Disclaimer: I personaggi e le storie di Supernatural non mi appartengono (ovviamente vorrei che Castiel mi appartenesse ma non è possibile). Tutto ciò che scrivo è pura invenzione. Vi prego di non copiare, grazie.

N.d.A.: ECCHEPPALLE! Sarò onesta, ormai seguo Supernatural saltuariamente, vale a dire solo quando c'è Cass, e sapere che in questa puntata (8x17) ci sarebbe stata anche Meg, mi aveva resa felice perchè a me piace Meg. QUESTA Meg, non la bionda minuscola delle prime stagioni. Era dall'episodio 5x10 che tifavo per questa coppia (infatti, in tempi non sospetti, scrissi questa storia ) e vedere successivamente che c'era del tenero tra di loro (cosa abbastanza evidente) mi piaceva moltissimo. Quindi, che succede? Uccidono Meg! Che palle! Inutile sperare che torni. Pazienza! Piccola flashfic scritta in 10 minuti, subito dopo la visione della puntata. Potrebbe diventare una long finction, chissà.

My Meg

Diede un ultimo sguardo alla tavoletta che teneva in mano.

Quel pezzo di argilla millenaria era costata molto cara. A lui, ai ragazzi.

A Meg.

Sospirò e la ripose nel borsone, chiudendo la zip con un gesto deciso. Adesso era totalmente solo, e doveva essere per forza così.

Non aveva idea di cosa avrebbe fatto, né dove sarebbe andato. Era saltato sul primo autobus che aveva trovato, senza sapere neppure dove fosse diretto.

L'importante era che lo portasse il più lontano possibile, da tutto quanto.

Ancora una volta era stato manovrato e usato, e a causa sua erano morte persone innocenti. Come aveva potuto uccidere Samandriel?

Ricacciò indietro le lacrime, non era il momento di lasciarsi andare al rimorso. Dopotutto lui non faceva quelle cose di sua volontà, era costretto, altrimenti non avrebbe mai messo in pericolo la vita dei Winchester, o di Samandriel. Invece aveva ucciso Samandriel, e c'era quasi riuscito con Dean.

Ed era sempre per colpa sua se Meg era morta.

Si rese conto, quasi con vergogna, che era questo ciò che più gli faceva male.

Dannazione, Meg era un demone! Aveva ucciso tante persone innocenti!

Non meritava pietà, né la sua compassione...

Scosse il capo e guardò fuori dal finestrino.

La verità era che si era innamorato di lei. Perchè in fondo Meg era una fuggitiva, come lui.

Lo aveva aiutato in più occasioni, si era presa cura di lui quando era impazzito.

E lui l'aveva lasciata morire senza intervenire.

Come aveva potuto farlo? Aveva detto a Sam di proteggerla, invece l'avevano lasciata tutti da sola.

Poggiò la testa al finestrino, il sole lo costrinse a chiudere gli occhi.

Quello che era fatto, non si poteva cancellare. Non poteva riportare indietro Samandriel, né tanto meno la sua Meg.

La mia Meg, pensò, accorgendosi di non provare affatto vergogna.

Non le aveva nemmeno detto addio.

Magari con un ultimo bacio.