Era uno di quei giorni in cui tutto andava male. Jessica arrivò a casa senza salutare nessuno, salì in camera sua e si buttò sul letto, iniziando a piangere disperatamente. Avete presente quelle giornate in cui solo la musica può salvarti? Ecco, Jessica accese il cellulare ed iniziò ad ascoltare musica triste, una di quelle che in certi momenti ti capisce alla perfezione. Quella sera non mangiò, non ne aveva voglia. Il giorno dopo, a scuola, successe però qualcosa di strano. Il prof. di chimica diede un compito a coppie da portare tra un mese; poi fece le coppie e Jessica, la ragazza studiosa e preparata, finì con Jay, il ragazzo misterioso, dell'ultimo banco, con un ciuffo che gli copriva sempre quegli occhi nocciola che aveva. Dovevano lavorare insieme, fianco a fianco, secchiona con scansafatiche, una missione impossibile. Jessica, come sempre, volle iniziare il giorno stesso. Voleva andare a casa sua a provare, ma Jay disse che c'era solo un posto in cui riusciva a concentrarsi: il lago. Prese il suo camioncino e si recarono fino a là. Non si rivolsero la parola per tutto il viaggio: erano diversi, erano estranei. Arrivati sul posto Jessica iniziò subito con la ricerca ma Jay continuava a lanciare le pietre sul lago, facendole rimbalzare sull'acqua. Jessica si alzò di scatto e gli urlò contro che non sapeva fare altro che cazzeggiare tutto il tempo. Poi se ne andò e Jay rimase lì, zittito, a fissarla. Arrivata a casa fece i compiti, mangiò e andò a dormire. Il giorno seguente, finite le lezioni, Jessica si trovò Jay davanti. "Cosa vuoi?" Gridò Jessica, "Io non ho tempo da perdere". Jay la guardò per qualche secondo e poi le disse:"Senti, questa idea del lavoro in coppia non va a nessuno dei due. Ma ieri mi sono comportato male, quindi ti va di andare a pranzo insieme? Pago io e così avremo l'occasione per conoscerci un po' meglio. Che dici?" "Va bene, ma incontro di studio e basta niente di più." Arrivarono al ristorante: un fast food. Jessica non ci era mai stata prima d'ora, le era un posto estraneo. Fece una faccia strana, disgustata, la ragazza vanitosa e ricca insieme ai comuni mortali: roba mai vista. Jay vide la sua faccia e disse scherzosamente:"Ehy, mai stata in un fast food?" Ma capì che la sua battuta non era semplice te questo. Jessica non era mai stata in un fast food. Ridacchiò e la portò dentro: sembrava spaventata. Si sedettero ad un tavolo e arrivò l'hamburger: lei prese coltello e forchetta e Jay scoppiò di nuovo a ridere. Andò dietro di lei, le prese le mani, impugnó l'hamburger e lo portò in bocca. Anche lei scoppiò a ridere, stranamente era riuscita a lasciarsi andare. Chiacchierarono per tutto il pomeriggio: Jessica non ci poteva credere. Si stava fidando di qualcuno la cui famiglia non ricevesse più di 10.000 euro al mese. Era strano, non era da lei. La sera tornarono al lago, accesero il falò e mangiarono Marshsmellow arrostiti. Si raccontarono storie di paura, di infanzia, di vita. Si stavano unendo per la prima volta: Jessica non sapeva che quella sera, quell'incontro non l'avrebbe mai dimenticato.