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Autore: Akiraxisi    22/03/2013    4 recensioni
-Piangersti se ti lasciassi solo?
Sorridi. Lo faccio anch’io.
-Forse ...
[...]
Mi sono stressata e incasinata per te.
Ora sei di nuovo mio.
-------------------------------
Storia ispirata alla canzone Let Go di Avril Lavigne.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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‘’I’ve only got three dollars left in my hands
I walk down the sidewalk as I
pass a dirty man
Walk up the staircase that leads to my hotel
I’m living at a fancy hotel, yeah yeah’’

 
 

Cammino sola per le strade di Toronto. Piove.
Ho solo tre dollari in tasca e, come se non bastasse, sono senza ombrello.
Maledizione, cosa non farei per trovare riparo fra le tue braccia!
Scavalco un barbone che dorme rannicchiato per terra.
Mi sento un po’ come lui. Sperduta.
Ora capisco quando mi hai detto ‘’Piangeresti se ti lasciassi andare?’’
E solo in questo momento saprei cosa ti avrei risposto.
 
 
 

‘’Then I’ll go up to my room
Fixate on what’s the deal
I’m alone again
Then I will crawl into the bed
and call you up to tell you off’’

 
 

           Salgo le scale che mi porteranno al mio piccolo appartamento.
Il mio piccolo ma accogliente appartamento.
Entro e poggio la mia giacca sul divanetto davanti al camino.
Sono sola di nuovo e devo farmene una ragione.
Tu preferisci lei.
Inutile farsene un rimpianto, devo fregarmene.
Ma ho bisogno di parlarti!
Così prendo il telefono e ti chiamo.
       

      
‘‘Cause I’m
on my own
would you
leave me alone
before I lose my mind?
Because you lied and so did I
Oh, oh, oh
would you
cry-y-y
if I
let you go
tonight, if I let you go tonight’’
 

 

I secondi sembrano ore.
Ho il cuore in gola.
Mi risponde la segreteria telefonica.
Vaffanculo.
Aspetto il BIP. Poi un sospiro profondo.
<< Duncan, sono io. Senti, ho bisogno di vederti. Ti prego, chiamami … Ho bisogno di te. >>
L’ultima frase la sussurro. Poi riattacco.
Mi sdraio sul letto. Chiudo gli occhi.
 
 

‘’I’ll probably wake up a little sad
but then I’ll get up and let go of it all instead
Because really it’s not worth it
to get in a mess over him
to bother getting stressed over him, no’’

 

 

Mi sveglio, come sempre un po’ triste. E’ mattina.
Probabilmente devo essermi addormentata, vestita per giunta!
Prendo il mio palmare. Tre chiamate perse.
Ma chi è quel genio che chiama alle due del mattino?
Numero sconosciuto.
Potrebbe essere chiunque.
Tuttavia, provo a ricontattare. Nessuna risposta.
Sospiro. I soliti scherzi telefonici.
Riattacco.
 
 

‘’So I’ll just go on with my life
and fixate on everything else but you
Yeah, I’ll just go on with my life
I have no reason to please you anymore’’

 
 

Mi trovo nuovamente a camminare per le vie di Toronto.
In fondo camminare mi libera da tutti i miei pensieri.
Chissà perché oggi ho in mente quella fottuta frase che mi hai detto.
‘’Piangeresti se ti lasciassi andare?’’
In fondo, ora che ci penso, non ho bisogno di te.
Sono passati due anni dalla fine di quel maledetto reality e sono ancora viva, anche senza te.
Mi manca ogni tuo maledetto dettaglio, ma non ti desidero.
Mi hai fatto perdere troppo tempo, ora vivrò la mia vita.
 

 
‘’So find you way
out of my sight
I know it’s hard
It’s tough to laugh
It’s all messed up
Don’t play this game’’
 

 

Mi siedo su una panchina isolata.
<<  Lo sa che al telefono si risponde, vero? >> mi chiede una voce in tono scherzoso.
<< Scusi, ci conosciamo? >>dico tenendo lo sguardo fisso a terra.
<< Credo Proprio di sì, Principessa. >>
Riconosco questa voce. Alzo lo sguardo.
<< Duncan!? >>
Guardandoti meglio ti riconosco. Sei proprio tu.
<< Non mi avresti rivisto se non mi avessi chiamato. >>
Diamine, è vero!
Ti siedi accanto a me.
 

 
‘’Cause I’m
on my own
would you
leave me alone
before I lose my mind?
Because you lied and so did I
Oh, oh, oh
would you
cry-y-y
if I
let you go
tonight
yeah’’

 
 

<< Allora, cosa vuoi da me? >> mi chiedi con aria scocciata.
Non avevi voglia di vedermi, si capisce.
<< Ecco, emh, io … >>
Che mi invento???
<< Ok, ci vediamo. >>
Ti alzi. Io ti blocco.
<< Che diavolo vuoi, ora? >>
 
 

‘’Well I’m
on my own
would you
leave me alone
before I lose my mind?
Because you lied and so did I
Oh, oh, oh
would you
cry-y-y
if I
let you go
tonight
if I let you go
tonight’’
 

 

Mi avvicino a te.
<< Piangeresti se ti lasciassi solo? >>
Sorridi. Lo faccio anch’io.
<< Forse … >>
Ti avvicini al mio viso.
Un respiro. Il mio.
Spingi le tue labbra sulle mie.
Era quello che volevo da una vita.
 
 

‘’Yeah, yeah, yeah, yeah…
Getting stressed over you
Yeah, yeah
Getting messed over you’’

 


Mi sono stressata e incasinata per te.
Ora sei di nuovo mio.

 

 


 
 

Angolo della neo - autrice :
Salve mondo di EFP.
Come si era capito, questa è la mia prima fan-fiction, prima one-shot e prima song-fic ^.^

Duncan: Quante cose  -___-
Eh, lo so.
Duncan: La donna dei record xD
Meglio che me lo tengo per me ciò che ho da dirti …
My sister: Yeah :3
Oh, ma che vi siete messi d’accordo per rendermi la vita impossibile?
My sister: Sì, ok?
No ù.ù
Duncan: E’ un problema tuo ;3
Ora ti ammazzo e vedi come diventa un problema tuo :333
My sister: Oh, non essere violente.
Te non scassare
*cri – cri*
Ah, che silenzio.
Duncan: Casino gente!!!
*Prende a calci Duncan*
Ok, ora concludo.
Leggete questa storia e recensite!

My sister: E’ troppo quello che chiedi.
Duncan: Ha ha, giusto!
Ora vado a prendere il bazooka, ce l’ho di là.
*cri – cri*
Lo sapevo che sarebbe tornato utile …
Ok ora vi lascio, prima che i miei nervi cedono.
Bye :3

 
Akiraxisi

 

  
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