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Autore: _wildcrow    23/03/2013    6 recensioni
« Io ti ho sempre amato: ti amavo quando eri quel ragazzino sbruffone, ti amavo quando siamo entrati insieme nell'HOMRA, ti amavo anche quando non vedevo più il mio riflesso nei tuoi occhi fiammeggianti. [..] »
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fushimi Saruhiko, Misaki Yata
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HOMRA non esiste più.  

Siete un branco di pecorelle che hanno smarrito il padrone.

Guardatevi, siete patetici.



Misaki si era stancato di quegli insulti. Insulti da parte di persone che un tempo erano amici, alleati. Solo perché il re rosso, Suoh Mikoto, era morto, nessuno aveva il diritto di sparlare sull’ex clan rosso.
Anche se aveva perso i suoi poteri, il fedele vassallo del deceduto re continuava ad alzare risse, in pubblico, nei bar, nella via, nei vicoli, ovunque. L’importante era far tacere chiunque si azzardasse a dire qualcosa riguardante o il re o il clan.

Dopo un’innumerevole lista di risse vinte, Misaki si ritrovò per terra, lividi e tagli ben visibili sul suo corpo, oppresso da un gruppo di gangster che si erano stancati della presenza del ragazzo.

« La vuoi smettere di ronzarci intorno con i tuoi lamenti? Non hai ancora capito che è inutile continuare così? Ormai voi Rossi non esistete più. » il ragazzo dai capelli castani indietreggiò quando vide il boss davanti a lui che teneva tra le mani un coltello leggermente affilato. Ma era con le spalle al muro, un corvo in gabbia.

E’ giunta davvero la mia ora? Tsk, almeno morirò dopo aver reso onore a Mikoto-san..

I pensieri del ragazzo furono interrotti dai lamenti di quei teppisti. Una figura alta si fece strada tra di loro, inquietante. L’unico colore che vide prima di svenire fu il blu, un blu acceso, un blu che lo avvolse dolcemente.
 

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Misaki aprì gli occhi. Era in una camera a lui sconosciuta, semplice ma spaziosa. Si mise seduto sul letto e notò che la maggior parte delle ferite era stata curata. Si guardò intorno per cercare di capire dove fosse ma niente. L’unica cosa che colpì il suo sguardo fu una divisa blu, gettata su una sedia, e una spada, anch’essa abbandonata per terra.

« Oh, Misaki. Vedo che ti sei svegliato. »

Al ragazzo dagli occhi ambrati si gelò il sangue nelle vene. Quella voce apparteneva solo ad una persona, solo una persona come lui poteva chiamarlo con il suo nome, solo Saruhiko.

« S-Saru.. »

Saruhiko non aveva più il solito ghigno stampato in faccia, anzi, guardava il suo ex migliore amico con aria triste, quasi di compassione. Si avvicinò al letto e si sedette sul bordo, vicino a Misaki.

« .. devi smetterla di iniziare certe risse, prima o poi rimarrai ferito seriamente, o, nei peggiori dei casi, potresti anche morire. »

« Se la gente smettesse di parlare male dell’HOMRA.. ahi! » Saru gli pizzicò un braccio

« Misaki ma non lo capisci che loro hanno ragione? Ormai è finita, Mikoto-san è morto, tutti gli altri membri se ne sono andati.. accetta la realtà e comportati da adulto, invece che fare il bambino. »

« COSA NE SAI TE? SEI SOLTANTO UN MISERO TRADITORE! CI HAI TRADITI! ... » gli prese il colletto della camicia, fissandolo negli occhi con aria di sfida
« ..mi hai tradito. » aggiunse con un filo di voce, quasi impercettibile all’udito, e mollando il colletto, ormai stropicciato.

