Prologo

Il campo pieno di margherite intorno a me emanava un profumo di felicità, la mia mano era stretta da delle dita lunghe e morbide come se mi volessero tenere al sicuro. Alzai le miei iridi grigie per capire a chi appartenessero, un sorriso comparve sul viso perfetto del ragazzo biondo di cui ero follemente innamorata, Jack. Il suo petto muscoloso era avvolto da una maglietta gialla a maniche corte e le sue labbra carnose dalla mia bocca si spostarono sul mio collo. Tutto era perfetto.
“Honey cavolo svegliati!” Una voce angelica dal mio orecchio arrivò nella mia testa dove Jack scomparve. Mi ci vollero pochi secondi per capire cosa era successo, solo un fottuto sogno, come sempre.
“Honey! Lo so che mi senti! Farai tardi a scuola!”
Grugnii voltandomi verso il ragazzo che interruppe il mio magnifico sogno,il minimo raggio di sole si posò sui miei occhi entrando pacatamente dalle tende bianche e mi girai di nuovo, turbata.
“Lasciami in pace” Riuscii a dire portandomi il cuscino sul viso così da coprire quella poca luce di cui i miei occhi erano spaventati. “Honey è tardi non mi costringere ad usare le maniere forti!” a quelle parole rabbrividii solo al pensiero della probabile acqua gelida sul mio viso, mi tolsi il cuscino dal viso e riaprendo leggermente gli occhi mi poggiai sui gomiti “Ti odio” Grugnii guardando quei meravigliosi occhi azzurri di fronte a me.
“Non è vero”
“Si invece”
“No,no” La conversazione cominciò a diventare stupida così presi il cuscino che prima avevo sul viso e glielo tirai addosso.
“Uhg, mi hai fatto male scema” Lo guardai e cominciai a ridere, mi alzai dal letto e mi diressi nel bagno, aprii il rubinetto facendo scorrere l’acqua così da farla arrivare alla temperatura che desideravo.
“Ti aspetto giù, sbrigati”Niall mi sorrise e sbatté la porta della mia camera dietro di lui.
Niall è il mio fratellone, l’unico che mi possa capire in questo mondo. Io e lui abbiamo un rapporto speciale, siamo più che fratelli gemelli, è una cosa difficile da spiegare. Litighiamo come tutti i fratelli di questo mondo ma subito chiariamo perché non riusciamo a stare separati.
Questo nostro ‘amore’ che proviamo a vicenda è nato molti anni fa, quando la nostra vita è cambiata.

Avevo 10 anni e stavo tornando a casa dopo il pomeriggio passato con la mia migliore amica Suzy, suo padre Damon mi stava accompagnando con la sua range rover bianca, non dimenticherò mai quella macchina, arrivati davanti al cancello volle aspettare che io entrassi in casa. Mentre mi avviavo per il sentierino stavo pensando che non vedevo l’ora di riabbracciare mia madre e di raccontarle del bellissimo pomeriggio passato. Delle urla interruppero i miei pensieri, entrai in casa e mi trovai davanti mia madre distesa sul pavimento con del sangue intorno “Mamma che ti è successo?” urlai con le lacrime agli occhi, girò il viso verso di me e sorridendomi mi disse di scappare, non capivo perché sorrideva e ancora me lo chiedo. Come una sciocca rimasi lì impalata e dalle scale scese mio padre con mia sorellina Connie che un tempo aveva 6 anni in braccio anche lei ricoperta di sangue, appoggiò Connie accanto alla mamma e mi guardò “Honey, eccoti! Hai visto cosa succede alle persone cattive?” “Mamma e Connie non sono cattive!” Urlai piangendo, non riuscivo a muovermi ancora me la prendo con me stessa per non aver fatto niente, se fossi stata un po’ più impulsiva forse almeno mia madre stava ora accanto a me. E invece niente, non mi mossi, piansi solo, mio padre si avvicinò a me schiaffeggiandomi per poi picchiarmi, non so se posso ritenermi fortunata ma Damon sentì le mie urla di dolore e vedendo la scena chiamò la polizia e mi portò via con se… Durante questa vicenda Niall era ad una partita di calcio e non seppe nulla fino al suo ritorno a casa dove la polizia e i medici gli spiegarono l’accaduto, cosa non semplice da accettare per un bimbo di 10 anni.
Quel mostro di nostro padre aveva menato nostra madre dopo aver bevuto un bicchiere di troppo e nostra sorella Connie avendo visto tutta la scena aveva cercato di fermarlo colpendolo, ma potete immaginarvi una bimba di 6 anni quanto dolore possa aver fatto a un uomo adulto ubriaco. Da come raccontò alla polizia diceva che accusava mamma per averlo tradito, stupidaggine, dopo essere tornato a casa ubriaco l’aveva sentita parlare al telefono con un ‘uomo’, si un uomo, ma nostro nonno! Connie morì dopo pochi pugni allo stomaco e mia madre… beh dopo avermi sorriso…
‘Il mostro’ è stato condannato all’ergastolo e quindi non sappiamo più niente di lui, non vogliamo sapere niente! Nostro nonno morì poco dopo l’accaduto, i dottori dicevano che per il senso di colpa si era ammalato, sinceramente posso capirlo, ma allora perché non è successo lo stesso a me o a Niall?

Mia nonna e Niall ormai da 10 anni si prendono cura di me e io di loro. Io e mio fratello non ci separiamo mai, non ci sentiamo sicuri se l’uno non è accanto all’altro dopo il nostro passato sconvolgente; forse è dalla gravidanza di mia madre che eravamo destinati ad essere così uniti, dalla stessa placenta alla morte, no?

 Salve a tutte!
Inizio con il dirvi che è la prima storia che pubblico su EFP e sono abbastanza emozionata (?)
Spero davvero che vi piaccia almeno il prologo perché amo scrivere e quando lo faccio ci metto tutta l'anima.
Se vi piace lasciate una piccola recensione? ve ne sarei immensamente grata <3
Non so che altro dirvi lol ci risentiamo spero nel prossimo capitolo!
I hope u like it