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Autore: Hyrim    20/03/2013    0 recensioni
Epoca d'oro della colonizzazione Americana, inglesi e Spagnoli che non fanno altro che sfidarsi nel tentativo di affermarsi come i più potenti.
Ed è proprio in questo tempo di corsari e Pirati che il giovane Spagna, Antonio Fernández Carriedo, si trova a dimostrare il suo lato più crudele e spietato... almeno così pare voglia mostrarsi.
peccato che un giorno a raggiungerlo è una sua vecchia conoscenza... Una conoscenza che non ha alcuna esperienza in tutto ciò che riguarda il mare.
Con l'intento di riportarlo in Europa, finirà per perdersi insieme a lui in questo mondo completamente alieno alle sue abitudini, divenendo comunque il suo compagno di avventure... e forse anche qualcosa di più.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- … Come hai detto che si chiamano? –
Chiese la Prussiana osservando il mucchio di frutti che stava portando fra le braccia come se fossero una famiglia di alieni.
- Guanabanas. – Rispose Antonio, anche lui intento a trasportare il suo mucchio utilizzando la grande giacca da capitano come cesto, cosa imitata dal resto degli uomini della ciurma.
- E sei sicuro che questa roba sia commestibile? – Richiese la ragazza, non molto fiduciosa.
- Si, claro. – Le aveva di nuovo risposto lo Spagnolo.
- Sarà, ma non ho mai visto una roba simile. – Mormorò.
E in effetti… Era un frutto davvero strano. Aveva l’aspetto di una pigna, ma completamente verde. Potrebbe  ricordare un uovo di dinosauro. Era ricoperto da quelle che potevano sembrare… spinette morbide, e quel colore brillante… Beh, inutile dire che non era una cosa che si vedeva tutti i giorni in Europa.
- Vedrai, ti piacerà. – Tagliò corto il capitano, sperando di zittirla una volta buona.
Erano passate già due notti da quando avevano deciso di scendere a terra, ed ora che avevano finalmente trovato acqua dolce e qualcosa da mettere sotto i denti potevano tornare alla nave e riorganizzarsi.  Sembravano tutti sollevati all’idea di lasciare quel posto facendo rotta verso un porto sicuro.
Si camminava in gruppo in quel giorno di sole, riparati dall’ombra della parte di roccia grigia della gola. Accanto al fiume avevano a disposizione circa tre metri di roccia levigata su cui camminare verso la foce, foce per nulla lontana ormai. Un passaggio semplice, non troppo faticoso e soprattutto breve. Nulla a che fare con quella dannata giungla che impediva a chiunque un minimo di passo sostenuto.
Seguendo il braccio di fiume in piano che passava a fianco alla cascata alla quale si ricongiungeva al tramonto, avevano trovato un posto con erba, decisamente più adatto al riposo rispetto alla nuda roccia. Avevano acceso un fuoco, mangiato quelle poche provviste che si erano portati dietro e avevano dormito lì. La mattina dopo si erano svegliati che il fuoco era già spento, con soltanto poca brace fumante ancora calda. Avevano proseguito, il sole li aveva spinti sotto gli alberi… e lì Dio aveva finalmente deciso di graziarli un minimo con quei frutti.
Ne avevano raccolti un bel po’. Quasi più di quanti ciascun uomo ne potesse portare, ma nessuno di loro aveva mangiato: volevano tutti rientrare al più presto.
Non mancava molto al mare ormai. Un’altra ora di cammino… Forse due.
- Està bièn. – Aveva affermato all’improvviso lo Spagnolo.
- Fermiamoci e riprendiamo fiato. Cada uno puede mangiare un frutto.
 Ce lo siamo meritato. – Concluse con un sorriso.
Tutti presero bene la notizia. Si erano seduti a terra, posato tutti i frutti tranne uno… aprendoli tranquillamente con un coltello, chi direttamente con la spada.
Se alla Prussiana quel coso era sembrato strano all’esterno…  L’interno la lasciò a dir poco perplessa, cosa che non sfuggì al ragazzo. Quel coso era… bianco. Aperto a metà presentava chiaramente una zona centrale attorno alla quale erano disposti grandi semi marroni scuro-neri.
- Que estas facendo, princesa? Non mangi? – Le chiese tranquillo con le guance gonfie a causa della bocca piena.
- Sai…-  Disse lei allontanandosi il frutto. – Al momento non credo di aver poi così tanta fame, perciò credo che eviterò di… -
Non fece in tempo a finire che si ritrovò un pezzo di frutta in bocca, e quasi non rischiò di strozzarcisi. Bel modo di aprire le persone a nuove esperienze, davvero.
- M-Mfa ti sfei impaz…!? – Tentò di urlargli contro lei, anche se con la bocca piena.
Antonio le tappò la bocca con una mano, il solito sorrisetto bastardo dipinto sul viso.
- Entonces, com’è? -  Chiese.
Ci fu qualche secondo di silenzio, poi finalmente la ragazza mandò giù il frutto prima di rispondere.
- E’ dolce. – Disse poi.
- Bueno, te l’avevo detto. -
- Ho detto che è dolce, non che è buono. -
-
Pienso que un sasso darebbe più soddisfazione. –
- E impara a parlare ai sassi allora!! -
Ed ecco un’altra delle sue risposte stizzite.
“Perché non sono rimasta in Europa!?” Pensò la ragazza alzandosi, raccogliendo tutto quello che aveva lasciato a terra e riprendendo a camminare.
 Lo Spagnolo scosse la testa con un sospiro.
“Perché non è rimasta in Europa!?” Pensò lui.
 
