Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: darkimera    10/10/2007    1 recensioni
Vorrei... E se poi il tuo desiderio si realizza?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I COMPAGNI DI BALLO

I COMPAGNI DI BALLO

- Dai più grinta… su… coraggio, abbiamo quasi finito per oggi.

- La prego, per oggi basta, siamo stanchi…

- OK va bene… oggi siete stati bravi, soprattutto le due coppie: Niky e Frank e Conny e Robby.

Ciao! Io sono Niky, ballo da quando avevo 3 anni insieme al mio miglior amico Robby. Vediamo, come posso descrivermi? Allora sono piuttosto bassa, magra, ho gli occhi verdi e i capelli lunghi e neri. Amo la musica e truccarmi, ma non solo amo anche Robby, ma lui non lo sa, vabbè, stavo dicendo? Ah sì, ho 16 anni e ballo ( come vi ho già detto) da quando ne avevo 3, poi c’è Robby, il mio migliore amico ( e non solo per me), anche lui, come me, ha 16 anni, ama la musica, ma non truccarsi, occhi verdi e capelli neri corti, è alto e ama il ballo. La nostra amicizia è iniziata alla scuola di ballo e non finirà mai, di questo ne sono più che sicura.

Infatti, so che lui vorrebbe fare l’esibizione con me, come del resto io la vorrei fare con lui, ma le coppie sono state già formate e, quindi, non ci resta che ballare con altri…

Un giorno, però, mentre stavamo andando a casa, mi venne in mente un’idea molto strana, che di certo non avrei mai potuto mettere in atto perché consisteva nel diventare un maschio per provare con Conny, così da lasciarla all’ultimo minuto senza partner e con un’altra coreografia, cosa quasi impossibile da fare, almeno fino a una notte nella quale sognai questa idea. Al mattino mi svegliai e sentivo che qualcosa era cambiato, trovai uno specchio e scoprì che come per magia ero diventata un ragazzo che sapeva ballare splendidamente, così dovetti scappare di casa prima che si svegliasse la mia famiglia. A mia insaputa, anche Robby era sparito, ma nessuno sapeva il perché. Intanto, strano, ma vero, c’erano due iscrizioni nuove, una delle quali era la mia, cioè il bellissimo ragazzo Brait e l’altra di una ragazza di nome Engi.

Lei, non so perché, è andata subito in coppia con Frank e io, a esclusione, andai in coppia, come volevo, con Conny, che era appiccicosa da morire.

Intanto, i miei genitori e quelli di Robby, avevano chiamato la polizia, avevano fatto andare le nostre foto in prima pagina e la notizia al telegiornale. Per quanto mi riguarda sapevo cos’era successo, ma Robby dov’era? Ero molto preoccupata, non sapevo niente, di solito se voleva scappare mi diceva sempre dove andava o quanto fosse rimasto via di casa, però, questa volta, ci fu notizia. Dopo la lezione di ballo, mi si avvicinò Engi e mi disse che voleva venire con me a cercarlo. Presi la bici, la feci salire e andammo nei posti dome amava andare Robby insieme a me, ma anche se cercavo in ogni minimo posto, in quel piccolo paesino non lo trovai, così mi rassegnai. Dopo giorni e giorni di prove e continue ricerche, arrivò il giorno della gara. Il mio piano andò a rotoli perché di Robby non c’era traccia e io ero disperata. Perciò fui costretta a ballare con Conny due balletti e con Engi il pezzo di latino, alla fine di questo Engi mi si avvicinò e mi disse una cosa strana:

- Sei stata bravissima, Niky, continua così.

Io non capii. Mi aveva chiamata per nome, il mio vero nome, quindi Engi sapeva chi ero veramente? Ma come? Andai nel posto che mi aveva sussurrato all’orecchio. Alla spiaggia era bellissimo: la sabbia tiepida, il tramonto … tutt’intorno… avvolte da colori straordinari. Ero in riva al mare ad aspettare Engi che arrivò quasi 20 minuti dopo. Rimanemmo in silenzio a guardarci e ad un certo punto sotto quel ciuffo di capelli che le ricadevano sulla faccia vidi una cicatrice che mi era familiare, ma non ricordavo molto bene dove l’avevo vista. Dopo un po’ mi ricordai che era la cicatrice che Robby si era fatto quando siamo caduti in piscina. Allora le dissi:

- Robby sei tu?

- Sì.

In quel momento ritornammo al nostro vero aspetto e ci baciammo, poi ritornammo a casa insieme. I nostri genitori ci misero in castigo, causa “essere spariti per due settimane.”, ma, per noi, non valeva, perché a danza avevamo finalmente capito che anche se stavamo insieme, non era giusto fare coppia anche nel ballo. Ma a noi non importava perché eravamo felici e, di sicuro, molto innamorati.

Ciao, amici della rete!!! Spero che la storia vi sia piaciuta, perché il merito per questo va dato alla mia cara amica Kaica! Un grazie anticipato per i commenti che farete, se li farete. Ancora ciao.

Darkimera & Kaica

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: darkimera