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Autore: Pawa    22/03/2013    8 recensioni
Così come Lupin, anche Kid ha la sua Bella... una nuova ladra vestita di nero compare a Tokyo. Chi è veramente questa ragazza? Come mai sembra conoscere Kaito? Quest'ultimo sembra affascinato dalla ladra.
Una nuova compagna di classe e un'Aoko misteriosa e sospettosa.
"Allora, ti sei infiltrata senza problemi?" Domandò l'individuo con voce bassa e roca, senza neanche degnarla di uno sguardo, preferendo rimanere concentrato a fumare il sigaro che teneva nella mano guantata di nero.
"Si... sono tutti molto gentili con me e non sospettano niente. Tranne forse..." La ragazza non volle terminare la frase che, infatti, aveva sussurrato e nemmeno ne ebbe l'occasione poiché l'uomo le chiese subito del "Soggetto".
"No, tranquillo signor Mizuno, Kuroba ignora ogni cosa." Con un sorriso amaro si diresse in cucina //
"Vedi di raccogliere informazioni sul suo conto. Prima di farlo fuori vorrei almeno accertarmi che sia davvero Kaito Kid. Il mio capo, Snake, non è un tipo che accetta errori!" Detto o meglio, intimato questo, si alzò goffamente prendendo il cappello sbiadito dal tempo che giaceva sul pavimento e uscì sbattendo la porta in legno trasandata.
Angela sospirò. Non voleva quella vita, ma doveva viverla.
Per vendicare suo padre...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoko Nakamori , Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Così come Lupin, anche Kid ha la sua bella
Per vendicare suo padre...

"Kaito-kun..." La dolce voce della compagna di sempre che tentava di svegliarlo, ma forse un sussurro troppo debole.
"Mmmh..." L'unica risposta che le aveva dato.
"KAIIITOOO!!" Questa volta era fin troppo alto il volume della voce, tanto che il povero mago spalancò gli occhi all'istante tenendosi l'orecchio che era diventato bordeaux.

"Ma che vuoi Aoko? Ti sembra il modo di svegliare una persona?" Domandò lui che, seriamente preoccupato per il timpano si tastava l'orecchio.
"Mi dovresti solo ringraziare piuttosto. Ti sei addormentato all'inizio della prima ora di scienze e hai ronfato anche durante la seconda.
È ora di andare a casa e se non fosse stato per me tu saresti ancora attaccato a Jonni Stecchino- iniziò, sorpassando con lo sguardo il ragazzo, per rfermarsi sullo scheletro dietro di lui- a sbavare! - Concluse indicando poi un rivolo di bava sul mento dell'amico. Sbuffando Kaito si asciugò il mento col dorso della mano, prese la cartella e la giacca nera della divisa, poggiati lì vicino e, dopo aver salutato Jonni Stecchino, lo scheletro così chimato proprio da Kaito il primo anno di liceo, raggiunse Aoko che l'aveva preceduto incamminandosi fuori dalla classe.

"Non hai fatto una bella impressione ad Angela collassando in quel modo." Lo informò, aprendo l'armadietto delle scarpe all'uscita della scuola, con una certa durezza nella voce nel pronunciare quel nome occidentale. Lui non vi aveva badato a questo cambiamento di tono, tutto contento nel trovare nel proprio armadietto un'altra mazzetta di lettere da parte delle sue ammiratrici.
È sì, Kaito Kuroba non solo era famoso, anzi, famosissimo nei panni del suo alter-ego Kaito kid, ma riscuoteva grande successo anche nei panni di un liceale dalle innate capacità di prestigio e dall'aspetto tutt'altro che ignorabile.
Sghignazzò nel suo solito modo giocherellone e si diresse verso il cortile, non preoccupandosi  di elaborare in quell'encefalo marcio la domanda dell'amica.

Passeggiavano silenziosamente lungo la strada del fiume che, come ogni giorno, a quell'ora godeva di un fantastico gioco di luci creatosi grazie al tramonto.