Il vento si faceva appena sentire sul viso del Britannico, che con un balzo atterrò nell’acqua bassa dell’ormai prossima riva, lì dove si era fermata la scialuppa che li aveva accompagnati a terra.
- Lasciate un uomo a fare la guardia ogni due scialuppe.
Tutti gli altri in formazione. -
Disse con voce ferma, il tono di chi è al comando.
Il veliero Inglese era ancorato poco distante dalla riva, nel bel mezzo di una piccola baia.
Erano più distanti rispetto a… quel poco che restava del veliero Spagnolo.
Il capitano aveva pensato che così facendo avrebbe colto gli Spagnoli di sorpresa, dato che dovevano essere scesi a terra, motivo per il quale un attacco diretto avrebbe ottenuto come unica conseguenza una ritirata di massa nella giungla… E allora sì che le cose si sarebbero complicate.
- Fa davvero un caldo infernale oggi, isn’t it? -
Chiese distrattamente a quel pover’uomo del suo primo ufficiale, costretto perennemente ad affiancarlo.
- Yes, Sir. – La sua risposta per tutto ciò che gli diceva quell’uomo.
- Eppure… - Continuò il capitano Inglese.
– Eppure soffia un vento gelido. L’ho notato. L’abbiamo notato tutti, Sir. -
Il povero soldato si morse le labbra quando incrociò lo sguardo truce che il capitano gli aveva appena scoccato. Arthur Kirkland odiava che si interrompessero le sue frasi, anche se come in quel caso esse venivano più semplicemente completate da altri.
- Stavo dicendo… - Sospirò di altezzosa pazienza il biondo, prendendo a camminare dopo aver fatto un cenno a tutto l’equipaggio che lo seguiva. – Non trova strano che in una giornata torrida come questa soffi un vento così singolarmente freddo? -
Il primo ufficiale stavolta ebbe la buona accortezza di attendere qualche secondo prima di rispondere. Giusto il tempo di assicurarsi che la frase fosse stata terminata sul serio.
- Yes, Sir. – Ed eccolo di nuovo. – Proviene dall’entroterra a quanto pare, Milord. Non trova anche lei… che abbia un odore strano? -
- Da far girare la testa. – Annuì l’inglese.
Non era una battuta sarcastica.
- Ecco… Non trova leggermente… come dire… inquietante tutto ciò? -
Arthur si fermò di colpo.
Sbatté un paio di volte le palpebre… poi si voltò verso l’uomo che gli camminava affianco.
Il cuore del povero marinaio saltò un paio di battiti.
- Signor Smith… -
L’uomo deglutì a vuoto, preparandosi mentalmente ad un probabile imminente disastro…
che invece non accadde. Le labbra dell’inglese si stesero in uno stirato sorriso.
- Non vorrà dirmi che alla sua età crede ancora alle storie di fantasmi spero! -
Ma con che coraggio, pensò l’uomo.  Parlava quello che si chiudeva in cabina ordinando di far sbarcare eventuali fatine dalla nave…
- A-Absolutely no, capitan! -
Rispose titubante mentre l’Inglese riprendeva il passo.
- Oh, menomale!
Su quest’isola non c’è anima viva a parte noi e gli spagnoli.
… E posso apertamente affermare che fra poco non ci accompagneranno più nemmeno quelli.
Non c’è pericolo per lei su questa spiaggia, si rilassi.
ed ora dirigiamoci verso il fiume che abbiamo visto dal largo. Ho sete. -
Inghilterra si sitemò il decorato cappello da capitano in avanti per ripararsi dal sole, poi non disse più nulla.

Oh, se quelle povere anime dell’equipaggio Spagnolo rimasto a bordo avessero potuto parlare a proposito del pericolo racchiuso in quel luogo…
Era vero, al momento l’isola non rappresentava affatto un pericolo per loro.
… Nessuno poteva immaginare che il vero pericolo provenisse dal mare.
  
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