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Autore: luna_xxx    23/08/2004    1 recensioni
..un concerto, un gruppo di amiche, un rapimento che sfiora i limiti dell'assurdo, e Laura che non voleva essere assolutamente coinvolta ci si ritrova piacevolmente invischiata fin sopra i capelli.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arriviamo a casa. Parcheggio, mi tremano le mani. Perchè non le ho ancora fermate?

"Ragazze vi rendete conto che stiamo facendo qualcosa di 'leggermente' illegale?"

"Illegale?? Mannò, figurati!"

"No, è vero mi correggo.. questa cosa la legalità la fotte di brutto".
Dopo questa prova di finezza parcheggio davanti a casa e scendo. Lo portano di peso, ed io riesco solo ad accarezzargli il viso morbido di sfuggita.

"La casa la conoscete fate un po' che vi pare"

Mi metto il pigiama e mi butto sul letto addormentandomi subito, con le orecchie che ronzano ancora per la musica altissima e il solito pessimo audio del locale.

Vengo risvegliata, da leggeri colpi alla spalla, dopo quelle che mi sembrano ore, e invece è solo una mezz'ora scarsa di sonno. Per fortuna che è vacanza. E' una delle amiche mie.

"Laura, svegliati, noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, ma ora non sappiamo come comportarci...”.

"Brave furbe!"

"Si stà già svegliando, perchè non ci vai tu?"

"Non ci vado io a fare cosa? Se mi vede s'incazza con me e io non voglio entrarci assolutamente nulla con questa storia del cazzo... sbrigatevela da sole...”.

E mi ributto giù a dormire, o almeno ci provo. Due secondi di silenzio e poi ricomincia il tormento:

"Dai ti prego, dovresti vedere quanto è tenero addormentato...”.

Sbuffo, ma invece di riprovare a dormire…

"Va bene mi alzo"

"E' in camera di tua madre per la cronaca"

Sanno che tasti toccare le amiche mie ormai per farmi muovere il culo, corsa veloce davanti allo specchio, mi sistemo un attimo e mi fiondo davanti alla porta della camera di mia mamma.

Spingo la maniglia con decisione ed entro, la stanza è immersa nell'oscurità più totale. A tastoni accendo l'abatjour sul comodino accanto al letto e solo ora mi accorgo di una cosa, gli hanno legato le mani al letto con dei lenzuoli strappati, e le lenzuola, che sono di seta nera (ma dove le hanno trovate??), fanno un'accoppiata perfetta con il suo collarino.
Ma per le braccia legate come faccio? Minchia lo devo liberare, non può rimanere così, però ho anche un pò paura a liberargliele subito, non vorrei mi picchiasse (scherzo… ma pensandoci bene anche no!). Così mi limito solo ad accarezzargli delicatamente il viso, fino ad arrivare ai capelli corvini e morbidissimi, stirando piano piano ogni ricciolino in procinto di ricrescere.

Fa qualche smorfia, arriccia il naso, fa per stroppicciarsi gli occhi ma non ci riesce a causa delle mani legate, così apre gli occhi verde acqua di scatto e me li ritrovo piantati nei miei. Sussurra il mio nome incredulo.

“Cosa cazz… dove mi hai portato??”

Io comincio a balbettare qualche frase sconnessa per tentare di spiegargli che è successo, però mi sento sempre più merda e vedo che lui ora evita il mio sguardo.

"E allora a voi interessa solo farmi?"

"No stupido che hai capito?? Io non ti voglio fare niente... contro la tua volontà"

"Ma le tue amiche sì..."

"Le mie amiche hanno troppa vergogna"

"Cazzo! E gli altri cosa penseranno ora? Si staranno preoccupando"

Io chino il capo.

"Mi dispiace veramente cazzo..."

"E allora perchè non mi liberi??"

A questa domanda non riesco a rispondergli. Mi limito solo a sussurrare 'mi dispiace', continuamente, come un mantra. Poi alla fine ci riesco…

"Forse perchè ho bisogno di te..."

Fa qualche scatto per tentare di accarezzarmi il viso, che è tutto arrossato per l'imbarazzo, ma ha le mani legate, perciò tira un sospiro di rassegnazione e si rilassa. Allora gli passo sopra e armeggio alla sponda del letto per sfare il nodo di una delle due mani, appena libera gliela massaggio un po' e poi incrocio le sue dita alle mie, gli lascio un bacino sulla punta del naso e poi mi accoccolo al suo fianco. Quando sciolgo l'intreccio di dita la sua mano si va a posare sulla mia gola...

"Sai che potrei strozzarti ora che mi hai liberato? Non è stata una buona idea la tua..."

Dice stringendo un poco la presa.

"E allora fallo", gli dico io in un sussurro, lui stringe ancora un po', e io tossisco. Lui lascia la presa, "Stupida..", mi carezza il viso e poi la sua mano si va a posare sul mio fianco. Sento un leggero brivido lungo la schiena, e se ne deve essere accorto anche lui visto che ha cominciato ad accarezzarmi sotto la maglietta, sadico.

Io, per non essere da meno poso la mano sul suo pancino scolpito, e seguo la linea degli addominali ben disegnati, duri come fosse marmo, salgo e arrivo fino ai pettorali dove gli lascio una carezza veloce. Gli riprendo la mano e mi porto su di lui, mi guarda con gli occhi chiari socchiusi, e si porta il nostro intreccio alle labbra baciandomi le dita.

  
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