Saru abbassò lo sguardo, aveva sentito quelle tre parole, eccome se le aveva sentite, e aveva anche percepito la tristezza che esse celavano. Spostò lo sguardo sull’altro ragazzo e notò con stupore che stava piangendo. Lacrime che segnavano le sue guance come una lama affilata che lacera la pelle. Reagì istintivamente e lo abbracciò, un abbraccio semplice ma sincero. Gli mancava stringere quella piccola schiena – che con il tempo si era fatta più muscolosa – e affondare la faccia nella chioma rossiccia. Ma soprattutto, gli mancava abbracciare lui, il suo Misaki, il suo unico barlume di salvezza in quel mondo in bianco e nero, l’unico che gli dava la forza di vivere.
Sapeva che sarebbe stato respinto, ma, inaspettatamente, sentì le piccole mani di Misaki stringergli la schiena, ricambiando l’abbraccio e appoggiando la fronte al suo petto. Lo sentiva singhiozzare e mugugnare qualcosa di indecifrabile.

« .. perchè... »

« … »

« …. perchè mi hai tradito? Perché te ne sei andato? Avevamo fatto una promessa, che non ci saremmo mai divisi, ma tu.. tu l’hai infranta. » singhiozzava ancora più forte.

Saruhiko sentì una fitta al petto. In cuor suo sapeva di essere dalla parte della ragione, era lui ad essere stato tradito per primo, era lui che durante i giorni trascorsi nel clan rosso non riceveva più le attenzioni del migliore amico. E fu proprio per colpa del suo stupido, ma tanto amato, migliore amico che se ne andò, lasciandolo da solo.

Ma come spiegarlo?

Con quali parole dire un concetto tanto semplice quanto complicato? Il ragazzo corvino sorrise debolmente, un sorriso triste; prese il mento di Misaki e gli sollevò il volto, in modo che si potessero guardare negli occhi, in modo che lui potesse capire la tristezza che provava Saruhiko in quel momento.

« Misaki… scusami. » avvicinò le sue labbra a quelle dell’altro ragazzo, unendole in un bacio, ma non un bacio passionale di quelli che si scambiano due innamorati, no, un bacio semplice, un leggero contatto, le labbra si sfioravano a malapena. Si allontanò da lui e fissò il suo volto, paonazzo e con un’espressione a dir poco ridicola. I due si fissarono un po’, in silenzio, un silenzio spiacevole.

« S-s-s-s-spiegami il perché del b-b-bacio. » gli chiese Misaki, che stava diventando ancora più color pomodoro. Saruhiko sospirò.

« Ti amo, Misaki. »

« … eh? »

«  Io ti ho sempre amato: ti amavo quando eri quel ragazzino sbruffone, ti amavo quando siamo entrati insieme nell'HOMRA, ti amavo anche quando non vedevo più il mio riflesso nei tuoi occhi fiammeggianti, ti amavo anche mentre combattevamo l’uno contro l’altro e.. ti amo, anche in questo momento.  Io.. Misaki.. scusami. » disse infine Saruhiko, con la voce tremolante, mentre teneva lo sguardo basso.

« .. e di cosa ti stai scusando, eh? Del fatto che… del fatto che mi a-ami? »

Nessuna risposta.


« AAAAAAAAH, Saru! Perché mi metti sempre in queste condizioni?! »

« … eh? »

Non fece in tempo a sollevare lo sguardo che le loro labbra si unirono una seconda volta, in un bacio impregnato di amore, ma che durò poco meno di un secondo.

« …. »

« …. »

« … Misa- »

« … ti amo, Saru. »
 
 

« Anche io, e ti ho sempre amato. »
 





Angolo dell'autrice 
..............................dunque.
Perdonate questa malsana idea che mi è venuta oggi, spero comunque che vi sia piaciuta TT v TT
L'ho ambientata dopo la prima stagione, ma ugh forse l'avevate capito e sì, SaruMi fluff (?) ♡♡♡
Accetto critiche, insulti e commenti, ecco, magari qualche commento amorevole e carino (????)

Ci vediamo alla prossima fanfic ( se ci sarà una prossima fanfic 8D ) ~~
muahahahahah

  
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