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Autore: CFC    21/03/2013    2 recensioni
Jean Grey torna in vita invocata da una persona che l'ha sempre amata
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jean Grey, Logan/Wolverine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento delle urla. Qualcuno mi chiama. Apro gli occhi. Le fiamme mi avvolgono. Sono all’interno del bozzolo della Fenice. Sono Jean Grey e sono ritornata di nuovo in vita. Esco dal bozzolo nel vuoto dello spazio. Se fossi un’umana normale la mia testa sarebbe già esplosa e la mia rinascita si sarebbe conclusa presto. Io però non sono una nomale terrestre. Io sono la Fenice Bianca! Qualcuno urla il mio nome e lo fa con tutto l’amore che prova per me. Anche se ci troviamo ai due capi dell’universo la forza dell’amore me lo fa sentire forte e chiaro. Conosco colui che mi chiama. E’ un uomo e si trova nella Terra. Il luogo in cui sono nata. Quanto tempo è passato? Chi è ancora vivo? Cosa è successo durante la mia assenza? Iniziò il viaggio nell’universo spinta dall’amore e dalla forza della fenice. Passo vicino a innumerevoli pianeti e galassie. Con la mia telepatia riesco a percepire il terrore e la paura di  tutti coloro che mi vedono. Sono Fenice. Sono Distruzione e Rinascita. Passò nella galassia nella quale sorgeva l’impero Sh’ar. Non vi è più traccia del più grande e splendente impero dell’universo. Come è possibile? Chi lo ha distrutto? Riesco a percepire le urla di dolore di tutti coloro che sono morti. E’ stato un uomo, un mio simile. E’ paradossale come per la maggioranza siamo creature più deboli di qualsiasi altra nell’universo e che però ci sono delle eccezioni che possono fare tremare gli esseri più potenti dell’universo. Passò vicino ad enorme scheletro. Si tratta di Galactus, il divoratore di pianeti. Qualcuno lo ha eliminato. Vedo un bozzolo andare alla deriva nel vuoto dello spazio. All’interno vi è Thanos, l’avatar della Morte. Anche lui come me un giorno tornerà dalla morte. Credo che la sua compagna non voglia che stia nel suo letto coniugale troppo a lungo. Mi accorgo che Uatu, l’Osservatore compie il suo dovere. Sa bene la mia destinazione ma non conosce le mie intenzioni. Potrebbe tentare di farmi desistere ma compie il suo dovere diligentemente. Non può interagire con noi. Giungo infine nel mio pianeta di origine. Il luogo a cui sono legati tutti i miei ricordi più belli e che per me rimane quello più bello dell’universo. Lo sento che urla il mio nome. Cerco di fare in fretta. Entro nell’atmosfera e poi atterro sulla terra arida, non lontano da lui. Si volta e ringhia. Forse non mi ha riconosciuto poi i suoi occhi si granano per la sorpresa e il suo spirito animale cede il passo.
-Ti ho aspettato- mi dice.
-Lo so- e avanzo verso di lui.
-Sono tutti morti ma io non ho voluto… se fossi tornata e io non ci fossi stato? Ti saresti sentita sola.-
-E’ da tanto che mi aspetti da solo?-
-Forse… non ho tenuto il conto…-
-Scommetto che l’ultimo che è morto è stato Deadpool…- gli dico sorridendo.
-Purtroppo hai ragione- mi sorride di rimando
Mi afferra tra le sue pelose e robuste braccia.
-Ti amo- mi sussurra all’orecchio.
-Anche io ti amo e credo che il mio cuore ti abbia sempre amato-
-Avresti dovuto ascoltarlo, tanto tempo fa.-
-Non è mai troppo tardi.-
-No, non per noi.-
Ci baciamo con passione e la fenice prima di abbandonarmi e lasciarmi vivere la mia ultima vita, mi fa un ultimo regalo. Guarisce il mio pianeta e lo fa tornare vivo.
-Saremo i nuovi Adamo ed Eva- gli dico.
- Troviamo una caverna allora… questo posto non si popolerà da solo- mi dice ed entrambi scoppiamo a ridere.
   
 
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