"Allora, che ne pensi?" Domandò ad un certo punto Aoko con il capo basso e uno sguardo fattosi improvvisamente serio.

"Che ne  penso su cosa?" Chiese a sua volta il giovane mago alzando un sopracciglio a quell'espressione insolita sul volto dell'amica. Aoko era una ragazza solare, erano poche le volte in cui era triste o arrabbiata e solitamente... bè, se succedeva che era di malumore, di solito la colpa era sua, anche se poi riusciva sempre a farla ridere. Ma era sicuro di non aver combinato niente quel giorno, non le aveva neanche sbirciato le mutandine sotto la gonna, quindi davvero non capiva.

"Ma della nuova compagna di classe, ovvio!" Sbottò poi lei.

"Ah, Angela... bè non saprei. Di certo è una bella ragazza!" Sorrise incosciente del terribile sbaglio appena fatto elogiando la nuova compagna. Aoko iniziò a stringere il manico della cartella. Nemmeno lei sapeva bene il perché, ma quella ragazza non la convinceva.
Tralasciando il fatto che Kaito era rimasto come imbambolato appena lei aveva alzato il capo -cosa che l'aveva alquanto irritata- aveva sentito un brivido strano, freddo e sinistro partirle dall'osso sacro fino ad arrivare alla cervicale. Quando le si era seduta accanto si era sforzata di sorridere.
Non le sembrava giusto avere un comportamento ostile con una nuova persona, lei di solito era socievole. Eppure, anche parlandole non riusciva a scacciare quella strana sensazione.

"BAKAKOOO! E poi sono io quello che si addormenta sempre, ci sei?" Il ragazzo l'aveva ridestata con quel buffo appellativo che stava per: "Aoko-idiota", passandole davanti al viso una mano.

"Smettila! -reagì d'istinto. Ma poi guardando lo sguardo triste del ragazzo si disse che non era colpa sua, non doveva parlargli così.- Dai scusa, stavo pensando ad una cosa importante. Andiamo?" Con un sorriso lieve lo invitò a proseguire.

Tornarono agnuno alle rispettive case mentre ormai, il tramonto aveva lasciato spazio a un cielo scuro con poche stelle...

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In una baracca di periferia che emetteva una tremolante e debole luce, emessa forse da un candelabro, una ragazza dagli occhi smeraldo e i morbidi capelli castani si apprestava a raggiungere un uomo seduto su un divanetto sporco.

"Allora, ti sei infiltrata senza problemi?" Domandò l'individuo con voce bassa e roca, senza neanche degnarla di uno sguardo, preferendo rimanere concentrato a fumare il signaro che teneva nella mano guantata di nero.

"Si... sono tutti molto gentili con me e non sospettano niente. Tranne forse..." La ragazza non volle terminare la frase che, infatti, aveva sussurrato e nemmeno ne ebbe l'occasione poiché l'uomo le chiese subito del "Soggetto".

"No, tranquillo signor Mizuno, Kuroba ignora ogni cosa." Con un sorriso amaro si diresse in cucina, se così si poteva chiamare quel piccolo buco con fornello e frigo, e prese un panino da mangiare velocemente. "Vedi di raccogliere informazioni sul suo conto. Prima di farlo fuori vorrei almeno accertarmi che lui è davvero Kaito Kid. Il mio capo, Snake, non è un tipo che accetta errori!" Detto o meglio, intimato questo, si alzò goffamente, prese il cappello sbiadito dal tempo che giaceva sul pavimento e uscì sbattendo la porta in legno trasandata.

Angela sospirò. Non voleva quella vita, ma doveva viverla.

Per vendicare suo padre...

Ciao a tuttiii!!! Ho avuto un sacco di problemi ultimamente, ma sto cercando di rimediare un po' a tutto per aggiornare. Questo capitolo è breve, ma credo incuriosisca un po', non trovate? La volta scorsa tre coraggiose persone mi hanno lasciato una recensione e... LE RINGRAZIO :'D Mi raccomando ditemi che ne pensate!
Ciauz
Baci
Pawa 

 

 

   
 
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