Ohhhhh!!finalmente ce l’ho fatta a scriverlo!c’è voluto un po’ ma alla fine ce l’ho fatta!Ringrazio dal profondo del cuore chi ha commentato Train, ragazze mi fate commuovere ogni volta che leggo i vostri adorabili commenti! T^T
Non ho il tempo per ringraziarvi tutte una per una perché c’è un libro di latino che mi aspetta!
Disclaimer: I personaggi di Fullmetal Alchemist non mi appartengono!




Ti sei addormentato.
Come se non volessi più stare con me.
E come sempre mi ritrovo a guardarti dormire.
Senza sentirmi in colpa.
Detesti essere guardato.
Da me.

Che cosa mi hai fatto?

Quando ripenso a quello che mi hai detto, faccio fatica a crederci.
Eppure è vero.
Sento che è vero.
Quando mi hai parlato del tuo mondo lo hai fatto con occhi che brillavano dall’emozione.
Non era lo sguardo di un bugiardo.
Ti ho creduto.
No, anzi, mi correggo.
Ti credo.
Ma fa male.
Tanto male.

Per quale motivo mi hai coinvolto così tanto?

Mi hai raccontato dell’altro me stesso.
L’altro Roy Mustang.
No.
L’altro sono io.
La copia del tuo Roy.
Quello che ami.
Colui per il quale soffri tanto.
Quando i tuoi occhi si posano si di me non so mai che stai guardando.
Se me o lui.
E il dubbio mi divora da dentro.

Ti prego guardami.

Guarda me.
Non il tuo Taisa.
Me.
Non immagini cosa darei anche solo per un tuo pensiero rivolto a me.
Affettuoso.
Non pretendo il tuo amore.
Lo so che il tuo cuore è già occupato.
Non sono i miei baci che cerchi.
Anche adesso..
Non eri con me che stavi facendo l’amore vero?
Era lui che ti stringeva a sé.
Qualcuno lo troverebbe mortificante.
Io la chiamo sopravvivenza.

Ti amo non lo capisci?

Ti amo Edward.
Come non ho mai amato nessun’altro.
E questo amore fa dannatamente male.
Ed io continuo ad amarti.
Leccando le ferite sanguinanti ad una ad una.
Baciandoti con la devozione del fedele fanatico.
Prima di conoscerti ho sempre pensato che amare qualcuno fosse semplice.
Solo con te ho conosciuto la vera sofferenza.
Il non essere ricambiati è atroce.
Non essere me stesso ai tuoi occhi.
Mi chino su di te, posando un bacio sulla fronte imperlata di sudore.
Dio, ti amo Edward.
Vorrei che non fosse così.
Vorrei odiarti.
Mi hai reso tuo schiavo.

Amarti è una condanna.

Un supplizio senza fine.
Consapevolmente autoimposto.
Avrei potuto cercare di reprimere questi sentimenti, una volta resomi conto della situazione.
Invece ho perseverato.
Mi punisco da solo se penso che io e lui siamo la stessa persona, ma è lui l’oggetto del tuo amore.
Abbiamo lo stesso volto.
La stessa voce.
Me lo hai detto tu.
Ma non mi consola.
Neanche il fatto che sono stato io a darti piacere, a farti gridare, pregare, implorare perché non smettessi mai di toccarti.
Sono egoista.
Ti voglio solo per me.
Mio. Mio. Mio.
Perché riesco a pensare solo a quanto ti desidero?

Sono davvero egoista…

Non è mai semplice avere a che fare con te.
Ci sono infiniti Edward dentro di te.
L’Edward triste.
Arrabbiato. Confuso. Allegro.
Quello che alla mattina, appena sveglio, ha sul volto l’espressione di chi vede il mondo per la prima volta.
Il ragazzo che si impegna per tutto.
Adoro il tuo sguardo concentrato.
E’ quello che mi ha attirato di te, la prima volta.
In biblioteca, ricordi?
Stavi cercando un libro. Ricerche scientifiche.
Ancora mi stupisco che un ragazzo così giovane sia interessato a certe materie.
Ti muovi appena nel sonno, i capelli sparsi sul cuscino, come oro colato.
-Mh… Roy..-
Sorrido appena.
Mi avvicino al tuo orecchio.
-Si, sono qui Edward..-
Dio, ho la voce spezzata.
Non voglio piangere.
Non posso darti anche questo.
La tua espressione si rilassa in un sorriso.
Sincero.
Come poche volte ti ho visto.
-Grazie…-
Ti riaddormenti.

Non so se stai sognando me o lui.
Ma voglio crederci, anche solo per un attimo.