La penna finì di nuovo tra le mie labbra schiuse, quell'abitudine fastidiosa stava diventando quotidiana. Il tappo scuro di plastica scivolò sui miei molari che la morsero con forza. Il materiale scricchiolò sotto i miei bianchi denti affilati. Osservai indifferente la prof, quel suo fisico minuto sorretto da due grosse gambe grossolane la facevano sembrare una tipa piuttosto bizzarra e poi quelle sue braccia sottili rendevano tutto ancora più strano. Una risatina silenziosa fuoriuscì dalle mie labbra piene provocandomi un'occhiataccia da parte della professoressa Blue. I miei occhi, poi si spostarono sui miei compagni: non erano mai stati i tipi che potevano essere considerati "fichi" ma più che altro divertenti. Avevano più o meno tutti lo stesso aspetto: altezza molto elevata, qualche chilo di troppo qua e la, capelli corti e scuri e occhi neri. Solo uno si distingueva, Harry.Harry era proprio uno di quei ragazzi che ti toglievano il fiato: alto, magro, spalle larghe ,viso angelico incorniciato da morbidi capelli ricci castano chiaro e due occhi verdi profondissimi. Egli era il mio esatto opposto, io studiosa e obbediente e lui il solito ribelle incantatore. Nessuno, nemmeno il più bravo dei veggenti avrebbe potuto predire quello che poi successe tra noi...