sulle posizioni e non faccia nessun'altra domanda.'
'Ma se non le conosco come devo fare?' Sentii una piccola risata provenire dietro di me, mi girai per un secondo ed era il ragazzo di prima che sorrideva soddisfatto per aver vinto con me. Ma non mi conoscieva bene, non sono il tipo che gli sbava dietro. Per quanto possa essere faschion, bello e attraente gli avrei girato quell'esile polso che si ritrovava.
'Allora Matilde, falle vedere tu come si fanno' affermò fiera -penso dei suoi alunni- la maestra.
Incominciò a torcersi quei piedi e io avrei dovuto fare quello? Ok, forse era facile ma perché slogarmi una caviglia quando esiste il freestyle?
Dopo svariati tentativi per imparare quei passi mi ritrovai in sintonia perfettamente con la musica anche se i passi non erano perfettamente quelli o fatti nel modo giusto.
 
 
 
YOOOOOOOOO BABES.
ALLORA, METTETE UNA RECENSIONE SE COME INIZIO VI PIACE. VABBE' CREDO CHE AVETE CAPITO CHI E' IL BIONDINO AFFASCINANTE, NO?
Vabbè, se vi piace lasciate una recensione. Ciaaaaaaaaaaux.
  
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