Harry ha solo quattordici anni la prima volta che vede Louis. È il primo giorno di scuola del primo anno di liceo e non conosce nessuno in quella nuova classe, per questo tira un sospiro di sollievo quando vede il castano entrare in classe e prendere posto accanto a lui. Ed Harry è così sollevato di non essere rimasto solo che non si chiede neanche perché, tra tanti posti liberi, quel ragazzo abbia deciso di sedersi proprio accanto a lui. 
 

Il primo giorno di scuola passa ed Harry e Louis chiaccherano durante tutte le sei ore di lezione senza neanche rendersene conto, come se non si fossero conosciuti quella stessa mattina, come se si conoscessero da sempre. E Louis pensa che una cosa del genere lui non l'aveva mai provata e quasi ringrazia i professori per averlo bocciato - una seconda volta - l'anno precedente perché lo sa che è presto e che lo conosce solo da un giorno, ma quell'Harry Styles potrebbe anche diventare il suo migliore amico. E Louis sa di avere ragione perché dopo due mesi dall'inizio della scuola lui ed Harry sono inseparabili. Nessuno dei due si chiede come sia possibile anche perché nessuno dei due saprebbe spiegarlo: è come se fossero stati destinati ad incontrarsi, come se fossero stati fatti per essere amici. Harry è l'unico con cui Louis riesce a parlare di tutto, di tutte quelle cose che fino a quel momento aveva tenuto per se e finalmente scopre cosa si prova a non sentirsi soli perché Harry è li, ogni volta che Louis ha un problema, ogni volta che i suoi litigano, ogni volta che si sente trascurato da quella famiglia troppo numerosa o ogni volta che una qualche stupida insicurezza gli si insinua nel cervello Harry è li ad ascoltarlo, a consolarlo e a rassicurarlo e Louis lo adora per questo, perché non pensava che esistessero persone buone come Harry e perché non pensava potesse esistere un rapporto come il loro. Dal canto suo Louis ripaga Harry studiando come non aveva mai fatto in vita sua, perché sa che l'unico desiderio del riccio è che lui non lo abbandoni l'anno successivo. 
 

È durante il secondo anno di liceo che Harry ammette a se stesso di provare qualcosa per Louis ma decide di lasciare stare, perché 'dev'essere qualcosa di passeggero, colpa degli ormoni, l'adolescenza' dice. E continua a ripeterselo ogni volta che guarda il suo - anche quell'anno - compagno di banco e sente lo stomaco restringersi e il cuore smettere di battere qualche minuto. Quando incominciano le vacanze natalizie Louis ancora non sospetta niente e abbraccia il suo migliore amico come sempre, agurandogli Buon Natale e raccomandandogli di farsi sentire dal posto sperduto in cui il riccio andrà con la sua famiglia. È durante le vacanze di Natale che Louis si rende conto di come Harry sia diventato la persona più importante della sua vita e gli fa un pò paura, perché quelle due settimane di vacanze sembrano non passare mai e perché non ha mai sentito così tanto la mancanza di qualcuno. Ma è quando Harry chiama Louis dall'unica cabina telefonica esistente in quel paesino e lo informa di aver conosciuto 'una ragazza bellissima! Si chiama Taylor, ci siamo scambiati i numeri!' che Louis si accorge di essere geloso del suo migliore amico, oltre che dipendente. Quando le vacanze finiscono e ricomincia la scuola Harry nota qualcosa di strano in Louis, come se ci fosse qualcosa che lo preoccupa e, Harry non ci scommetterebbe, ma gli sembra di cogliere un certo fastidio nell'espressione di Louis quando gli racconta dei baci con Taylor. Da parte sua Louis è sempre più confuso e, davvero, lui sa che dovrebbe allontanarsi da Harry perché, qualunque cosa stia succedendo, finirà male, ma non può perché è il suo migliore amico ed ha bisogno di lui.
 

È alla fine del secondo anno che le cose si complicano, quando nei quadri appesi nella bacheca della scuola Harry legge "NON AMMESSO ALLA CLASSE SUCCESSIVA" accanto al nome di Louis e scoppierebbe volentieri a piangere guardando lo sguardo deluso del castano ma si trattiene e cerca di consolare l'amico, consapevole che in realtà avrebbe bisogno di qualcuno che consolasse lui. Durante l'estate Louis ed Harry cominciano ad allontanarsi: si sentono poco, si vedono ancora meno. Nessuno dei due è felice della cosa ma la paura di affrontare i sentimenti che hanno iniziato ad occupare spazio - troppo spazio - nei cuori di entrambi è tanta, ed è più forte di qualsiasi rapporto, persino del loro che sembrava essere così speciale. Durante l'estate Louis comincia a frequentare un nuovo gruppo di amici, ma ogni persona a cui sembra legarsi in realtà lo rende consapevole di quanto speciale sia Harry. Durante l'estate il riccio rincontra Taylor, i due si frequentano ed Harry non riesce proprio a ignorare il fatto che preferirebbe fossero le labbra sottili e perfette di Lou a incastrarsi alle sue, anziché quelle della ragazza, anche per questo smette di vederla qualche settimana dopo. 
 

È quando la scuola ricomincia, a settembre, che i due si rivedono, le loro classi non sono vicine ma la loro è una scuola piccola ed entrambi sanno che sarà impossibile evitarsi. Chiaccherano qualche volta, in mezzo ai corridoi, del più e del meno ed è inevitabile riavvicinarsi perché si, la paura è tanta, ma Louis ed Harry sono stati troppo uniti per riuscire a ignorarsi, sanno bene di essere indispensabili l'uno per l'altro e forse è questo che li spaventa di più. Tornano amici, ma le cose non sono più come prima anche se nessuno dei due riesce ad ammetterlo. È Louis a fare il primo passo, qualche giorno prima delle vacanze di Natale, perché 'sono il più grande, devo essere il più maturo!' sostiene. Così - Dobbiamo parlare Haz. - dice al riccio, che muore per qualche minuto perché, veramente, ha troppa paura di perdere di nuovo Louis. Ma quando - Non possiamo continuare così.. - lo informa Louis, Harry ha già capito tutto e - Mi dispiace - dice in un soffio perché lo sa che in fondo è tutta colpa sua, perché è stato lui il primo a provare qualcosa per Louis, è stato lui a rendere le cose strane e imbarazzanti, è stato lui a danneggiare la loro amicizia irrimediabilmente. E Louis non capisce come quel ragazzino possa incolparsi di qualcosa che non è neanche sotto il loro controllo: non è colpa di Harry né colpa sua, i sentimenti non possono essere una colpa, è semplicemente qualcosa che doveva succedere, era destinata a succedere ed è nata in modo così naturale che è stato da stupidi cercare di evitarla, di bloccarla. È semplicemente il modo in cui le cose dovevano andare, il più grande se ne rende conto solo ora e si lascia sfuggire una risatina prima di appoggiare le labbra su quelle del più piccolo.